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(Fwd) CS 151-2000 - Donne




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From:           	"Amnesty International" <press@amnesty.it>
To:             	stampa@amnesty.it
Date sent:      	Fri, 22 Dec 2000 09:26:39 +0000
Subject:        	CS 151-2000 - Donne
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PROTOCOLLO OPZIONALE DELLA CONVENZIONE 
DELLA DONNA - UNA PIETRA MILIARE PER I 
DIRITTI DELLE DONNE

"Le donne, i cui diritti sono stati calpestati, adesso possono cercare
giustizia e risarcimento presso l'ONU" dichiara Amnesty International,
accogliendo favorevolmente l'entrata in vigore del Protocollo
Opzionale della Convenzione della Donna avvenuta oggi. 

Il Protocollo (formalmente conosciuto come la Convenzione per 
l'Eliminazione di Tutte le Forme di Discriminazione contro le Donne) 
e' stato adottato dall'ONU nel1979. Fino ad oggi, non esisteva alcun 
diritto per presentare una istanza individuale ne' per intentare 
alcuna procedura d'inchiesta nelle gravi e sistematiche violazioni 
dei diritti umani. 

Con l'entrata in vigore del Protocollo Opzionale, questi 
provvedimenti adesso esistono. Le donne, i cui diritti siano stati 
violati (nei casi previsti dalla Convenzione), possono presentare 
istanza presso il Comitato ONU per l'Eliminazione della 
Discriminazione contro le Donne, ma solo dopo aver esaurito tutte le 
possibilita' nel proprio paese e a condizione che lo Stato accusato 
abbia aderito sia al Protocollo Opzionale che alla Convenzione della 
Donna. 

Il Comitato deve anche avviare una procedura d'inchiesta riservata, 
nei casi di presunta violazione, i risultati di tale inchiesta 
dovranno comprendere raccomandazioni per assicurare che giustizia sia 
fatta e che le vittime siano risarcite. Il paese e' poi obbligato a 
relazionarsi al Comitato sul progresso nella messa in atto delle 
raccomandazioni. 

Amnesty International accoglie la notizia che 13 Stati hanno 
ratificato il Protocollo Opzionale e che ad oggi altri 62 Stati lo 
hanno firmato; l'organizzazione  dichiara inoltre che continuera' la 
sua Campagna per la ratifica dello stesso.        
FINE DEL COMUNICATO


Roma, 22 dicembre 2000
Ufficio Stampa 
Amnesty International

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