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Prc chiede rimozione questore Imperia - Da Carta - Ventimiglia e Nizza




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Ultime notizie da Nizza

area redazionale

Rifondazione chiede la rimozione del
questore di Imperia
(Giovedì, 7 Dicembre 2000 - 12:38) Inviata da carta

Il segretario del Partito della Rifondazione comunista,
Fausto Bertinotti, ha chiesto la rimozione immediata
del questore d'Imperia dopo il comportamento delle
forze dell'ordine alla frontiera. In una interrogazione
parlamentare Rifondazione sostiene che il blocco a
Ventimiglia dei manifestanti che si volevano recare a
Nizza ''non ha alcuna legittimità''', e non è neanche
conforme alla decisione della Francia di sospendere il
trattato di Schengen sulla libera circolazione.
''Paradossalmente'', sottolinea Prc, questa ''clamorosa
azione di limitazione grave di diritti'', avviene proprio il
giorno in cui a Nizza si proclama la Carta dei diritti.
Rifondazione chiede al governo ''quali azioni di
protesta intende svolgere nei confronti del governo
francese che ha disatteso le piu' elementari norme
democratiche'', ''se e' a conoscenza delle brutali azioni
di violenza provocate dalle forze dell'ordine italiane'', e
''se tali azioni sono state coordinate dal ministero degli
Interni''. Infine il Prc chiede ''la rimozione immediata del
questore di Imperia se la sua azione risultasse essere
non coordinata con il Ministero''


A Venitmiglia contusi tra le forze dell'ordine
(Giovedì, 7 Dicembre 2000 - 12:32) Inviata da carta

Nel bilancio degli scontri avvenuti alla frontiera ci sono
anche alcuni poliziotti feriti. Inoltre si è appreso che
anche un tenente colonnello dei carabinieri, un
vicequestore hanno riportato contusioni leggere, tanto
che nessuno si è fatto medicare al pronto soccorso.
Due automobili della polizia sono state danneggiate.


Le Ong: antieuropeo il blocco del treno
(Giovedì, 7 Dicembre 2000 - 12:40) Inviata da carta

L'assemblea delle Ong e delle associazioni europeee
intitolata "Incrocio della società civile" è riunita questa
mattina a Nizza per discutere le possibilità di lavorare a
una vera Costituzione europea che non resti una pura
dichiarazione di principi del tutto avulsa dai processi
reali. In questo momento, l'assemblea ha approvato
una mozione presentata da Raffaele Salinari che
denuncia come "antieuropeo" il comportamento
adottato dalle autorità francesi nei confronti del treno
dei manifestanti italiani.


Silenzio Bianco
(Giovedì, 7 Dicembre 2000 - 12:21) Inviata da carta

Nessun commento ufficiale dal ministero dell'interno
sull'accaduto a Ventimiglia ("Nizza è fuori dalla nostra
portata"). I portavoce del ministero, ieri cortesi quando
le trattative erano in corso e sembrava che la
situazione si stesse sbloccando, sono oggi sbrigativi
nel dire che non ci sono dichiarazioni ufficiali del
ministro, chiamato in causa ieri quando è apparso
chiaro che il governo italiano aveva concordato con
quello francese il blocco del Global Action Express alla
frontiera.


Riunione alla Sala Lerit
(Giovedì, 7 Dicembre 2000 - 12:13) Inviata da carta

Dopo gli scontri di questa mattina i manifestanti
nizzardi si sono riuniti nella sala Lerit, quella da cui ieri
era partita la manifestazione diretta alla stazione
centrale. Da qui dovrebbe decidersi un altro corteo di
protesta contro il blocco delle frontiere e contro la
manifestazione del Fronte Nazionale (quella è stata
autorizzata dalla prefettura) che avviene
contemporaneamente in una strada vicino a quella
dov'è la sala Lerit.


Bilancio dei feriti a Ventimiglia
(Giovedì, 7 Dicembre 2000 - 11:38) Inviata da carta

Il coordinatore nazionale dei Giovani comunisti, Peppe
De Cristofaro, è in ospedale con cinque punti di sutura
alla testa, altri sono stati visitati per i colpi dei
lacrimogeni sparati ad altezza d'uomo. Il bilancio è
leggero, ma i carabinieri hanno lasciato tra l'altro per
terra, dopo la prima carica davanti al consolato
francese di Ventimiglia, un manganello di ferro.


A Rue Barla
(Giovedì, 7 Dicembre 2000 - 11:36) Inviata da carta

A Rue Barla, il principale accesso all'Acropolis, intorno
alle 11 è tornata la calma. Il confronto tra i circa 5000
manifestanti che hanno scelto di tentare il blocco del
vertice e i tremila Crs che circondavano
completamente delegati e stampa ufficiale per il
momento sembra rinviato. Rimangono solo i resti delle
barricate erette dagli anarchici spagnoli e francesi
della Cnt e soprattutto dai manifestanti provenienti dal
Paese basco, i principali protagonisti del confronto con
la polizia in questa via d'accesso alla zona off limits.
Sui lati della strada i resti fumanti dei locali di una
banca, di una compagnia di assicurazioni e di una
immobiliare.
Sono stati colpiti esclusivamente i locali che avevano a
che fare con il denaro e la proprietà, in alcuni casi in
maniera più radicale in altri con gettate di vernice rosa,
uova e scritte contro i poteri finanziari e la
mondializzazione liberista.
I manifestanti hanno abbandonato questo fronte per
poi ricompattarsi con un corteo che ha sfilato nelle
viuzze della parte vecchia della città, a poche
centinaia di metri dal luogo degli scontri. Strano
spettacolo: tra le lacrime provocate dai lacrimogeni
giovani (molto bassa infatti la loro età media) allegri e
colorati organizzano un pomeriggio che si annuncia
pieno di sorprese.


Disobbedienza civile a Ventimiglia
(Giovedì, 7 Dicembre 2000 - 11:04) Inviata da carta

E' appena terminato, a Ventimiglia, il tentativo dei
dimostranti del Global Action Express di entrare nella
piccola strada dove ha sede il consolato francese:
"armati" di gommoni e aschi protettivi, i manifestanti
hanno subito passivamente una violenta carica di
polizia e carabinieri, che però non ha fatto lacun
danno. Ora i 1.500 del treno per correranno in corteo
le vie della città, per tornare alla stazione, dove
incontreranno una delegazione di dimostranti francesi
provenienti da Nizza, tra i quali Christophe Aguiton, di
Action contre le chomage e responsabile
internazionale di Attac France. Il coordinatore dei
Giovani comunisti, Peppe De Cristofaro, colpito con
una manganellata al capo appena arrivati davanti al
consolato francese, è ora ricoverato in ospedale.


L'Arci si auto-censura per protesta
(Giovedì, 7 Dicembre 2000 - 10:34) Inviata da carta

Tom Benetollo, presidente nazionale dell'Arci, e la
responsabile internazionale, Raffaella Bolini, hanno
reso nota la loro forma di protesta per il blocco del
Global Action Express alla frontiera, con questa
dichiarazione: "Nizza sta vivendo grandi giornate di
mobilitazione. La prospettiva di un'Europa sociale, dei
cittadini, è più forte. Un vasto campo di forze ha scelto
di battersi con determinazione perché l'Unione
Europea non sia frutto di politicismi, burocratismi, né
della supremazia del denaro, ma un soggetto forte di
pace e di cooperazione. Vogliamo un'Europa politica,
che nasca dalla partecipazione, che abbia come
'parametri' i punti più alti, non negoziabili, delle
politiche dei
diritti -- diritti conquistati con grandi lotte, oggi ancora
necessarie per rafforzarli e generalizzarli in tutta
Europa, all'Ovest come all'Est. Ci batteremo, in questa
direzione, per la Costituzione Europea. In una
giornata così significativa, risulta odiosa la scelta di
sospendere il trattato di Schengen sulla libera
circolazione, per selezionare arbitrariamente la
partecipazione alle iniziative di Nizza. Protestiamo con
forza contro la proibizione al transito del Global Action
Express; un atto autoritario che contraddice i valori
che la Francia ha sempre propugnato.
In segno di protesta, di solidarietà, di condivisione con
il Global Action Express, la delegazione dell'Arci si
auto-censura, non prendendo la parola ai Forum ai
quali è stata invitata".


Assediato il consolato francese a
Ventimiglia

(Giovedì, 7 Dicembre 2000 - 10:29) Inviata da carta
Ha ritirato la bandiera bianco-rosso-blu, il consolato
francese di Ventimiglia, presidiato da carabinieri in
assetto di battaglia e assediato dai passeggeri del
Global Action Express, che, con megafoni e volantini,
spiegano agli abitanti della cittadina ligure la loro
paradossale vicenda, riscuotendo larga simpatia. I
primi ad arrivare al consolato sono stati però aggrediti
dalla polizia, nonostante avessero le mani alzate: tra
loro, il coordinatore nazionale dei Giovani comunisti,
Peppe de Cristofaro, che sembra sia rimasto ferito. Si
parla anche di un arrestato. Ma in questo momento, la
situazione è tranquilla, con i passeggeri del treno a
gridare slogan contro la chisuura della frontiera.


Scontri a Nizza
(Giovedì, 7 Dicembre 2000 - 9:44) Inviata da carta

Da circa un'ora continuano gli scontri tra polizia e
manifestanti nelle vicinanze dell'Acropolis, dove si
svolge il vertice. L'aria in gran parte del centro è
oramai irrespirabile per l'incredibile numero di potenti
lacrimogeni a grappolo lanciato dalla celere che fa uso
anche di grossi petardi. I manifestanti hanno
cominciato a replicare alle cariche della polizia con
lanci di oggetti. In Rue Barlas, epicentro del confronto
con i Crs (celerini), una banca è da poco stata data
alle fiamme e proprio in questo momento cominciano a
sentirsi le sirene dei pompieri.


Subitoscontri a Nizza
(Giovedì, 7 Dicembre 2000 - 9:37) Inviata da carta

Sono bastati pochi minuti perché nelle vicinanze
dell'Acropolis, il centralissimo edificio che ospita il
vertice, si verificassero i priomi incidenti. Mentre il
corteo dei sindacati di base sfilava lentamente dalla
Gare Saint Roque, alle prime pressioni dei gruppi
alternativi (gli italiani del Global action express
avrebbero dovuto essere con loro) la polizia ha
immediatamente risposto con un fitto lancio di
lacrimogeni. Qualche minuto di calma, il tempo perché
il fumo volasse via, e subito la pressione sull'Acropolis
tornava alta. Sulla Rue Barla si sono verificati gli
incidenti più violenti, ma i manifestanti hanno
cominciato a disperdersi per le vie del centro inseguiti
dai Crs (celerini) che continuavano a bersagliarli di
lacrimogeni.


La mattina comincia presto
(Giovedì, 7 Dicembre 2000 - 9:00) Inviata da carta

Migliaia di persone, già dalle 7 di mattina, hanno
cominciato ad assediare l'Acropolis, il centro congressi
sede del vertice della Unione europea, a Nizza. Per il
momento, due strade della città sono bloccate. Altri
manifestanti si stanno dirigendo verso la stazione
ferroviaria, nel tentativo di raggiungere a Ventimiglia gli
oltre 1.500 passeggeri del Global Acion Express, che,
dopo essere stati fermati alla frontiera e dopo aver a
loro volta bloccato per ore il traffico autostradale tra
Italia e Francia, hanno passato la notte sui vagoni del
treno senza locomotore (che le ferrovie francesi non
hanno fornito), e che stanno decidendo questa
mattina quali altre azioni di protesta compiere. Negli
scontri di ieri sera alla stazione di Nizza, tra
manifestanti (tra cui lavoratori italiani e spagnoli che
avevano partecipato alla manifestazione dei sindacati)
e poliziotti, vi sono state decine di feriti. La città è
presidiata da cinquemila agenti, che hanno pattugliato
le vie per tutta la notte, fermando e controllando ogni
gruppo di più di tre persone.


Ventimiglia: si vota e si torna al treno
(Mercoledì, 6 Dicembre 2000 - 23:31) Inviata da carta

Prima una votazione tra tutti, poi discussioni, secondo
lo stile inaugurato a Praga, per "gruppi di affinità". Il
tutto, verso le 11 di sera, sull'asfalto dell'autostrada di
fronte alla barriera di confine con la Francia. Alla fine,
la decisione dei dimostranti del Global Action Express
è stata di tornare al treno fermo, senza locomotore,
nella stazione di Ventimiglia, passare la notte, per lo
meno, non all'aperto, all'umido e, forse, sotto la
pioggia. E domani mattina vedere il da farsi, anche in
base alle notizie che arriveranno da Nizza, dove nel
frattempo assemblee notturne discutono le forme di
manifestazione per il 7 dicembre, giorno
d'inaugurazione del vertice auropeo.


Stallo a Ventimiglia
(Mercoledì, 6 Dicembre 2000 - 22:10) Inviata da carta

Alle dieci di sera passate, dopo otto ore di faccia a
faccia tra i passeggeri del Global Action Express e le
autorità francesi, la situazione a Ventimiglia è
completamente bloccata. Manifestanti sono fermi
davanti al valico autostradale verso la Francia, e il
traffico è bloccato in ambedue le direzioni: colonne di
Tir sono ferme e gli autisti, spazientiti, suonano i
clacson. La polizia italiana assiste senza far nulla,
mentre da parte francese permane il divieto assoluto
di passare la frontiera, a piedi, in bus o in treno. Quel
che si dice, è che il prefetto di Nizza, anche per via
degli incidenti alla stazione della città, avrebbe deciso
di aprire un varco; e lo stesso governo italiano,
sembrerebbe, non ha ormai nulla in contrario (dopo
avere del resto ostacolato in tutti i modi il passaggio
del treno); sarebbe il governo di Parigi a non voler
cedere. Alcuni dimostranti sono tornati verso il treno,
sono ormai molto stanchi e il freddo umido si fa
sentire. Però nessuno ha intenzione di arrendersi.


Parigi non risponde
(Mercoledì, 6 Dicembre 2000 - 21:34) Inviata da carta

Non ci sono ancora risposte ufficiali del governo
francese alle pressioni che l'Italia, tramite
l'ambasciatore a Parigi, sta facendo per sbloccare la
situazione a Ventimiglia, ma, ci hanno detto dalla
Farnesina, "abbiamo motivo di credere che la
situazione si risolverà presto in senso positivo". E
potrebbe non essere un'affermazione dettata dal
semplice ottimismo. La posizione del ministero degli
esteri, espressa dal sottosegretario Ranieri (Dini
dov'è?) è che bisogna conciliare le esigenze di
sicurezza con il diritto a manifestare e "sono state
queste le considerazioni che il nostro ambasciatore ha
presentato al governo francese".


Ufficialmente fermi a Ventimiglia
(Mercoledì, 6 Dicembre 2000 - 20:53) Inviata da carta

Ancora tutto fermo a Ventimiglia, dove i passeggeri del
Global Action Express attendono, mangiando
qualcosa, che la situazione si sblocchi. La tensione di
un paio di ore fa è scemata, lasciando il posto a una
attesa che è soprattutto una prova di nervi. La
prospettiva di passare la notte ammassati nel treno
non alletta nessuno, ma finora non ci sono stati segni
di cedimento. Ufficialmente il ministero degli interni - da
noi interpellato - non conferma l'intervento del ministro
Bianco, che ufficialmente non ha dato alcun ordine
per consentire il passaggio del treno, ma il blocco
dell'autostrada da' fastidio sia in Francia che in Italia.


Alla stazione di Nizza
(Mercoledì, 6 Dicembre 2000 - 20:52) Inviata da carta

Alla stazione centrale di Nizza i manifestanti sono
riusciti a rompere i cordoni della polizia, che cercava di
bloccare l'accesso ai treni dei sindacati. Alcuni
manifestanti sono riusciti a passare e la polizia ha
iniziato ad avanzare, ma, alle spalle degli agenti, dai
treni alcune centinaia di sindacalisti sono scesi e
hanno fatto fronte comune con i manifestanti,
caricando la polizia. I poliziotti - ci racconta Sandrine di
Indyemedia France, testimone oculare - "hanno
completamente perso la testa". I gas lacrimogeni
sparati dagli agenti hanno fatto disperdere i
manifestanti che si stanno raggruppando da un'altra
parte della città. "L'intervento dei sindacalisti è stato
determinante, e anche se no è stato possibile
"conquistare" un treno, è stata una bella vittoria."


Forse ad una svolta le trattative a Ventimiglia
(Mercoledì, 6 Dicembre 2000 - 20:07) Inviata da carta

Davanti al tunnel la situazione sembra una ad una
svolta: la polizia avrebbe ceduto e sarebbe in procinto
di far passare il treno. Il corteo dei manifestanti è
riuscito a infatti a bloccare l'autostrada in direzione
Francia-Italia. La polizia ha accennato una carica, ma
a quanto pare, è stata la presenza dei parlamentari a
evitare le maniere forti. Pare che, ma ancora non è
una notizia confermata, le autorità abbiano ceduto e
accettato l'ingresso del treno. La trattativa prosegueŠ


A Nizza corteo verso la stazione centrale
(Mercoledì, 6 Dicembre 2000 - 19:49) Inviata da carta

A Nizza un corteo di circa 4mila persone sta
convergendo verso la stazione centrale per protestare
contro il blocco della frontiera italiana. Anche qui lo
schieramento di polizia è massiccio e la tensione alta.
L'intenzione dei manifestanti potrebbe essere il blocco
della stazione centrale.



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----- Giorgio Ellero -----