[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

[ACEA #475] Oltre la tolleranza e la compassione per ilriconoscimento dei diritti



Agenziastampa per i Consumi Etici e Alternativi
-----------------------------------------------------------------------------

Comunicato n. 475 del 3-11-2000

AceA come onlus aderisce e promuove questo appello di Carla Corso e Pia
Covre invitando tutti a diffonderlo:
OLTRE LA TOLLERANZA E LA COMPASSIONE PER IL RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI

Dal 23 ottobre i muri di molte città italiane saranno tappezzati di
manifesti giallo/neri, fatti affiggere dal Comitato per i Diritti Civili
delle Prostitute.
"Oltre la tolleranza e la compassione per il riconoscimento dei diritti" è
lo slogan con cui si intende aprire un autunno di lotta coinvolgendo
cittadine e cittadini per l'affermazione del diritto e della giustizia.
L'iniziativa è la nostra risposta all'ondata di moralismo bigotto ed
ipocrita che ha di fatto portato alla caccia indiscriminata di clienti e
prostitute su tutto il territorio nazionale.
Le "crociate" per salvare le presunte vittime della tratta in realtà non
sono altro che una violazione dei diritti e delle libertà di tutti ed un
attacco clericale allo stato di diritto.
Queste "crociate" sono un alibi per giustificare la repressione in atto
contro le prostitute, infatti le espulsioni di queste donne sono
sistematiche. Le retate sono ormai quotidiane, le Questure comunicano ogni
giorno le loro brillanti operazioni alla stampa corredate dei numeri delle
decine di donne espulse.
Eppure tutti sanno che queste persone una volta giunte nei loro paesi di
origine vengono riprese dagli sfruttatori e ricollocate nel mercato della
prostituzione in Europa. Questo nuovo viaggio aumenta il loro debito con il
racket. In Albania alcune donne rimpatriate sono state assassinate dai
familiari per cancellare il disonore subito, in Nigeria vengono arrestate
all'aeroporto d'arrivo ed incarcerate.
Pertanto coloro che invocano la lotta alla prostituzione avvallando quanto
detto non possono dichiararsi dalla parte delle vittime, essi si trovano
loro malgrado schierati dalla parte dei torturatori di queste donne.
Infatti le poche centinaia di donne che in tutta Italia sono state
strappate ai racket sono veramente una minoranza rispetto a quelle che si
trovano sulla strada. Le altre migliaia, sia che si tratti di prostitute
autodeterminate o vittime del raket subiscono anche la repressione delle
polizie; non è poca cosa per chi è clandestino, privo di diritti di
cittadinanza, in balia delle mafie, sfruttabile nel mercato del sesso, ma
anche nel mercato "rispettabile" dei lavori tradizionali.
Le azioni di polizia contro pochi clienti sono una aberrazione giuridica,
ma ancor di più lo è la persecuzione delle donne che si prostituiscono.
L'iniziativa è già stata sottoscritta da centinaia cittadine e cittadini,
associazioni, ed anche da rappresentanti del mondo politico.
L'intera campagna è stata attivata in sinergia con molte associazioni che
lavorano attivamente nel campo della lotta alla tratta, e che da anni si
impegnano a livello politico ed istituzionale per migliorare gli standard
di vita delle donne migranti che si prostituiscono in Italia.
Per il "Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute", Carla Corso,, Pia
Covre

(Fonte AceA)







Vi preghiamo di pubblicare ove vi sia possibile e nella forma possibile
(anche in forma di pubblicita` con una riga di ringraziamento all'editore
per la pubblicazione gratuita) questa nostra comunicazione.Per maggiori
informazioni contattare l'organizzazione promotrice dell'iniziativa e, in
caso di mancanza di indicazioni specifiche, la nostra redazione.




AceA onlus
AceA agenziastampa per i consumi etici e alternativi
via Angera 3, 20125 Milano
tel 0267574323
acea@edv.it
-----------------------------------------------------------------------------
Testata elettronica di educazione alla pace, allo sviluppo, alla
solidarieta`, all'ecoequilibrio, ai consumi etici,
alle tecnologie ecocompatibili, alla nonviolenza , diretta da Federico
Ceratti