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Un uomo, un voto. 16



UN UOMO, UN VOTO

Notiziario promosso dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo per l'
immediato riconoscimento del diritto di voto nelle elezioni amministrative a
tutti gli stranieri regolarmente residenti in Italia

n. 16 del 10 ottobre 2000

SOMMARIO:
- A che punto è la notte?
- Una lettera a governanti e parlamentari
- Un appello del Servizio Informazioni Congosol
- Notiziario minimo
- Chi siamo
- I precedenti fascicoli

* A CHE PUNTO E' LA NOTTE?
Cosa si dice in Parlamento? Ad un milione di persone che vivono insieme a
noi, come noi, che sono residenti in Italia in piena legalità e regolarità
amministrativa, si continuerà a negare la qualità di persone coscienti e
responsabili, si continuerà a negare il diritto di partecipare alla vita
pubblica nella comunità locale di cui fanno parte?
Cosa si dice nel Consiglio dei Ministri?  Ad un milione di persone che
vivono insieme a noi, come noi, che sono residenti in Italia in piena
legalità e regolarità amministrativa, si continuerà a negare la qualità di
persone coscienti e responsabili, si continuerà a negare il diritto di
partecipare alla vita pubblica nella comunità locale di cui fanno parte?
Cosa si dice nelle redazioni? Ad un milione di persone che vivono insieme a
noi, come noi, che sono residenti in Italia in piena legalità e regolarità
amministrativa, si continuerà a negare la qualità di persone coscienti e
responsabili, si continuerà a negare il diritto di partecipare alla vita
pubblica nella comunità locale di cui fanno parte?
Cosa si dice tra noi stessi, o carissimi amici? Ad un milione di persone che
vivono insieme a noi, come noi, che sono residenti in Italia in piena
legalità e regolarità amministrativa, si continuerà a negare la qualità di
persone coscienti e responsabili, si continuerà a negare il diritto di
partecipare alla vita pubblica nella comunità locale di cui fanno parte?
Stiamo facendo qualcosa perché l'apartheid elettorale cessi?
Un uomo, un voto.

* PROPOSTA DI LETTERA DA INVIARE A GOVERNANTI E PARLAMENTARI
Egregi signori,
a) la Convenzione di Strasburgo del 5 febbraio 1992 sulla partecipazione
degli stranieri alla vita pubblica a livello locale prevede al capitolo C il
diritto di voto (elettorato attivo e passivo, ovvero la facoltà di eleggere
e di essere eletto) nelle elezioni locali per ogni straniero residente;
b) in altri paesi europei tale diritto è garantito da vari decenni;
c) dal 1996 anche in Italia vi sono già degli stranieri residenti che
godono, come è giusto, del diritto di voto per le elezioni amministrative:
tutti quelli provenienti da paesi della Comunità Europea (e tale
riconoscimento del diritto di voto non ha richiesto alcuna modifica
costituzionale);
d) la bozza definitiva di quella che poi divenne la legge 40/98 prevedeva il
diritto di voto nelle elezioni amministrative per tutti gli stranieri
residenti, e solo nell'ultima fase immediatamente antecedente l'approvazione
della legge tale ragionevole e doverosa norma fu proditoriamente e
vergognosamente cassata;
e) non vi è dubbio che non occorre affatto modificare la Costituzione per
riconoscere finalmente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a
tutti gli stranieri legalmente residenti;
f) è sufficiente una legge ordinaria.
Vi chiediamo pertanto di adoperarvi affinché cessi questa sorta di apartheid
elettorale, affinché a tutte le persone legalmente residenti in Italia sia
finalmente riconosciuto il diritto di voto nelle elezioni amministrative.
"Un uomo, un voto" è stato lo storico motto del movimento antirazzista
sudafricano che Nelson Mandela ha guidato alla vittoria, per il suo popolo e
per l'umanità intera; facciamolo valere anche in Italia.
Cessi l'apartheid elettorale, sia riconosciuto finalmente il diritto di voto
nelle elezioni amministrative per tutte le persone residenti in Italia.
In attesa di un cenno di riscontro,
distinti saluti
Firma
Luogo e data

* UN APPELLO DEL SERVIZIO INFORMAZIONI CONGOSOL
Perche' tacete ancora?
A Bukavu, Sud-Kivu, Repubblica Democratica del Congo, un insieme di
associazioni della societa' civile tenta da molti anni di opporre alla
barbarie della guerra, dello sfruttamento inumano, dei massacri, delle
deportazioni, che da decenni infestano la regione africana dei Grandi Laghi,
la civilta' della nonviolenza, colma di storia e di vita.
Lo fa in mezzo a difficolta' inimmaginabili per la maggior parte di noi, e
con una dignita', una cultura della solidarieta' umana al di la' di ogni
differenza (etnica, di sesso, di religione), una capacita' di coinvolgimento
morale e politico impensabili da questa parte del mondo.
Lo fa affrontando gli arresti arbitrari, le umiliazioni, i maltrattamenti
disumani, le torture, le esecuzioni "extra-giudiziarie" (sic!).
Ieri, undici membri di questa societa' civile nonviolenta sono stati
arrestati e deportati, i loro uffici devastati.
Ci arrivano voci spaventose sulle loro condizioni, si teme per la loro vita.
E voi, signori dell'informazione voi continuate a tacere, con rare
eccezioni.
Perche'?
Non ricevete abbastanza informazioni?
Ritenete prioritario altro genere di informazione?
Non credete sia vostro compito fare (o piu' comodamente: riportare) delle
inchieste profonde sul mercato mondiale delle armi, sul funzionamento
dell'ONU, sulla globalizzazione e i suoi effetti sulla parte povera del
mondo, sul traffico insanguinato dei minerali preziosi di cui (ma va!?!) il
Congo trabocca?
Esula dalle vostre competenze la missione di evidenziare le cose buone nel
mondo, di sostenerle, di valorizzarle?
Non ci rivolgiamo, ovviamente, agli schiavi di questo o di quel boss
mediatico (da costoro non c'e' nulla da sperare), ma agli agenti di
informazione relativamente liberi:
- perche' non siete venuti alla marcia nonviolenta Perugia-Assisi dal titolo
"mai piu' eserciti e guerre"?
- perche' non vi interessate alla "rete di Lilliput", uno dei piu'
importanti fenomeni attuali di aggregazione sociale impegnata?
- che cosa sapete dei movimenti italiani ed europei contro la
globalizzazione "occidentale", contro la pena di morte, per lo sviluppo e la
diffusione della cultura nonviolenta?
- perche' non accedete alle fonti di informazione sul Sud del mondo, cioe'
quello piu' bisognoso, che ogni giorno vi forniscono gratuitamente
informazioni qualificate?
- che cosa vi tiene lontani dalle iniziative concrete per la pace, come il
movimento "pace per il Congo" e cento altri?
Lanciate una campagna del mondo "civile" perche' vengano rilasciati e
risarciti tutti i membri della societa' civile che lavorano con spirito
nonviolento per la pace.
Aiutate col vostro potere della carta e dell'etere il mondo "civile" a
riscattarsi in misura minima dal debito immenso che quotidianamente accumula
nei confronti del mondo che soffre: un debito di sfruttamento totale
(sfruttamento = strappare i frutti), di istigazione alle armi e al degrado,
di inquinamento morale e materiale, di genocidi consumati nell'indifferenza,
di tragico silenzio.
Servizio informazioni Congosol
http://www.neomedia.it/personal/Congosol/1.html

* NOTIZIARIO MINIMO
Il Centro di ricerca per la pace di Viterbo realizza anche altre tre
pubblicazioni diffuse per posta elettronica: "Nei labirinti del silenzio"
(un notiziario che, sia pure con lunghi periodi di latenza, accompagna il
nostro lavoro da venti anni a questa parte); "Contro la schiavitù"
(notiziario a sostegno della campagna per la liberazione delle vittime di
schiavitù in Italia e per abolire lo schiavismo, fiorente anche a causa
della complicità di massa e dei pubblici poteri); "La nonviolenza è in
cammino" (notiziario perché la nonviolenza divenga cultura e movimento
politico di massa per l'abolizione di eserciti e guerre, per un'umanità di
liberi ed eguali). Tutti questi notiziari possono essere richiesti
gratuitamente al nostro indirizzo di posta elettronica.
* Sono altresì disponibili gratuitamente le serie di schede da noi
realizzate utili per la formazione, la discussione e la lotta contro la
guerra e contro la mafia.
* E' disponibile altresì tutta la documentazione esenziale sull'azione
diretta nonviolenta delle "mongolfiere per la pace" con cui lo scorso anno
furono bloccati per alcune ore i decolli dei bombardieri stragisti dalla
base militare di Aviano.

* BREVE NOTA SUL CENTRO DI RICERCA PER LA PACE DI VITERBO
Attivo dagli anni '70 (dapprima con la denominazione "Comitato democratico
contro l'emarginazione - Centro di ricerca per la pace"), nel 1987 ha
coordinato per l'Italia la campagna di solidarietà con Nelson Mandela allora
detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Ha promosso il
primo convegno nazionale di studi dedicato a "Primo Levi, testimone della
dignità umana". Dal 1998 ha promosso una "campagna contro la schiavitù in
Italia".

* I PRECEDENTI FASCICOLI DI "UN UOMO, UN VOTO"
possono essere letti rispettivamente il numero 1 alla pagina web
http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00230.html ; il numero 2 alla
pagina web http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00263.html ; il numero
3 alla pagina web http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00369.html ; il
numero 4 alla pagina web
http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00378.html ; il numero 5 alla
pagina web http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00382.html ; il numero
6 alla pagina web http://www.peacelink.it/webgate/dirittti/msg00386.html ;
il numero 7 alla pagina web
http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00389.html ; il numero 8 alla
pagina web http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00390.html ; il numero
9 alla pagina web http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00393.html ; il
numero 10 alla pagina web
http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00403.html ; il numero 11 alla
pagina web http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00406.html ; il numero
12 alla pagina web http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00410.html ; il
numero 13 alla pagina web
http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00414.html ; il numero 14 alla
pagina web http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00416.html ; il numero
15 alla pagina web http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00418.html

UN UOMO, UN VOTO
Notiziario promosso dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo
str. S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e fax: 0761/353532, e-mail:
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