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Un uomo, un voto. 10
UN UOMO, UN VOTO
Notiziario promosso dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo per l'
immediato riconoscimento del diritto di voto nelle elezioni amministrative a
tutti gli stranieri regolarmente residenti in Italia
n. 10 del 4 ottobre 2000
* CESSI L'APARTHEID ELETTORALE IN ITALIA
Oltre un milione di esseri umani subiscono in Italia un assurdo e squallido
regime di apartheid elettorale. Oltre un milione di persone legalmente
residenti in Italia, perfettamente in regola, persone apprezzate e stimate,
che qui vivono e lavorano da anni, che contribuiscono alla nostra vita
civile, alla nostra cultura, al nostro benessere, sono tuttora private del
diritto di concorrere ad eleggere e comporre i nostri enti locali.
Ed i nostri enti locali si stanno trasformando in molti casi in palestre,
tribune e covi di razzisti.
In altri paesi europei da decenni tutti i residenti hanno il diritto di voto
negli enti locali che governano il territorio in cui vivono. In Italia dal
1996 tale diritto è riconosciuto oltre che ai cittadini italiani anche agli
stranieri di paesi europei comunitari, a tutti gli altri no.
Si consideri: l'ingresso degli stranieri negli enti locali avrebbe un
effetto straordinario di contrasto del razzismo, di sprovincializzazione
della cultura amministrativa, di promozione della democrazia, del diritto,
della civile convivenza. Sarebbe un miglioramento grande della qualità degli
enti locali, di cui beneficeremmo tutti, cittadini italiani e cittadini di
altri paesi che viviamo nella stessa città, nello stesso territorio.
Cosa si aspetta a riconoscere questo sacrosanto diritto, vantaggioso per
tutti?
A tutti chiediamo di fare qualcosa per promuovere la consapevolezza dell'
ingiustizia, per chiedere un provvedimento legislativo immediato che
riconosca finalmente quanto già previsto dalla Convenzione di Strasburgo del
5 febbraio 1992: il diritto di voto per tutti i residenti nelle elezioni
amministrative locali.
* MATERIALI: PRIMO LEVI: L'ULTIMA EPIFANIA
[Da Primo Levi, Ad ora incerta, Garzanti, Milano, ed Einaudi, Torino. In
calce alla poesia, datata 20 novembre 1960, è indicato che essa trae
ispirazione "dal ciclo 'Dies Irae', di Werner v. Bergengrün"]
Era la vostra terra la più vicina al mio cuore:
Per questo vi ho mandato messaggio dopo messaggio.
Sono disceso tra voi sotto spoglie strane e diverse,
Ma in nessuna di queste mi avete riconosciuto.
Ho bussato di notte, pallido ebreo fuggiasco,
Lacero, scalzo, braccato come una bestia selvaggia:
Voi chiamaste gli sgherri, mi additaste alle spie,
e diceste in cuor vostro: "Così sia. Dio lo vuole".
Da voi sono venuto quale vecchia insensata,
Tremante, con la gola piena di muto grido.
Voi parlavate di sangue, della stirpe avvenire,
E solo la mia cenere uscì dalla vostra porta.
Orfano giovinetto della piana polacca
Vi sono giaciuto ai piedi, supplicando per pane.
Ma voi temeste in me qualche vendetta futura,
E torceste lo sguardo, e mi deste la morte.
E venni qual prigioniero, e quale servo in catene,
Di cui si fa mercato, cui si addice la frusta.
Voi volgeste le spalle al livido schiavo cencioso.
Ora vengo da giudice. Mi conoscete adesso?
* PROPOSTA DI LETTERA DA INVIARE A GOVERNANTI E PARLAMENTARI
Egregi signori,
a) la Convenzione di Strasburgo del 5 febbraio 1992 sulla partecipazione
degli stranieri alla vita pubblica a livello locale prevede al capitolo C il
diritto di voto (elettorato attivo e passivo, ovvero la facoltà di eleggere
e di essere eletto) nelle elezioni locali per ogni straniero residente;
b) in altri paesi europei tale diritto è garantito da vari decenni;
c) dal 1996 anche in Italia vi sono già degli stranieri residenti che
godono, come è giusto, del diritto di voto per le elezioni amministrative:
tutti quelli provenienti da paesi della Comunità Europea (e tale
riconoscimento del diritto di voto non ha richiesto alcuna modifica
costituzionale);
d) la bozza definitiva di quella che poi divenne la legge 40/98 prevedeva il
diritto di voto nelle elezioni amministrative per tutti gli stranieri
residenti, e solo nell'ultima fase immediatamente antecedente l'approvazione
della legge tale ragionevole e doverosa norma fu proditoriamente e
vergognosamente cassata;
e) non vi è dubbio che non occorre affatto modificare la Costituzione per
riconoscere finalmente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a
tutti gli stranieri legalmente residenti;
f) è sufficiente una legge ordinaria.
Vi chiediamo pertanto di adoperarvi affinché cessi questa sorta di apartheid
elettorale, affinché a tutte le persone legalmente residenti in Italia sia
finalmente riconosciuto il diritto di voto nelle elezioni amministrative.
"Un uomo, un voto" è stato lo storico motto del movimento antirazzista
sudafricano che Nelson Mandela ha guidato alla vittoria, per il suo popolo e
per l'umanità intera; facciamolo valere anche in Italia.
Cessi l'apartheid elettorale, sia riconosciuto finalmente il diritto di voto
nelle elezioni amministrative per tutte le persone residenti in Italia.
In attesa di un cenno di riscontro,
distinti saluti
Firma
Luogo e data
* BREVE NOTA SUL CENTRO DI RICERCA PER LA PACE DI VITERBO
Attivo dagli anni '70 (dapprima con la denominazione "Comitato democratico
contro l'emarginazione - Centro di ricerca per la pace"), nel 1987 ha
coordinato per l'Italia la campagna di solidarietà con Nelson Mandela allora
detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Ha promosso il
primo convegno nazionale di studi dedicato a "Primo Levi, testimone della
dignità umana". Dal 1998 ha promosso una "campagna contro la schiavitù in
Italia".
* I PRECEDENTI FASCICOLI DI "UN UOMO, UN VOTO"
possono essere letti rispettivamente il numero 1 alla pagina web
http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00230.html ; il numero 2 alla
pagina web http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00263.html ; il numero
3 alla pagina web http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00369.html ; il
numero 4 alla pagina web
http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00378.html ; il numero 5 alla
pagina web http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00382.html ; il numero
6 alla pagina web http://www.peacelink.it/webgate/dirittti/msg00386.html ;
il numero 7 alla pagina web
http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00389.html ; il numero 8 alla
pagina web http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00390.html ; il numero
9 alla pagina web http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00393.html
UN UOMO, UN VOTO
Notiziario promosso dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo
str. S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e fax: 0761/353532, e-mail:
nbawac@tin.it