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Un uomo, un voto. 4



UN UOMO, UN VOTO

Notiziario promosso dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo per l'
immediato riconoscimento del diritto di voto nelle elezioni amministrative a
tutti gli stranieri regolarmente residenti in Italia

n. 4 del 28 settembre 2000

UNA PREGHIERA A TUTTE E TUTTI
Dobbiamo passare dal dire al fare. Noi che scriviamo queste righe
sollecitiamo da anni che sia finalmente riconosciuto il diritto di voto per
le elezioni amministrative a tutti gli stranieri legalmente residenti in
Italia, così come previsto dalla Convenzione di Strasburgo del 1992. Ma
governo e parlamento continuano ad essere sordi, e con la loro sordità ed
ipocrisia favoreggiano il razzismo e le forze politiche ed i pubblici
amministratori che il razzismo assumono come elemento forte della loro
ideologia, come base di consenso, come prassi amministrativa e programma
politico.
Noi pensiamo che se si riconoscesse finalmente il diritto di votare e di
essere eletti nelle elezioni locali ad oltre un milione di stranieri
immigrati legalmente residenti da anni in Italia, cosiddetti
"extracomunitari" (come è noto, gli stranieri immigrati residenti in Italia
provenienti da paesi dell'Europa comunitaria hanno già il diritto di voto
amministrativo dal 1996, riconosciuto senza alcun bisogno di modifiche
costituzionali e normato con semplice DPR), si rafforzerebbe enormemente la
nostra democrazia, si sprovincializzerebbe la cultura e la prassi degli enti
locali, si rintuzzerebbe efficacemente già con questo solo fatto il razzismo
che negli enti locali trova sovente tribune e palestre: tutte le forze
politiche (anche le più spregevoli) dovrebbero considerare che un milione di
elettori hanno il loro peso; e  tutti i pubblici amministratori avrebbero
vergogna a proferire e deliberare infamie (del tipo: vestire gli immigrati
da lepri per la gioia dei cacciatori, o del tipo proibire loro di sedere
sulle panchine; mostruosità dette, e decise, in istituzioni democratiche da
persone con responsabilità di governo locale) se dovessero affrontare nei
consigli comunali, provinciali e regionali, già il solo sguardo delle
persone che sarebbero vittime dirette di simili aberranti crudeltà.
Dalle parole ai fatti: ed i fatti sono parole, parole scritte che diventino
legge. Chiediamo tutte e tutti ai parlamentari democratici che si approvi al
più presto una legge ordinaria (non vi è affatto bisogno di modifiche
costituzionali, per le quali il Parlamento forse non ha una "maggioranza
qualificata" antirazzista sufficiente; ma per una legge ordinaria sì) che
riconosca il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutti gli
stranieri legalmente residenti in Italia.
Scriviamo tutte e tutti a tutti i mass-media affinché prendano in
considerazione questa proposta, la presentino all'opinione pubblica, la
dibattano e la sostengano.
Scriviamo tutte e tutti a tutte le istituzioni affinché riflettano su questa
proposta e si adoperino per la sua legiferazione: del resto lo stesso
autorevole ed ufficiale "Primo rapporto sull'integrazione degli immigrati in
Italia" redatto dalla Commissione per le politiche di integrazione degli
immigrati, ufficialmente costituita ed insediata presso la Presidenza del
Consiglio dei Ministri, spiega e motiva argomentatamente ed
inconfutabilmente tale proposta (il rapporto è stato recentemente pubblicato
per i tipi della casa editrice Il Mulino, Bologna 2000).
Qui di seguito proponiamo il testo di una lettera da inviare a governo,
parlamento, mass-media, istituzioni, amici, soggetti collettivi e persone
interessate; vi saremmo grati se lo leggeste e lo inviaste a quanti più
potete.
Forniamo anche una serie di indirizzi di parlamentari che riteniamo di
sicura convinzione democratica e di sincero impegno antirazzista; vi saremmo
grati se inviaste  loro questa lettera (o un testo similare).
A tutte e a tutti grazie.

Con il motto di Nelson Mandela: Un uomo, un voto.
Affinché cessi l'apartheid elettorale in Italia.
Affinché l'Italia non sia più una democrazia dimidiata, ma una democrazia
per tutti coloro che vi vivono.
Contrastiamo il razzismo in Italia con la forza del diritto, della
democrazia, della dignità e della partecipazione di ogni essere umano.
Un uomo, un voto.

PROPOSTA DI LETTERA DA INVIARE A GOVERNANTI E PARLAMENTARI
Egregi signori,
a) la Convenzione di Strasburgo del 5 febbraio 1992 sulla partecipazione
degli stranieri alla vita pubblica a livello locale prevede al capitolo C il
diritto di voto (elettorato attivo e passivo, ovvero la facoltà di eleggere
e di essere eletto) nelle elezioni locali per ogni straniero residente;
b) in altri paesi europei tale diritto è garantito da vari decenni;
c) dal 1996 anche in Italia vi sono già degli stranieri residenti che
godono, come è giusto, del diritto di voto per le elezioni amministrative:
tutti quelli provenienti da paesi della Comunità Europea (e tale
riconoscimento del diritto di voto non ha richiesto alcuna modifica
costituzionale);
d) la bozza definitiva di quella che poi divenne la legge 40/98 prevedeva il
diritto di voto nelle elezioni amministrative per tutti gli stranieri
residenti, e solo nell'ultima fase immediatamente antecedente l'approvazione
della legge tale ragionevole e doverosa norma fu proditoriamente e
vergognosamente cassata;
e) non vi è dubbio che non occorre affatto modificare la Costituzione per
riconoscere finalmente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a
tutti gli stranieri legalmente residenti;
f) è sufficiente una legge ordinaria.
Vi chiediamo pertanto di adoperarvi affinché cessi questa sorta di apartheid
elettorale, affinché a tutte le persone legalmente residenti in Italia sia
finalmente riconosciuto il diritto di voto nelle elezioni amministrative.
"Un uomo, un voto" è stato lo storico motto del movimento antirazzista
sudafricano che Nelson Mandela ha guidato alla vittoria, per il suo popolo e
per l'umanità intera; facciamolo valere anche in Italia.
Cessi l'apartheid elettorale, sia riconosciuto finalmente il diritto di voto
nelle elezioni amministrative per tutte le persone residenti in Italia.
In attesa di un cenno di riscontro,
distinti saluti
Firma
Luogo e data

Alcuni indirizzi di parlamentari democratici ed antirazzisti:
BANDOLI_F@camera.it<BANDOLI_F@camera.it>; BIANCHI_GVN@camera.it
<BIANCHI_GVN@camera.it>; BIASCO_S@camera.it<BIASCO_S@camera.it>;
BOATO_M@camera.it<BOATO_M@camera.it>; BOLOGNESI_M@camera.it
<BOLOGNESI_M@camera.it>; BUFFO_G@camera.it<BUFFO_G@camera.it>;
CALZOLAIO_V@camera.it<CALZOLAIO_V@camera.it>; CENTO_P@camera.it
<CENTO_P@camera.it>; COLOMBO_M@camera.it<COLOMBO_M@camera.it>;
CORLEONE_F@camera.it<CORLEONE_F@camera.it>; COSSUTTA_M@camera.it
<COSSUTTA_M@camera.it>; CRUCIANELLI_F@camera.it<CRUCIANELLI_F@camera.it>;
DALLACHIESA_F@camera.it<DALLACHIESA_F@camera.it>; FINOCCHIARO_A@camera.it
<FINOCCHIARO_A@camera.it>; GAMBALE_G@camera.it<GAMBALE_G@camera.it>;
GRIMALDI_T@camera.it<GRIMALDI_T@camera.it>; LUCIDI_M@camera.it
<LUCIDI_M@camera.it>; LUMIA_G@camera.it<LUMIA_G@camera.it>;
MALAVENDA_A@camera.it<MALAVENDA_A@camera.it>; MANCINA_C@camera.it
<MANCINA_C@camera.it>; MATTIOLI_G@camera.it<MATTIOLI_G@camera.it>;
MELANDRI_G@camera.it<MELANDRI_G@camera.it>; NOVELLI_D@camera.it
<NOVELLI_D@camera.it>; PAISSAN_M@camera.it<PAISSAN_M@camera.it>;
PECORARO_A@camera.it<PECORARO_A@camera.it>; PISAPIA_G@camera.it
<PISAPIA_G@camera.it>; PISCITELLO_C@camera.it<PISCITELLO_C@camera.it>;
PISTONE_G@camera.it<PISTONE_G@camera.it>; SALES_I@camera.it
<SALES_I@camera.it>; SARACENI_L@camera.it<SARACENI_L@camera.it>;
SCALIA_M@camera.it<SCALIA_M@camera.it>; SCIACCA_R@camera.it
<SCIACCA_R@camera.it>; VALPIANA_T@camera.it<VALPIANA_T@camera.it>;
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<VITA_V@camera.it>,europarlamento@rifondazione.it
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<lvinci@europarl.eu.int>,gr_comunisti_italiani@camera.it
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<GALDELLI_P@camera.it>; LENTO_F@camera.it<LENTO_F@camera.it>;
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<MORONI_R@camera.it>; MUZIO_A@camera.it<MUZIO_A@camera.it>;
NESI_N@camera.it<NESI_N@camera.it>; ORTOLANO_D@camera.it
<ORTOLANO_D@camera.it>; RIZZO_M@camera.it<RIZZO_M@camera.it>;
SAIA_A@camera.it<SAIA_A@camera.it>; SANTOLI_E@camera.it
<SANTOLI_E@camera.it>; STRAMBI_A@camera.it<STRAMBI_A@camera.it>;
acossutta@europarl.eu.int<acossutta@europarl.eu.int>;
lmanisco@europarl.eu.int<lmanisco@europarl.eu.int>,s.semenzato@senato.it
<s.semenzato@senato.it>,dipietro@antoniodipietro.org
<dipietro@antoniodipietro.org>

* BREVE NOTA SUL CENTRO DI RICERCA PER LA PACE DI VITERBO
Attivo dagli anni '70 (dapprima con la denominazione "Comitato democratico
contro l'emarginazione - Centro di ricerca per la pace"), nel 1987 ha
coordinato per l'Italia la campagna di solidarietà con Nelson Mandela allora
detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Ha promosso il
primo convegno nazionale di studi dedicato a "Primo Levi, testimone della
dignità umana". Dal 1998 ha promosso una "campagna contro la schiavitù in
Italia".

* I PRECEDENTI FASCICOLI DI "UN UOMO, UN VOTO"
possono essere letti rispettivamente il numero 1 alla pagina web
http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00230.html; il numero 2 alla
pagina web http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00263.html; il numero
3 alla pagina web http://www.peacelink.it/webgate/diritti/msg00369.html

UN UOMO, UN VOTO
Notiziario promosso dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo
str. S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e fax: 0761/353532, e-mail:
nbawac@tin.it