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Pressioni dissequestro Serraino Vulpitta di Trapani
----- Original Message -----
From: <fulvassa@tin.it>
To: <antirazzismo@listbot.com>
C O M U N I C A T O S T A M P A
Si stanno diffondendo preoccupanti notizie su forti pressioni esercitate
da organi istituzionali per ottenere - sull'onda dell'"emergenza sbarchi
estivi in Sicilia", il dissequestro e la riapertura del centro di
detenzione amministrativa per stranieri "Serraino Vulpitta di Trapani
posto sotto sequestro e chiuso per ordine della magistratura a seguito
delle indagini sul rogo del dicembre 1999 a causa del quale sei
immigrati, trattenuti nel centro, persero la vita.
Il Prefetto di Trapani, che dopo avere appreso della propria
incriminazione per omicidio colposo plurimo avrebbe dovuto dimettersi,
si e' messo alacremente al lavoro per salvare " la sua creatura", che si
e' rivelata luogo di sofferenza e di morte.
Il Serraino Vulpitta deve restare sotto sequestro perche' perizie
inconfutabili hanno accertato la sua oggettiva pericolosita', ne' sono
stati effettuati in questo periodo in cui l'immobile e' stato posto
sotto sequestro, quei lavori che avrebbero dovuto da tempo renderlo meno
pericoloso per gli immigrati e per coloro che vi operano.
Avevamo chiesto la chiusura del centro Serraino Vulpitta di Trapani e di
tutti gli altri centri in Sicilia, ed alla fine di luglio tutti i centri
erano stati chiusi. Adesso ci giunge notizia che e' stato riaperto il
lager di Pian del Lago a Caltanissetta, gia' teatro nel 1998 di tragici
episodi di disperazione e luogo inaccessibile alle associazioni.
Sappiamo anche dell'apertura di un altro centro ad Agrigento, come luogo
di transito per i "clandestini" sbarcati a Lampedusa, e anche in questo
caso manca qualunque possibilita' di accesso per le associazioni
indipendenti che rifiutano il ruolo di cogestione di questi luoghi di
esclusione dove quotidianamente vengono negati i diritti umani
fondamentali.
Il contrasto all'immigrazione clandestina basato sulla proliferazione
dei centri di permanenza temporanea e sulla politica dei rimpatri
forzati alimenta, in assenza di canali certi e consistenti d'ingresso
legale, alimenta il traffico che a parole si dice di volere contrastare
ed e' causa di tragedie umane troppo spesso coperte dal silenzio e
dall'omerta' degli operatori istituzionali all'interno dei centri.
Continueremo a batterci per la vigilanza e l'assistenza degli immigrati
trattenuti in questi "non luoghi" in condizioni che negano qualunque
dignita' umana, colpevoli soltanto di avere voluto entrare nella
fortezza Europa senza un visto. Rivendichiamo dovunque sia necessario
l'applicazione effettiva ed immediata del diritto d'asilo previsto
dall'art. 10 della Costituzione. Denunciamo accordi bilaterali di
riammissione che, sulla base di oscure connivenze internazionali,
mantengono condizioni di vasta corruzione, e non solo nei paesi di
provenienza, tra le forze preposte ai controlli d'ingresso e di
frontiera, elargiscono decine di miliardi ad apparati amministrativi
corrotti, scaricano sulla pelle dei piu' deboli le esigenze di una
politica tutta incentrata sulla "tolleranza zero" nei confronti dei
migranti per bisogno economico.
21 agosto 2000
Coordinamento palermitano per la pace
Coordinamento trapanese per la pace
Coordinamenti antirazzisti per la pace siciliani
--- Fine mail inoltrata da fulvassa@tin.it
Fulvio Vassallo Paleologo
ASGI ( Associazione studi giuridici sull'immigrazione) SICILIA
________________________________
Ricordo che e' possibile aderire al Comitato Verita' e Giustizia
sulla strage del 28 dicembre '99 al Serraino Vulpitta scrivendo a
fulvassa@tin.it .
Mi scuso con tutti coloro che hanno gia' ricevuto queste informazioni,
e con tutti per l'arbitrio che mi sono preso nel mandarvi questo tipo di
messaggi.
Chiedo a chi non vuole riceverli di mandarmi un cenno.
Marco Siino
mir - MN Palermo