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Prieto e gli opposti estremismi in America Latina



I media italiani e gli opposti estremismi in America Latina.
Un ufficiale degli squadroni della morte argentini vale quanto un combattente per la libertà.



Ecco che su Il Piccolo di Trieste di oggi sul tema America latina, Cile e dittatura compare il teorema degli opposti estremismi. Con il titolo << "Guerra sporca" e terrorismo >> viene data in parallelo la notizia dell'arresto in Italia dell'esule cileno Jaime Prieto, qui definito 'terrorista', e dell'ex (?) ufficiale argentino Jorge Olivera ricercato dalla Francia per sequestro di persona e tortura ai danni di 15 cittadini francesi desaparesidos. Per rendere più credibile l'equilibrismo, l'uccisione del generale cileno golpista Urzua viene fatto risalire al '93 (data reale 29 agosto 1983), quindi dopo la messa in pensione di Pinochet. Lo stesore dell'articolo, che non è firmato, probabilmente cataloga il film "Missing" come fantapolitica, reputa le recenti dichiarazioni della Albright sulle operazioni della Cia in Cile come farneticazioni, e l'intervista della Repubblica a Gianadelio Maletti, sul lavoro svolto in Italia dai servizi Usa e nostrani nella stagione mai finita delle stragi "per fare come in Grecia", frutto di demenza senile. Infine non dice, o forse ignora, che
in Cile - come sancito anche
in recenti sentenze relative a casi analoghi in altri Paesi
(Svizzera e Argentina) - non sono rispettati i diritti umani e non
è garantito un equo processo, specialmente davanti ad un Tribunale Militare. La sentenza di assoluzione per "obbedienza dovuta" citata alla fine dell'articolo dovrebbero darla allo stesore dello stesso.

Qui sotto l'articolo completo, pubblicato sulla pagina esteri di spalla all'articolo sulla revoca dell'immunità al dittatore cileno.

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(Il Piccolo, 9 agosto 2000)

"Guerra sporca" e terrorismo: cileno e argentino arrestati

Assisi - E' stato arrestato tre giorni fa ad Assisi Jaime Yovanovic Prieto, ex attivista del MIR cileno, organizzazione che si oppose militarmente al golpe di Pinochet. L'uomo è accusato di concorso nell'attentato in cui perse la vita il generale Urzua ('93), ex esponente della giunta militare. Nei suoi confronti, infatti, la magistratura militare di Santiago aveva emesso un mandato di cattura internazionale. Sulla richiesta di estradizione si pronuncerà domani la Corte d'appello di Perugia. Tuttavia Giuliano Pisapia, perlamentare di Rifondazione comunista, ha inoltrato un'interrogazione parlamentare urgente al ministro della Giustizia Piero Fassino con la quale chiede al guardasigilli "un immediato intervento per la scarcerazione" di Prieto, docente universitario in Brasile, citando motivi quale il regolare permesso, vari viaggi del terrorista in Europa senza problemi, e il movente politico dell'attentato, e soprattutto il rischio di una condanna alla pena capitale.
Un viaggio in Italia per festeggiare le nozze d'argento è invece finito male per l'avvocato ed ex ufficiale argentino Jorge Olivera, arrestato a Fiumicino domenica su mandato internazionale di cattura di un giudice francese per sequestro di persona e torture di 15 "desaparesidos" francesi. Il Gip di Roma ha convalidato l'arresto: domani l'udienza in Corte d'appello che dovrà identificare l'avvocato argentino e chiedergli il consenso all'estradizione. Olivera, ex maggiore all'epoca della "guerra sporca", potrebbe opporsi, il che comporterebbe procedure di estradizione di cittadino straniero dai tempi lunghi. In caso d'assenso, potrebbe essere trasferito in breve in Francia sotto scorta. Quest'ultima ipotesi sembra però al momento più remota. L'avvocato argentino nega ogni addebito: "Io con quella vicenda non c'entro niente". Nel mandato di cattura si fa riferimento in particolare alla sparizione di Marie Anne Erize, ragazza francese scomparsa nel '76 nel centro clandestino di detenzione di San Juan. Nell '87 l'ex ufficiale ottenne una sentenza d'assoluzione per "obbedienza dovuta".

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