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Vendetta di Pinochet ad Assisi



Vendetta di Pinochet nella citta' di S. Francesco. 

Assisi, arrestato esule cileno. In Cile rischia la 
pena di morte.

E' stato arrestato domenica 6/8, alla fine del campo 
antiimperialista di Assisi, Jaime  Yovanovic Prieto, 
cileno gią militante del MIR (Movimento della Sinistra 
Rivoluzionaria), accusato di aver ucciso un generale 
del regime di Pinochet. Per la questura si tratta di 
un arresto provvisorio per fini estradizionali, ma il 
comitato antiimperialista chiede che gli venga 
concesso asilo politico. Prietp insegna diritto a S. 
Paolo del Brasile. In Cile rischia la pena di morte. 
(Liberazione, 8/8/2000)

Date sent:      	Mon, 07 Aug 2000 15:00:18 +0800
Subject:        	Vendetta di Pinochet nella citta' di 
S. Francesco
From:           	campo 2000 <campo2000@infinito.it>

Vendetta di Pinochet nella citta' di S. Francesco

Nella citta' di Assisi (Perugia), il giorno 6 agosto 
2000, la UCIGOS dopo alcuni giorni di monitoraggio, e' 
intervenuta per ordine dell'INTERPOL ed ha proceduto 
all'arresto del cittadino cileno Jaime Yovanovic 
Prieto, ex militante del Movimento della Sinistra 
Rivoluzionaria, che presuntamente avrebbe partecipato 
nell'azione che causo' la morte del general Carol 
Urzua. 

Jaime Yovanovic era stato invitato a viaggiare dal 
Brasile in Italia, per partecipare all'Incontro 
Antimperialista "No alla Globalizzazione", dove si 
scambiavano idee con altre organizzazioni progressiste 
mondiali. Alla fine dell'evento, il giorno 6 agosto 
dell'anno 2000, la Digos che aveva tenuto sotto 
controllo l'evento, ha proceduto a detenerlo, quando 
questo stava per prendere il treno, diretto a Roma, 
procedendo a trasportarlo alla Questura di Perugia e, 
successivamente, al carcere del capoluogo umbro.

Le ragioni dell'arresto sono per omicidio ed in questo 
momento, 7 agosto, gli avvocati e le organizzazioni 
italiane stanno lavorando attorno alla organizzazione 
e difesa del nuovo prigioniero politico cileno, che 
oggi, soffre lo stesso trattamento di Patricio Ortiz e 
di Claudio Molina, cittadini cileni che hanno 
affrontato richieste di estradizione per attivita' 
sviluppate durante la dittatura militare in Cile. 
Patricio Ortiz in Svizzera, dopo una lunga battaglia 
legale, si e' visto riconoscere dal governo svizzero 
che in Cile si violano i diritti umani e quindi e' 
stata negata la sua estradizione. E' cosi, come la 
stessa situazione e' stata imposta al cittadino cileno 
Claudio Molina, militante del Fronte Patriottico 
Manuel Rodriguez, per il quale la giustizia militare 
cilena aveva domandato l'estradizione al governo 
argentino, senza ottenere l'obiettivo. Di fronte a 
questo fatto, lo stato argentino ha riconosciuto 
l'illegalita' della giustizia militare cilena, 
concedendo l'asilo politico al lottatore cileno. 

Il 16 gennaio del 1984, Jaime Yovanovic Prieto e altri 
tre cittadini cileni, aiutati dal viceconsole francese 
in Cile, Ivonne Legrand, entro' nella nunziatura 
apostolica per chiedere protezione per la propria 
vita. La giustizia militare cilena immediatamente 
detto' l'ordine di cattura, senza ottenere l'obiettivo.

A partire dal 29 agosto del 1983, data in cui e' stato 
giustiziato il generale Urzua, si decreto' 
l'esecuzione e la cattura di massa dei militanti del 
MIR, che venivano accusati della responsabilita' della 
morte del Generale. Il governo militare ordino' la 
creazione di un piano strategico che sarebbe servito a 
terrorizzare la sinistra cilena, che si batteva in una 
franca lotta contro la dittatura cilena.
La Centrale Nazionale del Controspionaggio (CNI), 
sotto l'esistenza dello squadrone antisovversivo della 
Forza Aerea del Cile, decretarono una operazione con 
il nome "Punto-0", operazione che implico' la cattura 
e la morte dei cittadini:

Alejandro Salgado Troquian, assassinato dalla CNI e 
dalla Forza Aerea; 
Arturo Villabella Arauco, assassinato dalla CNI e 
dalla Forza Aerea; 
Carlos Araneda, arrestato dai servizi d'intelligenza; 
Hugo Marchant Moya, arrestato dai servizi 
d'intelligenza ;
Juan Elias Espinoza Parra, assassinato dalla CNI e 
dalla Forza Aerea;
Lucia Vergara, assassinata dalla CNI e dalla Forza 
Aerea; 
Sergio Pena Diaz, assassinato dalla CNI e dalla Forza 
Aerea;

Di fronte alla situazione degli assassinii dei 
militanti del MIR, Jaime Yovanovic Prieto, Jose' 
Aguilera, Elba Duarte e Pameila Cordero, aiutati dalla 
viceconsole francese in Cile, Ivonne Legrand, 
entrarono alla nunziatura apostolica, con il fine di
richiedere protezione per le loro vite. Il governo 
militar cileno si vide obbligato a concedere il 
salvacondotto dopo intervento diretto del Cardinale 
Agostino Casaroli prima e, poi, di sua Santita' 
Giovanni Paolo II. 

Chiediamo alla comunita' internazionale, alle 
organizzazioni politiche e dei diritti umani, di agire 
con urgenza per esigere la liberta' incondizionale ed 
asilo politico al cittadino cileno. Chiediamo a tutti 
gli esseri liberi della terra di non permettere ai 
tribunali militari cileni di continuare nella 
persecuzione dei suoi cittadini che solo
sognano una democrazia giusta e degna.

Coordinamento Internazionale per i Prigionieri 
Politici, Oralba Castillo-Najera, presidentessa 
Comitato Politico del Campo Antimperialista di Assisi, 
Moreno Pasquinelli, Alessandro Folghera, Rete dei 
Familiari ed Amici dei Prigionieri Politici del Cile, 
il poeta Elias Letelier, presidente


Numeri Utili: 

Ministero degli Esteri fax 06-3691006
Ministero degli Interni fax 06-46549534
Carcere di Perugia Tel 075-5735640

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