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(Fwd) CS 84-2000 - Sierra Leone




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From:           	"Amnesty International" <press@amnesty.it>
To:             	stampa@amnesty.it
Date sent:      	Tue, 18 Jul 2000 14:54:48 +0000
Subject:        	CS 84-2000 - Sierra Leone
Send reply to:  	"Amnesty International" <press@amnesty.it>

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SIERRA LEONE: MISURE CONCRETE PER FERMARE IL 
MERCATO DEI DIAMANTI SPORCHI

 Amnesty International chiede al Congresso Mondiale dei Commercianti
 di Diamanti attualmente in corso (Anversa, Belgio, 17-19 luglio) di
 adottare misure chiare e durature per bloccare la circolazione dei
 "diamanti sporchi" provenienti dalle zone controllate dal Fronte
 Rivoluzionario Unito (RUF) in Sierra Leone.

 Non c'e' tempo da perdere: la popolazione civile e' sotto la 
minaccia costante di orribili violazioni dei diritti umani. L'ONU ha 
deciso un embargo di 18 mesi sul traffico di diamanti grezzi della 
Sierra Leone. Sta ora alla comunita' internazionale controllare che 
non si ripeta il fallimento gia' verificatosi con l'embargo simile 
imposto all'Angola. 

La De Beers si e' impegnata a vendere solo diamanti "puliti", senza
specificare peraltro se e' disponibile a collaborare per un controllo
indipendente. Ma non si capisce se intende sottoporre a controllo ed
identificare i diamanti arrivati dalla Sierra Leone negli anni
passati. 

Gli impegni assunti finora dai vari attori internazionali sulla scena
del commercio di diamanti rischiano di essere solo delle promesse
vaghe se non verranno tradotti in azioni concrete.

 Amnesty International auspica che il congresso di Anversa accetti un
 sistema di controlli trasparenti, periodici e verificabili che spezzi
 una volta per tutte il legame tra diamanti, acquisto di armi e
 violazioni dei diritti umani.  
FINE DEL COMUNICATO

Roma, 18 luglio 2000

Ufficio Stampa 
Amnesty International

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