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Peppe Sini in sciopero della fame in solidarietà con i detenuti



Vi inviamo un comunicato del centro di ricerca per la pace di Viterbo

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Comunicato stampa

Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo comincia
giovedi 6 luglio uno sciopero della fame in solidarietà con i detenuti che
chiedono il rispetto dei diritti umani ed appoggiano la proposta di un
provvedimento di clemenza

Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, il
pacifista Peppe Sini, entrerà in sciopero della fame il giorno giovedi 6
luglio in solidarietà con i detenuti che in varie parti d'Italia stanno da
tempo chiedendo, in modo del tutto civile, pacifico e democratico,
interventi legislativi che rendano meno invivibili le carceri italiane e
promuovano in esse il rispetto dei fondamentali diritti umani, e per
sostenere la proposta, promossa da un'autorevole personalità religiosa, di
un provvedimento di clemenza.

Predisponendosi ad iniziare lo sciopero della fame Peppe Sini ha dichiarato:
"La Costituzione della Repubblica Italiana all'art. 27 stabilisce che "Le
pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità".
Oggi, come dichiara lo stesso responsabile dell'amministrazione
penitenziaria italiana, nelle carceri vi è una situazione che viola i
diritti umani fondamentali.
Quindi è assai opportuno l'appello del pontefice cattolico ad un
provvedimento legislativo umanitario: è bene che il parlamento lo accolga e
legiferi di conseguenza.
In Italia c'è bisogno di legalità ed umanità: c'è bisogno di abolire i
campi di concentramento in cui sono reclusi immigrati innocenti; c'è
bisogno di sconfiggere la schiavitù che decine di migliaia di persone e fin
bambine e bambini subiscono lungo le strade; c'è bisogno di sconfiggere la
povertà e la barbarie; c'è bisogno di rendere dignitose le carceri e di
trovare alternative alla detenzione; c'è bisogno di restituire alla libertà
persone detenute ingiustamente; c'è bisogno di promuovere i diritti e la
coscienza civile; c'è bisogno di verità e di solidarietà".

Nota per la stampa a cura del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
str. S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e fax 0761/353532

Viterbo, 5 luglio 2000


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Allegato: notizia sul responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di
Viterbo

Peppe Sini è il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
fin dalla fondazione negli anni settanta.

Nel 1979 ha promosso una campagna nazionale di denuncia della barbarie
degli ospedali psichiatrici giudiziari (i famigerati "manicomi criminali"
tuttora esistenti).
Nel 1987 ha coordinato per l'Italia la campagna di solidarietà con Nelson
Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano.
Ha promosso e presieduto il primo convegno nazionale di studi sulla figura
e l'opera di Primo Levi.
E' membro del comitato scientifico della rete telematica pacifista
Peacelink (http://www.peacelink.it).
E' stato per molti anni pubblico amministratore comunale e provinciale, ed
ha fatto parte della Consulta Regionale per l'Immigrazione presso la
Regione Lazio.
Ha progettato, coordinato e tenuto lezioni e corsi di formazione e di
educazione alla pace e ai diritti umani presso scuole, enti locali, enti di
servizio civile; per vari enti locali ha anche steso i progetti e le
deliberazioni che hanno portato all'istituzione del servizio civile in
quegli stessi enti.
Nel 1998 ha promosso una campagna contro la schiavitù in Italia.
In occasione della guerra dei Balcani dello scorso anno ha ideato, promosso
e realizzato l'azione diretta nonviolenta delle "mongolfiere per la pace"
per bloccare i decolli dei bombardieri dalla base di Aviano: una delle
pochissime iniziative concrete e coerenti, efficaci e limpidamente
nonviolente contro la guerra e per la legalità costituzionale.

Socio del Coordinamento antimafia di Palermo, si è particolarmente
impegnato contro i poteri criminali, e dagli anni ottanta svolge nell'Alto
Lazio una intensa azione di denuncia e contrasto dei poteri criminali,
dell'economia illegale, e della corruzione nella politica e nella pubblica
amministrazione.

Giornalista pubblicista, ha pubblicato articoli ed interventi su varie
testate, e vari lavori saggistici e manualistici che hanno avuto ampia
circolazione. Ha inoltre curato la pubblicazione di vari testi di autori di
area pacifista e nonviolenta e di autori impegnati contro la mafia.

Nota a cura del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
tel. e fax 0761/353532

Viterbo, 5/7/2000