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(Fwd) CS 76-2000 - World Pride 2000
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From: "Amnesty International" <press@amnesty.it>
To: stampa@amnesty.it
Date sent: Fri, 30 Jun 2000 14:15:30 +0000
Subject: CS 76-2000 - World Pride 2000
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WORLD PRIDE 2000: AMNESTY INTERNATIONAL
DIFENDE I DIRITTI DI GAY, LESBICHE, BISESSUALI E TRANSESSUALI
"Lesbiche, gay, bisessuali e transessuali in molte parti del mondo
sono tutt'oggi sono soggetti a persecuzioni e repressioni che mettono
a rischio la loro incolumita' e negano loro dignitą e diritti",
dichiara Amnesty International. Per questo motivo, la Sezione Italiana
e la Rete Internazionale Lesbian, Gay, Bisexual & Transgendered
(LGBT) del Movimento hanno deciso di partecipare con specifiche
iniziative alle manifestazioni del World Pride 2000 di Roma.
In paesi quali l'Argentina e la Malaysia, il Brasile e la Romania,
l'Austria e il Venezuela, l'Australia e l'Arabia Saudita, il Regno
Unito e lo Zimbabwe e ancora molti altri, le persone vengono
perseguitate, discriminate, arrestate, torturate e spesso uccise per
il loro orientamento sessuale.
"Ciascun essere umano ha diritto di scegliere liberamente il proprio
orientamento sessuale e di esprimerlo senza timore. E' assurdo
pensare che al mondo ci siano atti considerati perfettamente leciti
se compiuti tra un uomo e una donna, ma illegali se compiuti tra due
uomini o due donne", aggiunge Amnesty International. "E' una
questione di diritti umani fondamentali, ed e' per questo motivo che
noi siamo impegnati da tempo in favore di tutti coloro che sono
perseguitati solo per aver vissuto la propria sessualita' e
manifestato pacificamente per affermare i propri diritti".
Le iniziative organizzate da Amnesty International insieme al comitato
per il World Pride 2000 consistono in:
Conferenza Stampa Internazionale, 2 luglio ore 11.00 al Campidoglio.
Interverranno: Marco De Ponte, Vice Presidente Amnesty International
Italia; Katia Bellillo, Ministro delle Pari Opportunita'; Patricia
Lambert, Delegato Speciale del Ministro della Sanita' del Sudafrica;
Lousewies van der Laan, Membro del Parlamento Europeo.
Manifestazione Internazionale dei Diritti LGBT, 2 luglio ore 18.30 al
Circo Massimo - Dichiarazione di benvenuto da parte di Amnesty
International Italia e del comitato organizzatore del World Pride
2000, testimonianze di persone LGBT perseguitate e di attivisti in
difesa dei loro diritti, interventi di personalita' politiche
italiane.
In questa edizione del World Pride 2000, Amnesty International pone
l'attenzione in particolare sui paesi europei in cui sono
maggiormente a rischio i diritti delle persone LGBT: tra questi
Romania, Cipro e Austria. Nel corso delle varie iniziative previste a
Roma tra il 1 e il 9 luglio, verra' diffusa una petizione speciale
sulla maggiore eta' in Austria.
Amnesty International ritiene che l'articolo 209 del codice penale
austriaco violi gli obblighi del governo austriaco a garantire il
trattamento equo e non-discriminatorio dei propri cittadini. Secondo
tale articolo gli uomini di almeno 19 anni che abbiano rapporti
omosessuali con ragazzi minori (tra i 14 e i 18 anni), possono essere
puniti con il carcere da 6 mesi a 5 anni. I rapporti omosessuali non
sono punibili, invece, se entrambi i partner hanno un'eta' compresa
tra i 14 e i 18 anni. La discriminazione appare con maggiore evidenza
se si considera che rapporti tra individui con eta' tra i 14 e i 18
anni e piu' di 19 anni sono ritenuti legittimi se compiuti tra maschi
e femmine o tra femmine.
Le firme della petizione saranno inviate al governo austriaco dopo il
15 luglio.
La manifestazione World Pride e' ormai da anni un appuntamento fisso
in molte citta' d'Europa, negli Stati Uniti, in Australia, e in
Sudafrica, con la presenza centinaia di migliaia di visitatori.
Inoltre, il World Pride e' per tradizione un forum importante per
focalizzarsi sui diritti LBGT.
Attualmente, la Rete Internazionale delle persone lesbiche, gay,
bisessuali e transessuali comprende 27 sezioni nazionali e strutture
di Amnesty International nello stesso numero di paesi nel mondo. Il
numero di azioni LGBT intraprese dall'organizzazione e' in rapida
crescita.
FINE DEL COMUNICATO
Roma, 30 giugno 2000
Ufficio Stampa
Amnesty International
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