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(Fwd) CS 74-2000




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From:           	"Amnesty International" <press@amnesty.it>
To:             	stampa@amnesty.it
Date sent:      	Mon, 26 Jun 2000 18:19:12 +0000
Subject:        	CS 74-2000
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GUATEMALA: FERMARE IL BOIA

E' fissata per il 29 giugno l'esecuzione di Tomas Cerrate Hernandez 
e Luis Amělcar Cetino Pérez condannati nel marzo 1998 per 
l'omicidio di un'anziana signora. Un altro detenuto, Ferman Ramirez, 
condannato a morte per lo stupro e l'omicidio di un bambino, attende 
di conoscere la data della sua esecuzione. 

Le insufficienze del sistema giudiziario guatemalteco sono state 
messe in evidenza dalla vicenda di Pedro Rax Cucul, condannato a 
morte in un processo pieno di irregolarita' e salvato solo dalla 
grazia presidenziale. Il Congresso ha pero' di recente privato il 
Presidente del potere di grazia, creando un vuoto legislativo che 
stride con la raccomandazione della Convenzione Americana sui 
Diritti Umani di assicurare sempre al condannato la possibilita' di 
chiedere la grazia o la commutazione della condanna.

Nel 1996 il  Guatemala ha interrotto una moratoria de facto in vigore 
dal 1982 fucilando due condannati per omicidio. Nel febbraio '98 il 
governo (dopo aver inviato negli USA una delegazione di studio dei 
metodi di esecuzione) ha introdotto l'iniezione letale, ritenuta 
"meno cruenta ". 

Amnesty International ricorda come Manuel Martěnez 
Coronado, (primo guatemalteco "giustiziato" con questo metodo)
mori' dopo 18 minuti di atroci sofferenze. 

Amnesty International chiede al governo del Guatemala di fermare 
tutte le esecuzioni e di abolire quanto prima la pena di morte. 
FINE DEL COMUNICATO

Roma, 26 giugno  2000
Ufficio Stampa 
Amnesty International

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