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il 22 giugno, rom in Campidoglio
IL 22 GIUGNO A ROMA, ALLE 15 IN CAMPIDOGLIO
I rom E i SINTI, gli immigrati in lotta per il diritto di esistere,
le associazioni, le realta' di base, i cittadini impegnati a difendere
i diritti di tutti, occupano la piazza per dire:
- BASTA con gli assalti notturni, i raid e i rastrellamenti nei campi rom:
azioni violente e insensate che offendono un intero popolo;
- BASTA con i trasferimenti forzati: i rom sono persone e ogni cambiamento
deve essere discusso e deciso insieme a loro. L'allontanamento dei bambini
dai quartieri in cui sono inseriti e frequentano le scuole vanifica
un lavoro di anni volto a realizzarne l'integrazione;
- BASTA con la deportazione in questura di interi gruppi di persone
prive di avvocato e di assistenza: i rom hanno gli stessi diritti degli
altri esseri umani
e se qualcuno ha problemi con la legge a pagare non possono essere
i suoi familiari e i suoi bambini;
- BASTA con le ruspe che radono al suolo le abitazioni dei rom con tutte le
loro cose.
La distruzione degli averi di un cittadino, anche se privo di permesso di
soggiorno,
e' un reato: i responsabili vanno puniti e i danni materiali e morali
risarciti;
- BASTA con le espulsioni collettive di persone che non si possono difendere,
fra cui decine di ragazzi deportati a forza in paesi di cui non parlano la
lingua
e dove sono in atto forme di persecuzione nei loro confronti.
A Tor de' Cenci come alla Muratella, a Vasca Navale come al Casilino 700
sono stati sperperati centinaia di milioni di denaro pubblico in operazioni
nelle quali gli uomini del Comune, la polizia e i carabinieri, sotto la
direzione
del delegato del Sindaco, Luigi Lusi, hanno commesso illegalita' di ogni
genere
e compiuto atti lesivi della dignita' del popolo rom, offendendo il senso
di giustizia
e i sentimenti democratici di tutti i cittadini.
Per queste ragioni chiediamo:
LE DIMISSIONI IMMEDIATE DEL DELEGATO DEL SINDACO LUIGI LUSI
e un radicale cambiamento di politica da parte dell'amministrazione cittadina,
che e' tenuta a rispettare le linee programmatiche fissate dalla delibera 31
del 29-3-1999, puntualmente disattese in questi mesi.
Chiediamo inoltre:
il rientro a Roma dei rom che sono stati espulsi da Tor de' Cenci e dal
Casilino 700;
il riconoscimento dello stato di profughi per i rom provenienti dal Kosovo,
dove sono in atto forme di ''pulizia etnica'' nei loro confronti,
il permesso di soggiorno per ragioni umanitarie per tutti i rom che si sono
rifugiati
in Italia in seguito ai conflitti e alle persecuzioni nei Balcani,
la revisione delle norme sulla cittadinanza, prendendo atto del diritto
di chi e' nato e cresciuto in Italia a una piena equiparazione agli altri
cittadini;
l'approvazione in Consiglio Comunale della delibera sul villaggio di via
dei Gordiani,
come primo passo per risolvere il problema abitativo dei rom e affermare
una prospettiva di convivenza.
i ROM di ROMA,
Comunità di Capodarco,
ARCI Solidarietà Lazio,
Coordinamento contro le guerre-Università di Rom,
Comitato Straniero per Stranieri,
Rifondazione Comunista - Federazione di Roma,
O.R.M.A,
Iskida,
Ass.ne per l'amicizia tra Rom e Gagé,
CSOA ex SNIA Viscosa, Forte Prenestino, La Strada, Spartaco,
Control/Alt,
ARCI Lesbica Roma,
Lab. Autog. Centocelle Vecchia,
Casa dei diritti sociali,
Ya Basta.