Serraino Vulpitta

["Marco Siino" <mirpa.mc@quipo.it>]

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Fonte: La Repubblica - PALERMO, Sabato 10 Giugno 2000, pag. VI
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Nell'incendio morirono sei extracomunitari che tentavano la fuga
TUNISINO CONDANNATO A 2 ANNI PER IL ROGO DEL SERRAINO VULPITTA

TRAPANI - Samir Ben Heidi Arfaoui, il tunisino accusato di aver
provocato l'incendio nel centro di accoglienza temporanea "Serraino
Vulpitta", dove trovarono la morte sei extracomunitari, e' stato
condannato a due anni di reclusione. La sentenza e' stata emessa dal
gup, Pietro Pellegrino, che al termine di un procedimento con il rito
abbreviato ha disposto anche l'espulsione dell'imputato dal territorio
italiano. Ad accusare il tunisino, tre suoi connazionali. Nel rogo,
divampato nella notte tra il 28 e il 29 dicembre del 1999, morirono
anche due fratelli di Arfaoui.
Secondo le testimonianze raccolte dagli investigatori l'incendio era
stato appiccato con l'obiettivo di creare tanto di quel caos da
sfruttare per una fuga di massa dal "Serraino Vulpitta". Le fiamme,
alimentate da un materasso, invasero una camerata dove erano ospitati 12
clandestini. Tre di loro morirono subito per soffocamento, altri tre,
soccorsi e ricoverati all'ospedale Civico di Palermo, sono deceduti in
seguito. Prima del rogo, alcuni extracomunitari avevano gia' tentato la
fuga da una finestra, ma erano stati bloccati dagli agenti in servizio
presso il centro di accoglienza "Serraino Vulpitta".

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Fonte: GIORNALE DI SICILIA, Sabato 10 Giugno 2000, pag. 7
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Trapani, incendio al "Vulpitta"
TUNISINO CONDANNATO A 2 ANNI

TRAPANI - Condannato con il rito del patteggiamento a due anni di
reclusione il tunisino Samir Ben Ar Saoui, di 30 anni, accusato di aver
provocato il rogo al centro di accoglienza Serraino Vupitta di Trapani
alla fine di dicembre dello scorso anno. Ieri e' arrivata la sentenza e
contestualmente il decreto di espulsione dall'Italia. A emettere la
sentenza il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Trapani
Pietro Pellegrino. Il nordafricano e' stato condannato per omicidio
plurimo colposo e incendio aggravato. Nel rogo morirono cinque
extracomunitari.

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Mi permetto di notare che, per i due maggiori organi di stampa della
Sicilia Occidentale, i campi di detenzione "extra-giuridica", quelli che
la legge definisce "centri di permanenza temporanea e assistenza",
diventano addirittura centri di ACCOGLIENZA.
Inoltre, se La Repubblica dimentica i capi di condanna, il GIORNALE DI
SICILIA dimentica il 6ƒ ragazzo, Faysal Harzali, morto all'alba di
Venerdi' 10 Marzo al reparto Grandi ustionati dell'Ospedale Civico di
Palermo dopo 2 mesi e 10 giorni di atroci sofferenze trascorsi in una
camera asettica.
Mi scuso con tutti coloro che hanno gia' ricevuto queste informazioni,
e con tutti per l'arbitrio che mi sono preso nel mandarvi questo tipo di
messaggi.
Chiedo a chi non vuole riceverli di mandarmi un cenno.

Marco Siino
Palermo