Aggiornamenti dal Parlamento Europeo



Carissimi tutti,

quando leggerete questo aggiornamento, il voto al Parlamento Europeo sulla Direttiva Rifiuti avrà già avuto luogo, ma, indipendentemente da quale ne sarà l’esito, tutti quelli che hanno collaborato a questa campagna di pressione sui parlamentari si meritano un grande e indistinto GRAZIE!!! per il contributo, qualunque esso sia, che ognuno nel suo piccolo ha dato.

 

Qui sotto vi riporto, con la traduzione, l’ultimo aggiornamento di GAIA da Strasburgo, in modo che ognuno abbia modo di capire meglio quale sia la situazione.

 

Un grande abbraccio a tutti

 

Gianni Malatesta[1]

 

 

Hi all,

Salve a tutti,

 

Let me give you a short update of what is happening in Strasbourg.

Vi dò un breve aggiornamento di ciò che sta succedendo a Strasburgo.

 

This Monday took place the last debate on the Waste Framework Directive in the plenary of the European Parliament in Strasbourg. Even though the situation is very complicated because the starting point is the bad compromise negotiated by Jackson with the Council we had many surprises during the debate in which participated the Environment Commissioner Dimas and all the relevant MEPs for this directive.

Questo lunedì ha avuto luogo l’ultimo dibattito sulla Direttiva Quadro Rifiuti in sessione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo. Anche se la situazione è molto complicata perché il punto di partenza è il brutto compromesso negoziato dalla Jackson con il Consiglio, ci sono state molte sorprese durante il dibattito a cui ha partecipato il Commissario all’Ambiente Dimas e tutti i Parlamentari Europei che contano per questa direttiva.

 

First of all, let me tell you that our actions of last days have been very successful. Jackson had to start her speech talking about her conflict of interests and many MEPs asked their colleagues to listen to the many voices raised by the hundreds of citizens that wrote to them –this is your letters!- and the concerns of incineration on health were also commented. I’m convinced this is the reason why so many MEPs are breaking lines with their parties.

Prima di tutto, lasciatemi dire che la nostra azione degli ultimi giorni ha avuto un grande successo. La Jackson ha dovuto iniziare il suo discorso parlando del suo conflitto di interessi (NdT: per chi non lo sapesse, GAIA ha rivelato che prendeva soldi come consulente dalla Shank, industria che opera nel campo dei rifiuti ed è proprietaria di inceneritori e discariche) e molti Parlamentari hanno chiesto ai loro colleghi di dare ascolto alle molte voci provenienti dalle centinaia di cittadini che hanno scritto loro – sono le vostre lettere! – e sono anche stati commentati anche gli impatti sanitari dell’incenerimento.

 

The conservative party of Jackson is split because a german conservative, Florenz, has re-tabled a stronger amendment on recycling targets (amend. 82). It would be a great thing if the germans would follow this line.

The socialists are also split. Sacconi as shadow rapporteur was the only socialist to support  Jackson’s compromise, the others (Hegyi, Ferrera…) openly said the deal is unacceptable and they would vote in favour of recycling and prevention targets.

Paradoxically enough the only parties to stay united are the greens and smaller parties.

Il partito conservatore della Jackson è spaccato perchè un conservatore tedesco, Florenz, ha ripresentato un emendamento più forte sugli obiettivi di riciclaggio (em. 82). Sarebbe una gran cosa se i tedeschi seguissero questa linea. Anche i socialisti sono spaccati. Sacconi, come relatore ombra, è stato l’unico socialista a sostenere il compromesso della Jackson, gli altri (Hegyi, Ferrera …) hanno detto apertamente che l’accordo è inaccettabile e voteranno a favore degli obiettivi di riciclaggio e di prevenzione.

Abbastanza paradossalmente gli unici partiti a restare uniti sono i verdi e i partiti più piccoli.

 

Another interesting thing is that all the MEPs –including Jackson- accused the Commission of being very unambitious with this directive and therefore the role of the parliament was to improve a very bad proposal. If we add to that the fact that the member states want as less work as possible we get the perfect combination. Whatever the outcome of this directive, we have to keep in mind that the Commission and the Council are the ones to blame for the bad directive. The Parliament did and is doing a good job regardless of Jackson’s attempts to water it down. Keep in mind that all the good things that this directive has had, they have come from the parliament (5 step hierarchy, deleting reclassification, prevention and recycling targets, bio-waste…). Not a single one has come from the Commission or the Council.

Un’altra cosa interessante è che tutti I Parlamentari – inclusa la Jackson – hanno accusato la Commissione di essere troppo poco ambiziosa con questa direttiva e che perciò il ruolo del Parlamento era di migliorare una pessima proposta. Se aggiungiamo a ciò il fatto che gli stati membri volevano lavorare il meno possibile abbiamo la combinazione perfetta. Qualunque sia l’esito di questa Direttiva, dobbiamo aver presente che la Commissione e il Consiglio sono gli unici responsabili della brutta direttiva. Il Parlamento ha fatto e sta facendo un buon lavoro senza tener conto dei tentativi della Jackson di affondarlo. Tenete presente che quanto c’è di buono nella direttiva viene dal parlamento (la gerarchia a 5 gradini, la cancellazione della riclassificazione, gli obiettivi di prevenzione e riciclaggio, i rifiuti organici …). Niente di ciò invece dalla Commissione o dal Consiglio.

 

To put it short: the result this Tuesday is quite uncertain –so we can hope for surprise- and I think it is quite possible that we end up in conciliation (if the Council doesn’t accept the Parliament amendments). This would be a small win for us but don’t forget that the damage is done in this weak text we have on the table.

 

So, Tuesday at 12am the final vote will take place. At 14.30 GAIA is organizing an event in the Parliament together with some Italian MEPs to comment the result of the vote on the WFD and to present the last news about the crisis in Naples with the showing of the movie “Biutiful Cauntri”. Some activists from a local group from Naples will also have the chance to explain the situation.

Per farla breve: il risultato di questo martedì è del tutto incerto – tanto da poter sperare in una sorpresa – e penso che sia abbastanza probabile che si finisca in conciliazione (se il Consiglio non accetta gli emendamenti del Parlamento[2]). Questa sarebbe una vittoria ben piccola per noi, ma non bisogna dimenticare che il danno è già stato fatto da questo debole testo che abbiamo sul piatto.

Così martedì (oggi) alle 12 ci sarà la votazione finale. Per le 14.30 GAIA organizza un evento al Parlamento con alcuni Parlamentari Europei dell’Italia per commentare il risultato del voto e presentare le ultime notizie sulla crisi di Napoli, con la proiezione del film “Biutiful Cauntri”. Alcuni attivisti di un gruppo locale di Napoli avranno la possibilità di spiegare la situazione.

 

Let’s hope for the best for the vote, will keep you updated!

Speriamo bene per il voto, tenetevi aggiornati!

 

Best,

Ciao,

jm

Joan Marc



[1] per chi ancora non lo sapesse o non l’avesse capito, sono il marito della dott.ssa Patrizia Gentilini e, in questa come in altre circostanze, cerco di toglierle qualche peso dalle spalle visto che ne ha già sicuramente abbastanza

[2] I meccanismi comunitari prevedono che se il Consiglio approva il testo emendato dal Parlamento, questo entra in vigore così come è, se invece non lo approva, si va alla fase di conciliazione per trovare un accordo tra le parti. Il risultato della fase di conciliazione va di nuovo al Parlamento: a questo punto può essere solo o approvato o bocciato.

E’ chiaro quindi che se passano degli emendamenti migliorativi rispetto a quelli del compromesso attuale, è molto facile che il Consiglio non approvi: tuttavia, nel successivo compromesso, si dovrà per forza tener conto del voto del parlamento, se non si vuole che il Parlamento bocci l’intera direttiva. Ad andare in conciliazione, quindi, con il brutto testo che abbiamo, non c’è nulla da perdere e, forse, qualcosa da guadagnare, se non altro del tempo.

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