ecocandidato



Cambiamo i politici!

Perché vorrei Marco Boschini al Parlamento

Serve un candidato che porti la "nuova cultura" in Parlamento

di JACOPO FO

In questi ultimi sette anni ho svolto un compito spaventoso: per colpa
della mia mamma che ha scoperto che le auto possono andare anche a
biodiesel mi sono trovato a fare il commesso viaggiatore di tecnologie
ecologiche (le colpe delle madri ricadono sui figli). Ho incontrato decine
di sindaci, assessori, presidenti di provincia, leader di partiti del
centro sinistra, presidenti di associazioni, parlamentari proponendo
innovazioni elementari come la sostituzione delle lampadine dei semafori
che durano 2 mila ore con lampadine che durano dalle 80 alle 100 MILA ore e
che risparmiano l'88% dell'energia elettrica. Ogni volta la mia idea
positiva degli esseri umani è stata schiaffeggiata dalla constatazione che
i nostri politici NON capiscono di cosa parli se gli proponi di
"razionalizzare" il sistema e renderlo più ecologico e umano.

Sono esponenti della "vecchia cultura".

Non ci corrispondono più proprio perché ragionanono secondo altri
parametri. Sì, io credo che esista una nuova cultura in cammino nella mente
degli Umani. Un nuovo modo di ragionare, non una nuova ideologia.
Affrontare i problemi piccoli che, risolti, possono creare un piccolo
vantaggio reale e immediato. Agire con lentezza. Partire dal piccolo.
Cercare il risultato vero e non l'esibizione. Ragionare in termini di rete
e di reciproco scambio.

Credo che queste prossime elezioni politiche siano un momento molto
importante. Una possibilità (ma sarà dura) di licenziare Berlusconi. E
anche una possibilità che, nel caos generalizzato dell'Unione e delle nuove
leggi elettorali (che premiano le segreterie dei partiti e la vecchia
nomenclatura) si riesca a far andare al parlamento qualcuno che ragioni
diversamente e che possa, seguendo il metodo diei piccoli passi e delle
azioni stupefacenti, essere il portavoce della "razionalizzazione umanista"
e della "rivoluzione del buonsenso".

Credo che qualche presenza diversa oggi nel parlamento italiano sia
possibile perché da tempo ormai la nuova cultura ha spazio e peso nella
società civile e perché un cambiamento di logica globale è l'unica
possibilità per uscire dal baratro morale, spirituale e economico verso il
quale viaggiamo a velocità TAV.

Detto tutto questo sono molto contento che Marco Boschini abbia deciso di
buttarsi in questa avventura. Marco lo conosco da anni ed è esattamente una
persona che si è formata sul nuovo modo di fare politica, iniziando la sua
attività nel suo paese, Colorno, in provincia di Parma, organizzando una
lista civica ecologista e un'associazione che ha dato vita a molti eventi
teatrali e culturali. E' autore di due libri sul risparmio energetico e con
i compagni di Colorno ha contribuito a creare il Coordinamento dei Comuni
Virtuosi, che si scambiano esperienze e conoscenze alla ricerca di
un'efficienza al servizio dell'ecologia e dei cittadini. Un'esperienza
importante che ha fatto circolare idee e dato vita a decine di iniziative
concrete di risparmio e riorganizzazione dell'apparato amministrativo. Per
queste sue esperienze Marco Boschini é una persona di provate capacità che
sarebbe perfettamente in grado di portare avanti le istanze di quanti, dal
commercio equo alle cooperative sociali, dai gruppi di difesa del
territorio ai gruppi di acquisto, credono in una via concreta verso quel
fantastico mondo migliore e possibile che tutti desideriamo ma che bisogna
saper costruire.

Jacopo Fo

Manifesto per un auto candidatura sostenibileŠ

La nostra società ha di fronte molteplici problemi e sfide. Nessuna di esse
può essere ignorata da un amministratore pubblico. Per questo è
indispensabile una continua relazione dell'amministratore o legislatore con
la base, una continua presenza sul territorio e, nel contempo, una aperta
attenzione ai problemi e sfide degli altri Paesi e Continenti in un mondo
sempre più interdipendente, in cui il futuro o è tale per tutti o non lo è
per nessuno.

In questa molteplicità riteniamo che meritino particolare attenzione alcune
realtà che sarebbero un po' come la chiave di volta del presente e del
futuro di ognuno di noi come cittadini sia a livello personale, come anche
a livello familiare e sociale.

Tre queste sfide cogliamo quella del consumo energetico per i suoi influssi
sull'economia, sulle relazioni internazionali, sull'ambiente.

Il nostro sistema energetico è come un secchio bucato e nessuno si
preoccupa di tappare la falla, ma continua ostinatamente a riempirlo a
forza di nuove centrali, fantasmi nucleari, importazioni di oro nero.

I problemi energetici non vengono considerati dalle forze politiche con
l'attenzione e l'impegno che sarebbero necessari. Noi invece pensiamo che
debbano essere posti al centro della politica, e per questo siamo impegnati
da anni per dimostrare che intervenire a favore dell'ambiente non solo è
possibile e necessario, ma anche economicamente conveniente.

Decine di enti locali (ma anche associazioni ambientaliste, gruppi di
acquisto, botteghe del commercio equo e solidale, comitati in difesa della
madre terra contro le grandi opere, grandemente inutili) stanno
sperimentando, con risultati sorprendenti, progetti concreti di risparmio
energetico, di riduzione-riciclo e riutilizzo dei rifiuti, di tutela dei
beni comuni come l'acqua, di mobilità sostenibile, di bioedilizia, di
acquisti verdi nella pubblica amministrazione, di incentivi rivolti al
territorio per l'introduzione di nuovi stili di vita.

Il vero problema è mettere insieme le esperienze, fare in modo che l'enorme
patrimonio di buone prassi superi il confine apparentemente invalicabile
della Politica nazionale per diventare paradigma con cui declinare una
società basata sulla partecipazione e la sobrietà.

Per queste ragioni pensiamo che:

1.	È assurdo che il comune di Padova stia adottando un piano di
ristrutturazione energetico che riguarda gli immobili (municipio, scuole,
palestre, impianti sportivi, musei, biblioteche, etc.) e la pubblica
illuminazione nell'indifferenza della stampa e, cosa ben più grave, della
classe dirigente nazionale; che questo progetto permetterà al bilancio del
comune un risparmio di oltre 3 milioni di euro in pochi anni e una
diminuzione delle emissioni di co2 e ancora sono pochissime le
amministrazioni comunali che ne hanno seguito l'esempio.

2.	È pura follia pensare che un tedesco spende circa 350 euro all'anno
per riscaldare un appartamento di 50 metri quadri e un italiano circa 750
euro; per questo è necessario adottare la legge tedesca che non consente
che gli edifici di nuova costruzione consumino più di 70 KWh di energia
all'anno (in italia siamo a circa 200 KWh).

3.	È possibile dimezzare i consumi di fonti fossili accrescendo
l'efficienza energetica e utilizzando quei giacimenti nascosti di energia
costituiti dagli sprechi e dagli usi impropri.

4.	Il risparmio energetico favorisce l'utilizzo delle fonti
rinnovabili, andando a coprire la quota di energia rimanente da produrre.

5.	Lo strumento concreto per realizzare il cambiamento sono le ESCO,
società che realizzano a proprie spese le ristrutturazioni energetiche dei
loro clienti (comuni, province, regioni, stato...) richiedendo in cambio,
per un numero di anni prefissato, i risparmi economici conseguenti ai
risparmi energetici che riescono a ottenere. Queste imprese si assumono il
rischio finanziario e più sono capaci di accrescere l'efficienza (ridurre
le emissioni di co2) più guadagnano.

Io vorrei che chi si candida a governare l'Italia prendesse in
considerazione alcune idee e progetti fatti in una strada, piazza,
quartiere, territorio, e li spargesse a coriandoli per l'Italia intera.

Io vorrei che un parlamentare italiano conoscesse gli acquisti verdi, e
fosse consapevole che se ogni amministrazione pubblica adottasse bandi per
l'acquisto di prodotti ecologici e eliminasse gli sprechi economici e
ambientali che si nascondono nelle pieghe dei bilanci e delle finanziarie,
ci sarebbero meno discariche e più equità sociale.

Io vorrei che i miei politici sapessero che il comune di Bressanone ha
sostituito le lampadine a incandescenza dei semafori con lampade a led, che
durano novantottomila ore in più delle normali e consumano 12 watt contro
100, e che per questo il comune risparmia ogni anno 10000 euro per 10
impianti semaforici!!! E chissà cosa accadrebbe se lo stesso intervento
venisse replicato negli oltre ottomila comuni italiani e sui chissà quanti
semafori esistenti...

Io vorrei vedere dappertutto sportelli come l'Ecoidea della Provincia di
Ferrara, un ufficio a disposizione dei cittadini per ricevere informazioni
su fonti rinnovabili, risparmio energetico, nuovi stili di vita, incentivi
e recapiti dei produttori biologici, dei gruppi di acquisto e dei negozi
del commercio equo, degli agricoltori locali.

Io vorrei che una legge dello stato obbligasse gli enti locali ad adottare
regolamenti di bioedilizia sull'esempio del comune di Carugate (MI),
Vezzano Ligure (SP), e altri, dove per ogni nuovo edificio è necessario
migliorare l'isolamento termico, montare doppi vetri, termostati, pannelli
solari per la produzione di acqua calda, lampade a basso consumo
energetico...

Io vorrei sentir parlare di ambiente non con enunciazioni di principio ma
con la prova provata di progetti concreti, che si difendesse l'acqua come
bene comune dell'umanità anche attraverso l'operazione di buonsenso fatta
dal comune di Bagnacavallo (RA), dove l'amministrazione comunale ha
distribuito ai nuclei familiari un kit con i riduttori di flusso e ha
dimostrato, dopo un anno di sperimentazione, quant'acqua è possibile
risparmiare utilizzando semplici tecnologie ecologiche che costano come un
caffè e garantiscono un risparmio di milioni di tazzine piene d'acqua!!!

Io vorrei che progetti come il Piedibus per fare andare i nostri figli a
scuola da soli, a piedi o in bicicletta, fossero una cosa in cui credere
per davvero e un pezzo di quel puzzle chiamato mobilità sostenibile di cui
molti però si riempiono ogni giorno la bocca con tante belle parole vuote...

Io vorrei che l'ambiente la smettesse di essere un pannello solare
inaugurato sul tetto di una scuola a pochi giorni dalla domenica elettorale.

Per questo vorrei che Marco Boschini fosse candidato dalle forze del
centrosinistra alla carica di deputato.

Marco Boschini è consigliere comunale a Colorno (PR) dal 1999, e assessore
dal 2004 a: Pubblica Istruzione, Attività Formative ed Educative, Politiche
Giovanili, Sport. E' autore dei libri "Caro Sindaco New Global. I nuovi
stili di vita nella politica locale" (EMI, 2004) e "Comuni Virtuosi. Nuovi
stili di vita nelle pubbliche amministrazioni." (EMI, 2005). E'
coordinatore dell'associazione dei Comuni Virtuosi, che ha lo scopo di
diffondere su tutto il territorio nazionale buone pratiche legate
all'ambiente e alla pace.

Primi firmatari della candidatura

Dario Fo

Franca Rame

Jacopo Fo - Libera Università di Alcatraz www.alcatraz.it

Padre Ottavio Raimondi - Direttore Editrice Missionaria Italiana www.emi.it

Pierluigi Sullo - Direttore di "CARTA" www.carta.org

Gianluca Fioretti, Sindaco di Monsano (AN) - Associazione Comuni Virtuosi
www.comunivirtuosi.org

Chiara Sasso - Rete dei Comuni Solidali www.comunisolidali.it

Sergio Blasi - Sindaco di Melpignano (LE)

Francesco Comotto - Sindaco di Settimo Rottaro (TO)

Silvia Clai - Consigliere della Provincia di Padova

Andrea Casadio - Consigliere della Provincia di Ravenna

Luciano Burro - Assessore del Comune di Trezzano Rosa (MI)

Firma anche tu, inviando una mail di sostegno con il tuo nome e cognome
all'indirizzo
<mailto:m.boschini at comune.colorno.pr.it>m.boschini at comune.colorno.pr.it con
la scritta:

"Vorrei che Marco Boschini fosse candidato dalle forze dell'Unione alla
carica di deputato".



Per informazioni, richieste e adesioni:
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<mailto:info at comunivirtuosi.org>info at comunivirtuosi.org -
<mailto:m.boschini at comune.colorno.pr.it>m.boschini at comune.colorno.pr.it