referendum



Referendum: I vertici della Chiesa hanno deciso senza consultare nessuno.
Lettera del vescovo Mons. Giuseppe Casale.

Quella del cardinale Ruini non è né potrebbe essere un'indicazione
dottrinale, perché non sono in campo questioni di fede né di disciplina.
Sarebbe stata opportuna una larga e approfondita discussione nell'Assemblea
dei vescovi. Il vertice della CEI ha deciso questa campagna senza
consultare nessuno, partendo da analisi discutibili.
Si sarebbe dovuto approfondire meglio i temi connessi alla fecondazione
assistita in modo da avere un quadro più preciso di questo delicato
problema.

Anche sulla donazione degli organi la Chiesa, in un primo momento era
contraria perché li considerava un'offesa al corpo, ma poi ha cambiato idea.

E lo stesso è successo con la cremazione e con le teorie evoluzioniste.

Oggi nel mondo cattolico non c'è più dialogo ma solo ripiegamento dietro le
sicure barriere della disciplina. Tacciono i vescovi, confondendo spesso
l'obbedienza con l'acquiescenza e forse temendo per la loro carriera. I
giornali cattolici, in questa campagna referendaria, sono di un conformismo
spaventoso. I sacerdoti che dissentono ( tranne qualcuno) non hanno luoghi
visibili per far sentire la loro voce.

Che un uomo (come Andreotti) senta il dovere di "inchinarsi" non alla
parola di Cristo ma a una scelta opinabile della curia è un episodio
triste, scoraggiante, un'altra prova della mancanza di libertà e di dialogo
oggi.

La Chiesa, in cambio di una difesa strumentale di alcuni principi cattolici
sulla vita e sull'embrione, si è spinta ad allearsi in modo improprio e
pericoloso con un potere politico che in tanti altri campi è lontanissimo
dalla nostra etica, dai nostri valori.

Dobbiamo liberarci dell'abbraccio soffocante dei neocon all'italiana e
riaprire un dialogo vero con la comunità dei credenti. Ricordandoci che le
coscienze non si educano con una legge, ma con la parola di Cristo.

Mons. Giuseppe Casale, vescovo pensionato di Foggia

8 giugno 2005
www.prcpalata.org

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L'autoritarismo ha bisogno
di obbedienza,
la democrazia di
DISOBBEDIENZA