Ramallah: per quattro mesi la scrittrice
francese Anne Brunswic vive nella città palestinese, teatro di tensioni e
cambiamenti. Un viaggio emozionante attraverso le speranze, le voci e i
ritratti dei palestinesi incontrati: studenti, donne, bambini, medici,
osservatori internazionali raccontano con straordinaria semplicità
l’assurdo quotidiano di una città divisa da un muro insormontabile di
guerre e conflitti atavici, alla ricerca disperata di un difficile
“ritorno alla normalità”. «Scrittrice del reale», giornalista impegnata
e testimone consapevole, la Brunswic vive e descrive Ramallah, meta scelta
in piena libertà per mettere in discussione il suo occhio occidentale
davanti alla situazione palestinese. Non un reportage commissionato
quindi, né una cronaca voluta da enti governativi: è la città che parla
attraverso i suoi caffè, l’Università, le strade e gli abitanti,
raccontandosi nel complicato contesto religioso, sociale e politico
attuale. Benvenuti in Palestina ha vinto in Francia il premio
letterario RFI Témoin du Monde, un importante riconoscimento per una
scrittrice che ha fatto i conti con un’immagine pubblica non sempre
facilmente definibile: «A seconda delle epoche e delle circostanze, sono
stata identificata come una ex comunista, una femminista fuori dagli
schemi, un’ebrea laica decisamente diasporica, oppure, sotto il profilo
professionale, come insegnante di lettere, funzionaria culturale,
giornalista saltuaria».
Anne Brunswic, nata a Parigi, si
divide tra scrittura, giornalismo, insegnamento e attività culturale nei
settori del cinema e della
televisione. |