[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Il cantiere delle donne in nero sulla pma: una posizione da discutere insieme fra donne
- Subject: Il cantiere delle donne in nero sulla pma: una posizione da discutere insieme fra donne
- From: "Daniele Barbieri" <pkdick at fastmail.it>
- Date: Fri, 13 May 2005 17:40:46 +0200
Subject: Il cantiere delle donne in nero sulla pma: una posizione da discutere insieme fra donne Documento sulla PMA Consapevoli di essere cittadine di un paese in guerra e consapevoli del valore di un pensiero e di una pratica sociale e politica che dichiarino la guerra, "guerreggiata" o "silenziosa" fuori dalla storia, noi Donne in Nero ci opponiamo alla Legge 40/2004 sulla PMA, perché rappresenta un'altra buia pagina di storia scritta in Parlamento sui corpi delle donne. Trovarci insieme, oggi, impegnate ad obiettare contro questa legge significa rivendicare la legittimità e l'elaborazione storica di un pensiero femminista autorevole su un mondo che ha permeato la nostra società, trasformandola anche profondamente (vedi legge 194). La legge sulla Procreazione Medicalmente Assistita rappresenta l'ennesimo attacco alla libertà dalle donne, attenta alla laicità dello Stato, minaccia paurosamente i diritti fondamentali e pone le basi per riaprire un pesante conflitto giuridico con la Legge 194. La legge sulla PMA è affermazione dello stato etico contro lo stato laico, elimina il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, esclude le persone portatrici di alcune malattie a soddisfare il proprio desiderio di maternità o paternità, impedisce la ricerca sulle cellule staminali e la fecondazione eterologa. Ancora una volta la cultura patriarcale, naturalmente dominante in una classe politica che attua politiche di guerra, nonché l'ingerenza delle gerarchie vaticane, ha dichiarato il suo antico ma sempre attuale scopo: controllare i corpi delle donne, demolire l'impianto della legge sull'aborto e travolgere una cultura giuridica costruita dalle donne in nome dell'autodeterminazione. Così come in guerra, con la legge sulla PMA il corpo delle donne diventa bottino politico. Occorre abrogare questa legge, smascherare il suo impianto, resistere con la pratica politica altra delle donne. Votare SI, uomini e donne, ai quattro referendum il 12 e il 13 giugno è un primo, necessario passo. 1.. SI per consentire nuove cure mediche e per abrogare il divieto di effettuare ricerche scientifiche sull'embrione; 2 SI per la tutela della salute della donna e per abrogare l'obbligo di creare in vitro non più di tre embrioni e l'obbligo di trasferirli, sani o malati che siano, con un unico e contemporaneo impianto nell'utero materno; 3.. SI per l'autodeterminazione e la libertà di scelta e per abrogare l'affermazione che i diritti dell'embrione vengono considerati equivalenti a quelli delle persone già nate; 4.. SI per la fecondazione eterologa e per abrogarne il divieto previsto dalla legge. Donne in nero Doriana Goracci i Care "Donne in nero" dell'Aquila, care tutte, ho inviato in rete già da un po' di giorni il testo da voi eleborato sulla PMA. In assenza di osservazioni e ritenendo utile cominciare a farlo circolare, invio alcune mie proposte di modifica, sperando con ciò di stimolare tra noi pareri in merito. Ho inserito tra le note alcune motivazioni delle modifiche che propongo ma in sintesi mi sembra che il comunicato, molto puntuale nell'esposizione di tutto ciò che non va e delle conseguenze negative che ne derivano si caratterizza invece in modo forse non sufficiente come pensiero di donne impegnate nella costruzione di una politica di pace . Riporterei poi i 4 quesiti referendari non dandone per scontata la conoscenza anche tra noi.. Io stessa, pur conoscendone il contenuto ho dovuto fare, lo ammetto, una ricerca per 4 SI ancor più consapevoli. Le modifiche sono in blu, le omissioni in verde e di seguito il testo pulito così come lo propongo. Nadia Documento sulla PMA Consapevoli di essere cittadine di un paese in guerra e consapevoli del valore di un pensiero e di una pratica sociale e politica che dichiarino la guerra, “guerreggiata” o “silenziosa” fuori dalla storia, noi Donne in Nero ci opponiamo alla Legge 40/2004 sulla PMA, che rappresenta un’altra buia (orribile) pagina di storia scritta in Parlamento sui corpi delle donne. Trovarci insieme, oggi, impegnate ad obiettare contro questa legge significa rivendicare la legittimità e l’elaborazione storica di un pensiero femminista autorevole su un mondo che ha permeato la nostra società, trasformandola anche profondamente (vedi legge 194). La legge sulla Procreazione Medicalmente Assistita rappresenta l’ennesimo attacco alla libertà dalle donne, attenta alla laicità dello Stato, minaccia paurosamente i diritti fondamentali e pone le basi per riaprire un pesante conflitto giuridico con la Legge 194. La legge sulla PMA è affermazione dello stato etico contro lo stato laico, elimina il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, esclude le persone portatrici di alcune malattie a soddisfare il proprio desiderio di maternità o paternità, impedisce la ricerca sulle cellule staminali e la fecondazione eterologa. Ancora una volta la cultura patriarcale, naturalmente dominante (di stampo patriarcale) in una classe politica che attua politiche di guerra, (della classe politica), nonché l'ingerenza delle gerarchie vaticane, ha dichiarato il suo antico ma sempre attuale scopo: controllare i corpi delle donne, demolire l’impianto della legge sull’aborto e travolgere una cultura giuridica costruita dalle donne in nome dell’autodeterminazione. Così come in guerra, con la legge sulla PMA il corpo delle donne diventa bottino politico. (Questa legge : è sufficiente la lettura dell’art. 1 che, riconoscendo i diritti al concepito, pone sullo stesso piano la donna ed una cellula fecondata in provetta. Questo articolo contrasta apertamente con quanto disciplinato dall’art.1 del Codice Civile che riconosce la capacità giuridica, quindi la titolarità dei diritti, al momento della nascita; se invece sarà il concepito ad essere titolare di diritti, ricorrere all’aborto sarà un reato.) tutto questo pezzo lo eliminerei in quanto va molto nello specifico ma per questo c'è già un'ampia documentazione. Occorre abrogare questa legge, smascherare il suo impianto, resistere con la pratica politica altra delle donne. Votare SI, uomini e donne, ai quattro referendum il 12 e il 13 giugno è un primo, necessario passo. (ma non potrà essere l’unico.) anche questo toglierei (Le donne sono chiamate a disobbedire a questa legge, ad agire perché i diritti acquisiti non siano calpestati. Per la riaffermazione della laicità, per impedire questa deriva oscurantista è necessaria la pratica politica altra delle donne: nessun altro mondo sarà possibile se i corpi delle donne continueranno ad essere terreno di decisioni adottate dagli uomini.) anche questo pezzo toglierei avendo già ripreso la "politica altra delle donne" mentre riporterei 4 quesiti referendari. ecco come verrebbe il testo. Aspetto pareri dalla rete, soprattutto dalle din Aquila, per metterlo sul sito che dalla prossima settimana sarà attivo, speriamo! Scrivere p.f. a: doriana at inventati.org Documento sulla PMA Consapevoli di essere cittadine di un paese in guerra e consapevoli del valore di un pensiero e di una pratica sociale e politica che dichiarino la guerra, “guerreggiata” o “silenziosa” fuori dalla storia, noi Donne in Nero ci opponiamo alla Legge 40/2004 sulla PMA, perché rappresenta un’altra buia pagina di storia scritta in Parlamento sui corpi delle donne. Trovarci insieme, oggi, impegnate ad obiettare contro questa legge significa rivendicare la legittimità e l’elaborazione storica di un pensiero femminista autorevole su un mondo che ha permeato la nostra società, trasformandola anche profondamente (vedi legge 194). La legge sulla Procreazione Medicalmente Assistita rappresenta l’ennesimo attacco alla libertà dalle donne, attenta alla laicità dello Stato, minaccia paurosamente i diritti fondamentali e pone le basi per riaprire un pesante conflitto giuridico con la Legge 194. La legge sulla PMA è affermazione dello stato etico contro lo stato laico, elimina il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, esclude le persone portatrici di alcune malattie a soddisfare il proprio desiderio di maternità o paternità, impedisce la ricerca sulle cellule staminali e la fecondazione eterologa. Ancora una volta la cultura patriarcale, naturalmente dominante in una classe politica che attua politiche di guerra, nonché l'ingerenza delle gerarchie vaticane, ha dichiarato il suo antico ma sempre attuale scopo: controllare i corpi delle donne, demolire l’impianto della legge sull’aborto e travolgere una cultura giuridica costruita dalle donne in nome dell’autodeterminazione. Così come in guerra, con la legge sulla PMA il corpo delle donne diventa bottino politico. Occorre abrogare questa legge, smascherare il suo impianto, resistere con la pratica politica altra delle donne. Votare SI, uomini e donne, ai quattro referendum il 12 e il 13 giugno è un primo, necessario passo. 1. SI per consentire nuove cure mediche e per abrogare il divieto di effettuare ricerche scientifiche sull'embrione; 2. SI per la tutela della salute della donna e per abrogare l'obbligo di creare in vitro non più di tre embrioni e l'obbligo di trasferirli, sani o malati che siano, con un unico e contemporaneo impianto nell'utero materno; 3. SI per l'autodeterminazione e la libertà di scelta e per abrogare l'affermazione che i diritti dell'embrione vengono considerati equivalenti a quelli delle persone già nate; 4. SI per la fecondazione eterologa e per abrogarne il divieto previsto dalla legge.
- Prev by Date: ITALIAN PATRIOT ACT ITALIAN PATRIOT ACT
- Next by Date: evaluna presenta Il ritmo dietro la voce: "il ritmo e il metro" a cura di Sandra Evangelisti il seminario s i terrà mercoledì 26 maggio '05 dalle h. 16.00 alle h. 18.00
- Previous by thread: ITALIAN PATRIOT ACT ITALIAN PATRIOT ACT
- Next by thread: evaluna presenta Il ritmo dietro la voce: "il ritmo e il metro" a cura di Sandra Evangelisti il seminario s i terrà mercoledì 26 maggio '05 dalle h. 16.00 alle h. 18.00
- Indice: