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Appello di Amnesty per il disastro di Bhopal
- Subject: Appello di Amnesty per il disastro di Bhopal
- From: Fabrizio <fabrym78 at tiscali.it>
- Date: Sat, 07 May 2005 12:22:06 +0200
A distanza di vent'anni dal piu' grande disastro nella storia dell'industria chimica che causo' 20.000 vittime, 120.000 con danni permanenti alla salute e una forte contaminazione dell'intera zona, ancora non e' stata fatta giustizia. Sottoscrivi l'appello di Amnesty International: www.amnestycagliari.it/bhopal.php NUVOLE D'INGIUSTIZIA Il disastro di Bhopal 20 anni dopo La notte tra il 2 e il 3 dicembre del 1984 la popolazione di Bhopal (India) si sveglio' tossendo, ignara che una nube con oltre 35 tonnellate di gas tossici proveniente dalla fabbrica di pesticidi dell'UCC (Union Carbide Corporation) si stesse espandendo nell'atmosfera. Di li' a tre giorni morirono tra le 7.000 e le 10.000 persone, per lo piu' portate via e seppellite in fosse comuni; il tragico bilancio e' salito poi a 20.000 vittime mentre altri 120.000 abitanti hanno subito danni permanenti alla salute. Ancora oggi, dopo 20 anni, la gente continua ad ammalarsi. La popolazione e' stata abbandonata. Niente venne fatto allora per prevenire l'incidente e dare informazioni sugli effetti della sostanza tossica (che la UCC ha continuato a sostenere essere innocua), niente e' stato fatto in seguito per bonificare il sito e risarcire le vittime. L'UCC si e' rifiutata di comparire in tribunale e ha cercato di scaricare la colpa sulla Ucil, sua filiale locale; il governo indiano ha accettato un modesto compromesso finanziario esonerando l'UCC da ogni responsabilita' legale. I danni alla salute causati dal gas vanno da problemi respiratori, neurologici e ginecologici fino all'indebolimento del sistema immunitario e al cancro. Le famiglie sono state decimate e anche chi e' sopravvissuto spesso non puo' lavorare per problemi di salute e ha difficolta' a mantenersi e pagare i medicinali. Gli animali sono morti, l'acqua e' ancora infetta, il sostegno medico e' inadeguato e la situazione economica disastrosa. Gli attivisti che hanno tentato di rivendicare il proprio diritto alla vita e alla salute, manifestando e chiedendo giustizia, sono stati caricati dalla polizia, molti di loro feriti e molti altri arrestati. Amnesty chiede che il governo, le autorita' locali, l'UCC e la Dow Chemical (compagnia che si e' fusa con l'UCC nel 2001) si assumano le proprie responsabilita', bonifichino il sito e risarciscano in modo adeguato le vittime.
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