Santa Sede all'Onu: contrari a deterrenza nucleare perchè incoraggia la creazione di nuove Armi Nucleari.
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- From: "Loredana Morandi" <loredana.morandi at tiscali.it>
- Date: Fri, 6 May 2005 18:38:37 +0200
Qual'e' lo stato che detiene il maggior numero di armi nucleari? chi agisce nel mondo sull'equilibrio del terrore e della guerra preventiva? a chi si riferisce il vaticano? leggere tutto. L.M.
santa
sede all'o.n.u. trattato non proliferazione nucleare CITTA'
DEL VATICANO, 5 MAG.
2005 (VIS). L'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa
Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto il 4 maggio
scorso a New York, alla Settima Conferenza di Revisione degli Stati aderenti al
Trattato di Non-Proliferazione delle Armi Nucleari, che impegna tutti gli Stati
aderenti a rispettare integralmente i dettami enunciati dal Trattato. La Santa Sede, uno dei 188 Stati
firmatari, aderì al Trattato nel 1971 - ha ricordato l'Arcivescovo Migliore -
"con la convinzione che fosse un passo importante per l'attuazione di un
processo di disarmo generale e totale sotto l'effettivo controllo
internazionale, possibile solo nell'osservanza del Trattato sia nei particolari
che nella sua globalità". Negli anni "il Trattato è divenuto pietra angolare
nell'ambito della sicurezza globale poiché ha contribuito a rallentare la corsa
agli armamenti". All'epoca in cui il Trattato entrò in
vigore, nel 1970, si verificarono
"nello stesso tempo profondi mutamenti sociali e geopolitici. Cominciò ad
emergere una consapevolezza della stretta correlazione e interdipendenza fra la
sicurezza nazionale ed internazionale, mentre sorgevano nuove sfide, come il
terrorismo transnazionale e la diffusione illegale di materiali per la creazione
di armi di distruzione di massa". "Poiché il Trattato" - ha affermato
l'Arcivescovo Migliore - "è l'unico strumento legale multilaterale attualmente
disponibile, volto a far sorgere un mondo libero dagli armamenti nucleari, non
si deve permettere che la sua efficacia si indebolisca. L'umanità merita la
piena cooperazione di tutti gli Stati per la soluzione di questo serio
problema". L'Osservatore Permanente della Santa Sede ha ribadito che "occorre
rafforzare l'aspetto di non-proliferazione del Trattato" ed "occorre anche
rispettare i provvedimenti di disarmo nucleare". "Il tempo della ricerca dello
'equilibrio del terrore' è passato" - ha detto il Nunzio - "è ora il momento di
riesaminare l'intera strategia della deterrenza nucleare. (...) La Santa Sede
non ha mai approvato la deterrenza nucleare come provvedimento a carattere
permanente, né la approva nel momento attuale quando è evidente che essa
incoraggia la creazione di nuove armi nucleari, ostacolando un autentico disarmo
nucleare". L'Arcivescovo Migliore ha concluso il suo intervento sottolineando
che "dobbiamo sempre ricordare che l'uso delle armi non deve produrre mali e
problemi più gravi del male che vogliono eliminare". DELSS/ARMI NUCLEARI/ONU:MIGLIORE VIS 050506
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