BOLOGNA - E' stata presentata oggi a Palazzo d'Accursio
l'iniziativa "Il Tibet a Bologna. Diritti umani, Pace,
Cultura": un programma ricco di eventi culturali e incontri che
si svolgeranno a Bologna, con la presenza di monaci tibetani, da
domani, giovedì 5 fino al 15 maggio 2005.
L'obiettivo principale è raccogliere fondi per il monastero di Gaden
Jangtse (Mundgod, India del sud) che attualmente ospita 2000 monaci -della
tradizione Gheluppa, cui appartiene il Dalai Lama- e dove trovano
accoglienza 500 bambini esuli dal Tibet. Per l’occasione si
terranno numerose iniziative di promozione e informazione sulla cultura
tibetana e le condizioni di vita in Tibet sotto la dominazione cinese e
sarà realizzato il Mandala della Pace. Si svolgeranno inoltre conferenze
sui diritti umani in Tibet, incontri con la delegazione di monaci
tibetani, cene tibetane, e spettacoli di musica e danza tibetana. Un ricco
calendario di eventi che ha incontrato il sostegno e l’impegno di
importanti organizzazioni sociali e culturali di Bologna per creare
partecipazione e coinvolgimento presso la cittadinanza a favore della
difesa dei diritti umani in Tibet.
L'evento di maggior rilievo, al quale è ispirato l'intero programma "Il
Tibet a Bologna" è la realizzazione del Mandala della
Pace, che avrà inizio domani, giovedì 5
maggio, alle ore 10, nel Voltone del Podesta di
Palazzo Re Enzo e resterà visibile fino al 12 maggio. Il Mandala è nella
tradizione religiosa dell'India la rappresentazione della pace universale:
un cerchio disegnato nel terreno in cui è iscritto un quadrato che lo
divide in sezioni regolari (i monaci buddisti considerano esperienza di
meditazione riempire le diverse sezioni del mandala con polveri
cromate). Nel pomeriggio, alle ore 15.30, nell'Aula
Prodi di San Giovanni in Monte, si terrà il primo appuntamento culturale:
conferenza sul tema "I diritti umani in Tibet sotto la denominazione
cinese".
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