Appello



Comunico di seguito l'appello da me sottoscritto. Di seguito la lettera e
gli indirizzi usati. Vi prego di inoltrare il testo, diffonderlo e mandare
mail.
Doriana

 -------------------------- Messaggio originale
--------------------------- Oggetto: Appello
Da:      doriana at inventati.org
Data:    Mer, 30 Marzo 2005 2:02 pm
A:       redazione.web at governo.it
         redazionetecnica at mininterno.it
Cc:      ambasciata.tripoli at esteri.it
--------------------------------------------------------------------------


Roma 30 marzo 2005

Alla cortese attenzione degli onorevoli

Silvio Berlusconi
Presidente del Consiglio dei Ministri
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Palazzo Chigi
Piazza Colonna, 370
00187 Roma
Fax: 06 67793543
Email: redazione.web at governo.it

Giuseppe Pisanu
Ministro dell'Interno
Ministero dell'Interno
Palazzo Viminale
Via Agostino Depretis, 7
00184 Roma
Fax: 06 46549815
Email: redazionetecnica at mininterno.it


Egregio Presidente Berlusconi, Egregio Ministro Pisanu,

Vi scrivo per esprimere la mia preoccupazione circa le notizie di
deportazioni verso la Libia di un gran numero di cittadini stranieri
appena giunti a Lampedusa e circa il fatto che all'UNHCR sia stato negato
l'accesso al centro di Lampedusa in cui sono trattenuti coloro che sono a
rischio di deportazione.

Mi permetto di ricordarVi l'obbligo dell'Italia ad ammettere sul proprio
territorio i richiedenti asilo e i rifugiati senza discriminazioni e il
divieto di espulsioni collettive di cittadini stranieri contenuto nel
Protocollo n. 4 della Convenzione europea dei diritti umani e delle
libertà fondamentali. Vi ricordo, inoltre, il fatto che il ritorno forzato
di qualsiasi persona verso un paese ove essa potrebbe essere a rischio di
gravi violazioni dei diritti umani costituirebbe una violazione degli
obblighi internazionali dell'Italia, in particolare della Convenzione di
Ginevra sullo status di rifugiato, della Convenzione europea dei diritti
umani, della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e del Patto
internazionale sui diritti civili e politici.

Vi chiedo con urgenza che le deportazioni in corso da Lampedusa vengano
bloccate e che all'UNHCR venga dato immediato accesso a tutte le persone a
rischio di deportazione, affinché questo organismo eserciti il proprio
mandato di protezione.

Vi chiedo, inoltre, che tutti i richiedenti asilo abbiano accesso a una
equa e soddisfacente procedura di asilo, incluso l'accesso a un'adeguata
assistenza legale e a un interprete competente, e che essi non vengano
deportati senza che sia operato un esame individuale e accurato della loro
domanda di asilo, garantendo l'effetto sospensivo del ricorso a un
eventuale diniego.

Vi ricordo, infine, la Raccomandazione CommDH (01) 1 del Commissario per i
diritti umani del Consiglio d'Europa (concernente i diritti dei cittadini
stranieri che intendono entrare in uno Stato del Consiglio d'Europa e
l'attuazione di ordini di espulsione) la quale afferma che, laddove
un'espulsione forzata sia inevitabile, essa deve essere effettuata con
totale trasparenza al fine di assicurare che i diritti umani fondamentali
vengano rispettati in tutte le fasi.

Nel ringraziarVi per l'attenzione, Vi invio i miei cordiali saluti.


Doriana Goracci





Carissimi,
vi chiedo di sostenere quest'azione urgente lanciata da Amnesty
International
in merito alla recenti deportazioni da Lampedusa.
Dal 13 marzo 2005 oltre 1.000 persone di diverse nazionalità sono sbarcate
sull'isola siciliana, arrivate probabilmente dalla Libia. Il 17 marzo, 180
persone sono state prelevate dal Centro di Lampedusa e
inviate a Tripoli, in Libia, scortate dalla polizia italiana. Sembra che
siano imminenti ulteriori deportazioni.
Amnesty International teme che alle persone che abbiano necessità di
protezione internazionale non venga assicurato l'accesso alle procedure di
richiesta d'asilo e alle informazioni sui loro diritti fondamentali di
richiedenti asilo. Coloro che sono stati inviati in Libia, sia cittadini
libici o sia di altra nazionalità, potrebbero trovarsi a rischio di
detenzione arbitraria, o di detenzione sulla base di accuse che includono
effettivi o presunti ingresso e uscita illegali dalla Libia, e di
maltrattamento in detenzione.

Il 15 marzo, l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti dei
rifugiati (UNCHR/ACNUR) ha richiesto di accedere al centro di Lampedusa per
esercitare il proprio mandato al fine di garantire che i rifugiati avessero
la necessaria protezione, ma la risposta è stata negativa: nessuna
organizzazione non governativa specializzata sui diritti umani dei rifugiati
e dei richiedenti asilo è stata autorizzata ad entrare.
Tuttavia, negli ultimi giorni, funzionari della Libia, che non è Stato parte
della Convenzione delle Nazioni Unite sui rifugiati, si sono recati a
Lampedusa, e si crede siano entrati nel Centro. Questo fatto rappresenta
un'ulteriore preoccupazione per l'incolumità dei richiedenti asilo qualora
fossero inviati in Libia.

Trovate a seguire un appello da firmare e inviare via email o fax al
Presidente del Consiglio Berlusconi e al Ministro dell'Interno Pisanu. Se
potete, inviate copia dell'appello all'ambasciata italiana in Libia:
Ambasciata d'Italia a Tripoli
Amb. Francesco Paolo Trupiano
Indirizzo: Shara Uahran, 1 - Tripoli
Fax: 0021821 3331673
Email: ambasciata.tripoli at esteri.it

Vi prego anche di segnalarmi l'eventuale vostro invio di lettere così da
poter avere un'idea di massima delle mail/fax partiti. L'azione è
PARTICOLARMENTE URGENTE, vi prego quindi di inviare lappello il prima
possibile.

Grazie per il sostegno e un abbraccio
Isabella


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Luogo, data

Alla cortese attenzione degli onorevoli

Silvio Berlusconi
Presidente del Consiglio dei Ministri
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Palazzo Chigi
Piazza Colonna, 370
00187 Roma
Fax: 06 67793543
Email: redazione.web at governo.it

Giuseppe Pisanu
Ministro dell'Interno
Ministero dell'Interno
Palazzo Viminale
Via Agostino Depretis, 7
00184 Roma
Fax: 06 46549815
Email: redazionetecnica at mininterno.it


Egregio Presidente Berlusconi, Egregio Ministro Pisanu,

Vi scrivo per esprimere la mia preoccupazione circa le notizie di
deportazioni verso la Libia di un gran numero di cittadini stranieri
appena giunti a Lampedusa e circa il fatto che all'UNHCR sia stato negato
l'accesso al centro di Lampedusa in cui sono trattenuti coloro che sono a
rischio di deportazione.

Mi permetto di ricordarVi l'obbligo dell'Italia ad ammettere sul proprio
territorio i richiedenti asilo e i rifugiati senza discriminazioni e il
divieto di espulsioni collettive di cittadini stranieri contenuto nel
Protocollo n. 4 della Convenzione europea dei diritti umani e delle
libertà fondamentali. Vi ricordo, inoltre, il fatto che il ritorno forzato
di qualsiasi persona verso un paese ove essa potrebbe essere a rischio di
gravi violazioni dei diritti umani costituirebbe una violazione degli
obblighi internazionali dell'Italia, in particolare della Convenzione di
Ginevra sullo status di rifugiato, della Convenzione europea dei diritti
umani, della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e del Patto
internazionale sui diritti civili e politici.

Vi chiedo con urgenza che le deportazioni in corso da Lampedusa vengano
bloccate e che all'UNHCR venga dato immediato accesso a tutte le persone a
rischio di deportazione, affinché questo organismo eserciti il proprio
mandato di protezione.

Vi chiedo, inoltre, che tutti i richiedenti asilo abbiano accesso a una
equa e soddisfacente procedura di asilo, incluso l'accesso a un'adeguata
assistenza legale e a un interprete competente, e che essi non vengano
deportati senza che sia operato un esame individuale e accurato della loro
domanda di asilo, garantendo l'effetto sospensivo del ricorso a un
eventuale diniego.

Vi ricordo, infine, la Raccomandazione CommDH (01) 1 del Commissario per i
diritti umani del Consiglio d'Europa (concernente i diritti dei cittadini
stranieri che intendono entrare in uno Stato del Consiglio d'Europa e
l'attuazione di ordini di espulsione) la quale afferma che, laddove
un'espulsione forzata sia inevitabile, essa deve essere effettuata con
totale trasparenza al fine di assicurare che i diritti umani fondamentali
vengano rispettati in tutte le fasi.

Nel ringraziarVi per l'attenzione, Vi invio i miei cordiali saluti,


nome                                                       indirizzo
firma


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