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[cultura] Preoccupazione per l’iniziativa militare patrocinata dall’UNESCO e dall'Università di Udine
- Subject: [cultura] Preoccupazione per l’iniziativa militare patrocinata dall’UNESCO e dall'Università di Udine
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.org>
- Date: Mon, 2 Jun 2025 22:40:40 +0200
Apprendiamo con sconcerto che il prossimo 5 giugno, presso il CISM (Centro Internazionale di Scienze Meccaniche) di Udine, si svolgerà una conferenza dai contorni preoccupanti.
Espresso di Resilienza
Sotto l’apparente neutralità scientifica del titolo, che richiama i “principi meccanici della resilienza”, l’evento assume in realtà connotazioni fortemente militari, trattando esplicitamente dell’operare “in ambienti non permissivi” e della possibilità di agire “in chiave anticipatoria”.
Esprimiamo forti perplessità per il patrocinio concesso a tale iniziativa sia dall’Università di Udine, luogo che dovrebbe promuovere cultura, sapere critico e confronto pluralistico, sia dall’UNESCO, organizzazione internazionale che per mandato promuove l’educazione alla pace, alla cooperazione tra i popoli e al ripudio della violenza.
Il concetto di "ambiente non permissivo" appartiene al lessico militare operativo e non è affatto neutro: nella prassi è utilizzato per descrivere scenari di ingerenza, dove si pianificano interventi in territori altrui, definiti ostili o resistenti alla presenza militare. Non si tratta, quindi, di autodifesa o resilienza sociale, ma di strategie di penetrazione militare in contesti complessi, spesso al di fuori del diritto internazionale.
Ancor più inquietante è il riferimento a una “azione anticipatoria”. Questa espressione, se non chiaramente delimitata in senso difensivo, può evocare scenari di attacco preventivo, legittimando azioni belliche prima ancora che si verifichi una minaccia reale e concreta. Alla luce del fragile equilibrio internazionale, queste formulazioni non sono solo teoriche: possono preludere a operazioni che si profilano come interventi diretti nei conflitti in corso, come quello in Ucraina.
Chiediamo che l’Università di Udine e l’UNESCO rivedano il proprio patrocinio a questa iniziativa, la cui natura appare in contrasto con i principi a cui l'Università e l'UNESCO si richiamano.
L'Università di Udine fa parte della Rete delle Università per la Pace.
L'Unesco durante la sua 42ma Conferenza Generale nel 2023, ha approvato la nuova Raccomandazione sull’educazione alla pace e ai diritti umani, alla comprensione internazionale, alla cooperazione, alle libertà fondamentali, alla cittadinanza globale e allo sviluppo sostenibile.
Tutto questo impegno per la pace dell'Università e dell'UNESCO stride profondamente con l'iniziativa in questione, che sarà tenuta da un generale e da un colonnello su questioni militari.
Invitiamo tutti a riflettere criticamente sul significato di simili eventi e a chiedersi se davvero la resilienza vada intesa come capacità di intervento armato in scenari bellici.
La resilienza vera è quella dei popoli che cercano la pace, non quella delle truppe che anticipano lo scontro.
Prof. Alessandro Marescotti
Presidente PeaceLink
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