[cultura] Rompiamo il silenzio con la Scuola per la Pace, iniziative a Torino e in Piemonte
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- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.org>
- Date: Mon, 2 Jun 2025 11:16:22 +0200
Rompiamo il silenzio: la Scuola per la Pace Torino e Piemonte si mobilita per Gaza
Report dell’assemblea del 28 maggio 2025
L’assemblea pubblica promossa dalla Scuola per la Pace Torino e Piemonte, intitolata Rompiamo il silenzio della scuola su Gaza, si è svolta il 28 maggio con una partecipazione significativa di docenti, studenti e genitori. È stato un momento intenso, “catartico”, come lo ha definito una partecipante, in cui si è espresso il bisogno urgente di prendere parola, dopo 600 giorni di silenzio, e di agire per la Palestina.
L’incontro ha dato vita a un’ondata di proposte e nuove adesioni. Sono stati inseriti nella mailing list molti nuovi insegnanti e si sta costituendo un comitato organizzatore per coordinare le attività future.
Un appello forte: fermare il genocidio, rompere le complicità
L’assemblea ha condiviso una presa di posizione chiara: il genocidio in Palestina va fermato, i responsabili vanno nominati – Netanyahu e i suoi ministri sono stati definiti criminali di guerra – e va interrotta ogni relazione diplomatica, politica ed economica con lo Stato di Israele. Verrà quindi lanciato un appello pubblico rivolto a forze politiche, sindacati, associazioni e al governo italiano, per il quale si raccoglieranno firme nei prossimi giorni.
Gaza Now: dalle firme ai Collegi docenti
È stato inoltre deciso di consegnare all’Ufficio Scolastico Regionale (USR) le firme raccolte sul documento “Gaza Now” – già molto diffuso nelle scuole – chiedendo che vengano trasmesse al governo e pubblicate sui social. Si invitano quindi tutte le scuole a inviare gli elenchi dei firmatari, preferibilmente in formato Word.
L’iniziativa Gaza Now sarà anche proposta ai Collegi docenti di fine anno, accompagnata da una mozione che impegni le scuole a organizzare, nel prossimo anno scolastico, attività sulla cultura palestinese, colpita da un vero e proprio scolasticidio: la distruzione di scuole, musei, archivi, biblioteche.
Tra le idee emerse: l’organizzazione di una Settimana della cultura palestinese nelle scuole piemontesi.
Le piazze della solidarietà
Tra le prossime azioni concrete:
5 giugno: Camminata delle scuole per la Palestina, con partenza da piazza Castello alle 17 e arrivo al Parco del Valentino, promossa sull’esempio dell’IC Gino Strada. Sarà un momento di visibilità pubblica per studenti, genitori e insegnanti. Volantino e locandina verranno diffusi a breve.
4 giugno alle 14:30: presidio davanti all’USR Piemonte, in difesa della scuola pubblica e democratica. La SPP vi parteciperà, per denunciare il clima autoritario che ha impedito finora un vero dibattito sulla Palestina nelle scuole.
Giovani in acampada: poesia e resistenza
L’assemblea ha ascoltato anche il contributo di Andrea, giovane della Scuola Holden, tra gli organizzatori della “acampada” Piazza Palestina. Questa forma di presidio creativo – con poesie, canti, dialoghi – si è spostata da piazza Castello a piazza San Carlo, e punta a diffondersi in altre piazze della città.
Contro il militarismo: un altro 2 giugno
In un contesto europeo segnato dal riarmo e dalla penetrazione militare nelle scuole, si è sottolineata l’importanza di contestare la Festa della Repubblica come festa delle forze armate. Per questo, la SPP aderisce alla manifestazione del 2 giugno “dei Senzapatria”, convocata dal Coordinamento contro la guerra e chi la arma. Appuntamento alle ore 16 in via Garibaldi, angolo piazza Castello (in caso di pioggia in piazza Palazzo di Città).
Prossime date da segnare
21 giugno: manifestazione nazionale a Roma “Stop ReArm Europe”, contro guerra, riarmo e autoritarismo. Sono previste iniziative anche a Torino, Potere al Popolo e USB.
27 giugno: evento di raccolta fondi per Gaza e la Palestina. Si sta costituendo un gruppo organizzatore; intanto, l’assemblea ha raccolto 140 euro grazie alla vendita di braccialetti con i colori della pace e della bandiera palestinese. La somma si aggiunge ai 4.500 euro già raccolti nelle scorse settimane.
Studenti e docenti insieme
Molto apprezzata la convergenza tra studenti e insegnanti: è emersa la proposta di convocare, a settembre, una nuova assemblea congiunta per dare continuità al percorso. Si è ribadita la centralità della questione coloniale in Palestina, che apre piste importanti anche sul piano didattico.
Infine, è emersa la proposta – ancora tutta da costruire – di uno sciopero generale per la Palestina, da concordare con i sindacati. Un’idea che richiede tempo, alleanze e pazienza, ma che è stata accolta con interesse.
Chi volesse aggiungere notizie o osservazioni, può scrivere direttamente a Scuola per la Pace <lascuolaperlapace at gmail.com>
Scuola per la Pace lancia un appello: “Ci vediamo in piazza, il 4 e il 5 giugno. Per non essere complici. Per non restare in silenzio. Per un’educazione che coltivi giustizia, libertà e solidarietà”.