"Vedo di fronte a me un mondo doloroso e sempre più squallido". A cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini



Ricordo certi colloqui con Pier Paolo Pasolini e soprattutto una frase: «Vedo di fronte a me un mondo doloroso e sempre più squallido. Non ho sogni, quindi non mi disegno neppure una visione futura». Nelle sue parole c'erano innocenza e bisogno di verità. Non temeva la vecchiaia né aveva più paura della morte: «Ne ho avuta molta a vent'anni. Ma era giusto perché allora, attorno a me, venivano uccisi dei giovani, venivano trucidati. Adesso non l'ho più. Vivo un giorno per l'altro, senza quei miraggi che sono alibi. La parola speranza è completamente cancellata dal mio vocabolario». 
Enzo Biagi https://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettacoli/2006/10_Ottobre/10/biagi.html

Nel 1971, pochi anni prima della sua morte, Pier Paolo Pasolini prese parte alla trasmissione “III B: facciamo l’appello” in cui venne invitato e messo a confronto con i suoi vecchi compagni di classe e professori. In quell’occasione Enzo Biagi, presentatore del programma, condusse un’intervista che rimase storica per i contenuti e per le parole profetiche sulla censura nella televisione italiana. Quella puntata, finché Pasolini rimase in vita, venne censurata e mai mandata in onda, relegata agli archivi Rai per circa quattro anni.
Fonte: https://imalpensanti.it/2018/10/biagi-intervista-pier-paolo-pasolini/