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Re: R: Del mangiar carne
- Subject: Re: R: Del mangiar carne
- From: Roberta Russo <rss.rbrt at gmail.com>
- Date: Fri, 20 Jan 2012 16:12:34 +0100
E poi dicono che i vegetariani diventano naturalmente meno aggressivi. Io ho deciso di non mangiare più carne ai tempi degli omogeneizzati e tra forzature e non l'ho portato avanti per molto tempo assieme ai problemi di peso, l'ultima volta che ripresi diventai praticamente anemica e non mi reggevo sulle gambe e decisi di ricominciare a mangiare carne definitivamente perchè il mio corpo richiedeva quel tipo di nutrienti. Mi ritengo un'animalista, non sfegatata, ma faccio del mio meglio e credo che il punto non sia mangiare carne o meno. L'uomo - in generale - nasce come onnivoro, ma la sua specifica evoluzione alimentare dalle origini è stata legata ai gruppi sanguigni ...e sarà facile notare che chi trae un beneficio immediato dal divenire vegetariano/vegano è spesso chi è legato ad un gruppo A, il B ci si abitua col tempo, mentre il gruppo 0 ne risente (e questo dev'essere affiancato certamente a molti altri fattori sulla qualità quotidiana che ho concesso alla mia vita). Come potete vedere "si vive benissimo senza carne" non è un'affermazione del tutto vera o falsa ma piuttosto di una veridicità non univoca. Io credo che più che privarsene del tutto tutti quanti una vera soluzione possa consistere nell'intervenire sulle modalità di allevamento e di macellazione, ritornare un po' indietro, "decrescere" e boicottare quella grande distribuzione che ci fa arrivare la carne nel piatto utilizzando una filiera degli orrori. Comprare la carne dal piccolo negoziante che ha il terreno là vicino e gli permette prima una vita dignitosa senza lo spettro continuo della macellazione con siringate d'antibiotici e schifezze nella mangiatoia e batterie. E cercare di consumare carne ragionevolmente, nei limiti del bisogno e non lasciarne nel piatto o farla scadere in frigo per vanificare un sacrificio. Mi viene in mente una frase: “Questa gente (Aborigeni) crede che tutto sul pianeta esista per una ragione precisa, uno scopo. Nulla è casuale, privo di senso o sbagliato. Ci sono solo equivoci o misteri non ancora svelati dall’uomo mortale. Lo scopo del regno vegetale è nutrire gli animali e gli uomini, consolidare il terreno, accrescere la bellezza e mantenere l’equilibrio nell’atmosfera. Mi venne detto che le piante e gli alberi cantano silenziosamente per noi umani e che tutto ciò che chiedono in cambio è di cantare per loro. Immediatamente, la mia mente scientifica tradusse questa credenza nello scambio anidride carbonica ossigeno… …Quando sulla strada compariva un serpente, non c'era da dubitare che fosse lì allo scopo di fornirci la cena.” [Tratto da "E VENNE CHIAMATA DUE CUORI..." di Marlo Morgan] Il serpente si dona a loro e loro ringraziano la sua anima. Il 20/01/12, LIVIA BITTI<livia.bitti at gmail.com> ha scritto: > Condivido pienamente il concetto di Giulia. Anche i da circa 20 non mangio > più carne e derivati. Vorrei aggiungere che oltre a rispettare qualsiasi > animale riscaldato dal sole, c'è anche l'altro discorso che l'uomo nel > momento in cui ingerisce carne, si prende tutta lo sofferenza dello stesso > nel momento in cui la sta ingerendo. Che questo non sia percepito subito o > che non se ne prenda coscenza è un altro discorso. Comunque, le scelte > vanno rispettate tutte, sta a noi capire, comprendere e non criminalizzare > o offendere chi compie scelte diverse, anche se non le condividiamo. Va > risottolineato però, che la persona, l'uomo in genere, vive benissimo senza > mangiare carne e derivati. E non si venga a dire delle proteine della > carne, i legumi come le lenticchie ed altri ancora le sostituiscono > benissimo, senza creare cadeverina nell'intestino che lo distrugge. Forse > pacificamente, ognuno di noi dovrebbe, non solo informarsi meglio, ma > sperimentare su se stesso - se lo desidera - ciò che è meglio rispetto ad > un'altra scelta. Grazie per lo scambio di sapere. > > Giorgio De Santis > > ---------- Messaggio inoltrato ---------- > Da: Giorgio Iannone <gioyann at aruba.it> > Date: 19 gennaio 2012 22:37 > Oggetto: Re: R: Del mangiar carne > A: consumocritico at peacelink.it > > > Daniele (e altri che mi chiedevano dove fosse la violenza nelle parole di > chi è anti--carne), vi risponderò con un paio di citazioni prese da questa > mail list: > > > "LA BELVA UMANA..quando é ignorante e spietata!" > > > > "sei un famelico carnivoro, che sei convinto che gli animali siano esseri > inferiori, che ritieni che gli animali non abbiano una sensibilità e che > quindi sia giusto cibarsene senza scrupoli. > credo che più che scrivere su peacelink dovresti scrivere su "ammazziamoli > tutti:" > > > Questi per me sono toni squadristi e poco utili a un confronto civile. > Oltretutto generano sempre centinaia di mail concatenate, nessuno deve > essere obbligato a mettere un filtro o chissàcosa solo perchè in una mail > list invece di informare si lanciano anatemi e insulti verso chi consuma > carne. > > Create un forum e litigate lì, non via mail. > > > Giorgio > > > > Il 19/01/2012 21:44, Daniele ha scritto: > > Mia intenzione era infatti parlarne, ho allentato il giudizio nonostante i > PREgiudizi, piuttosto pesanti verso me e 'quelli come me' (!!!). Senza > parlare dei luoghi comuni. Gente con la verità in mano, che si arrampica > sugli specchi e cade nella comunicazione aggressiva perchè si sente > attaccata, semplicemente perchè ragiona in modo autoreferenziale, per > compiacere il proprio palato pretendendo di far finta di niente. > > E' veramente paradossale farsi dare dei violenti denunciando una catena di > sfruttamento e morte per'altro sforzandosi di mantenere i toni cauti > nonostante le numerose provocazioni. > Giorgio, dov'è la violenza di cui parli? Toni squadristi? Non è che la tua > coscienza non regge davanti ai dati? E' un tuo problema, invece di > offendere, rimani nella tua ignoranza se preferisci. La storia è iniziata > più di qualche secolo fa sai? Approfitta della tua posizione dominante, > mangia carne! > Ma ce ne rendiamo conto? > Almeno la decenza di ammettere le proprie debolezze. Anch'io ho mangiato > carne in passato, mica mi sento migliore degli altri. > Certa gente sembra nata per far perdere la pazienza, poi penso alle > dinamiche del condizionamento e del conformismo, e comprendo che > l'intenzione è solo parziale... > > > > > Il 19/01/2012 20.29, abramo ha scritto: > > o poco tempo per star dietro a questa discussione, son sempre più deluso > da tanti troppi luoghi comuni che ci annebbiano la vista, mi resta solo una > canzone di un grande, se non sbaglio vegano o vegetariano che sia "...le > barricate in piazza le fai per conto della borghesia che crea falsi miti di > progresso..." e più mi guardo in giro e più gli dò ragione. > > vi saluto e chiudo la mia discussione su tal argomento, non credo che > riuscirete ad abolire la carne nel caso mi adeguerò, senza tanti conti sul > apporto di proteine da altre fonti tanto non li facevo prima non li farei > neanche dopo, credo forse di più all'abolizione degli allevamenti intensivi > o le mungiture meccaniche. > > comunque preferisco occupare il mo tempo in altre battaglie tutto qua, che > IO ritengo più importanti per ME!!! cercando di non farmi annebbiare la > vista da tanti troppi borghesi che... chiudo qua augurandovi buona > battaglia a tutti > > > > non fatevi mettere le fette di salame sugl'occhi, (appunto!) > > ----Messaggio originale---- > Da: ventiseidiecizerotre at gmail.com > Data: 19/01/2012 19.38 > A: <consumocritico at peacelink.it> <consumocritico at peacelink.it> > Ogg: Del mangiar carne > > Vorrei intervenire nel dibattito in merito al “mangiar carne” e al > vegetarianismo/veganismo. > > Non mi pare che la “mail della discordia” contenga nulla né di offensivo né > di così terribile: informa su un’iniziativa. Chi non è interessato, la > cancella e punto! > > Si chiama “consumo critico” questa lista? Bene, allora per me vuol dire che > vi ha posto tutto quello che riguarda un approccio intelligente e cosciente > alla dimensione materiale della vita. > > Non capisco perché la gente debba sentirsi urtata da chi denuncia la > situazione degli allevamenti intensivi e più in generale dell’uccisione di > animali per essere cibo: questa è la realtà, non vi si scappa! > > Non si tratta semplicemente di abolire un alimento, ma di comprendere la > catena di violenza che ce lo fa arrivare nel piatto. E di spezzarla. > > Gli allevamenti intensivi sono inaccettabili per varie ragioni (impatto > ambientale, condizione degli animali, aspetto salutista...), ma per me lo è > anche ammazzare un essere vivente senziente. (e non voglio nemmeno > rispondere a chi fa la ‘solita’ obiezione dell’insalata morta!). > > Io non posso fare a meno di chiedere giustizia e rispetto per quegli esseri > viventi che soffrono e muoiono per un’alimentazione, quella carnea, che non > è affatto naturale per l’uomo (non abbiamo né una dentatura né un intestino > da carnivori...), oltre che contraria etica. E a me pare che l’etica possa > essere ritenuta una grande conquista dell’umanità. > > Al signor Enrico, voglio solo dire che vorrei sapere quale bovino vorrebbe > ringraziare l’uomo di essere al mondo... la mucca con la mastite per la > mungitura meccanica? Non credo. Il vitello separato dalla madre fin da > subito, cresciuto anemico tanto che non si regge sulle zampe quando dal suo > minuscolo box individuale viene portato al macello? Neppure. E così via, > nessuno neanche quello allevato libero, ma che finisce comunque al macello, > con un proiettile in testa e appeso ancora semi-vivo ai ganci e squartato. > Detto questo, è ovvio che nessun animale deve all’uomo la propria > esistenza, la deve alla Natura. > > Giulia > > (vegana, antispecista e anche attivista!) >
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