rassegna stampa - Acqua in bocca: vi abbiamo venduto l'acqua



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
-----------------------------------
tratto da "Il Padova" - 20/10/08

Acqua in bocca: vi abbiamo venduto l'acqua.
Mentre nel paese imperversano annose discussioni sul grembiulino a scuola,
sul guinzaglio per il cane e sul flagello dei graffiti, il governo
Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione
dell'acqua pubblica. Il parlamento ha votato l'articolo 23 bis del decreto
legge 112 del ministro Tremonti che afferma che la gestione dei servizi
idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica. Così
il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene
pubblico, ma una merce e, dunque sarà gestita da multinazionali
internazionali (le stesse che già possiedono le acque minerali). Già a
Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di
aumentare le bollette del 300%.
Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes
armati e carabinieri per staccare i contatori.
La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale
provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più
poveri. Lacqua è sacra in ogni paese, cultura e fede del mondo:l'uomo è
fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo
in vendita. L'acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto
fondamentale umano e nessuno può appropriarsene per trarne un illecito
profitto. L'acqua è l'oro bianco per cui si combatteranno le prossime
guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il
governo, preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro
corpo. Acqua in bocca. (di Rosaria Ruffini, docente di teatro allo Iuav).
-------------------------------------------------------

N. B.: se volete essere cancellati da questa lista scrivete a
altragricoltura at altragricolturanordest.it