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rassegna stampa: Alimentazione: Ue, da settembre piu' pesticidi sulla frutta
- Subject: rassegna stampa: Alimentazione: Ue, da settembre piu' pesticidi sulla frutta
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Mon, 1 Sep 2008 09:42:20 +0200
a cura di AltrAgricoltura Nord Est -------------------------------------- tratto da "legambiente.eu" - 28/08/2008 Alimentazione: dal 1 settembre l’Ue aumenterà limiti consentiti per i pesticidi nell’ortofrutta, Legambiente lancia l’allarme e insieme alle altre associazioni del Pesticide Action Network presenta il ricorso alla corte di giustizia europea. Dal primo settembre 2008, i limiti legali massimi ammessi per i pesticidi nei cibi europei subiranno una sostanziosa impennata. Il cambiamento avverrà in ragione dell'entrata in vigore della nuova legislazione comunitaria in materia (regolamento 149/2008) realizzata con l'intento di armonizzare i limiti di tolleranza a livello europeo. Legambiente in “Pesticidi nel Piatto 2008” (scaricabile dal sito www.legambiente.eu) nella primavera scorsa aveva già lanciato l’allarme per la presenza di multiresidui chimici sull’ortofrutta e oggi un'analisi di Greenpeace e della ONG austriaca Global 2000 evidenzia come i limiti per i residui dei pesticidi siano troppo elevati per garantire la sicurezza alimentare. Secondo questo studio pubblicato oggi circa 700 dei limiti massimi di residui di pesticidi legalmente ammessi su frutta e verdura in Europa sono troppo alti. La contaminazione permessa su mele, pere, uva, pomodori e peperoni in particolare è spesso così elevata da poter recare danni acuti e cronici alla salute, particolarmente nei bambini. In 570 casi presi in esame tali limiti stabiliti per frutta e verdura oltrepassano, infatti, la dose acuta di riferimento ammessa dalla stessa EFSA (l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare). Tra i rischi possibili anche quello per la salute a lungo termine, dal momento che 94 dei nuovi limiti ammessi dall'UE superano la dose giornaliera ammissibile e quindi aumenta la possibilità di subire danni cronici come il cancro o disturbi all'apparato riproduttore ed endocrino. “Il criterio seguito dalla Commissione europea è pericolosissimo: si è individuato il paese europeo che aveva il limite più permissivo per ogni pesticida e si è esteso questo alto livello a tutti i paesi membri – ha spiegato Francesco Ferrante, responsabile Agricoltura di Legambiente -. I consumatori europei adesso avranno una ben minore protezione rispetto alla loro quotidiana esposizione alimentare alle migliaia di pesticidi presenti sul mercato. E' una logica inaccettabile: almeno i bambini dovrebbero essere sicuri quando mangiano frutta e verdura e dovrebbero poterne mangiare quanta ne vogliono. L'UE deve rivedere questi limiti immediatamente”. Per questa ragione PAN Europe, Pesticide Action Network Europe, l'organizzazione che raggruppa le associazioni europee a difesa della salute e dell'ambiente contro i pesticidi di cui Legambiente fa parte e la ONG olandese Natuur en Mileiu hanno presentato insieme un ricorso alla Corte di Giustizia Europea. “L'Ue con questa legislazione ha tradito l'impegno di portare i limiti al minimo livello tecnicamente raggiungibile, previsto nel regolamento 369 sui pesticidi del 2005, ed a tutti gli effetti vincolante” –ha commentato Elliott Cannell coordinatore del PAN Europe. “In Italia – ha dichiarato Rina Guadagnini biologa di Legambiente - rimane ancora alta, al 47,4% la percentuale di campioni di frutta contaminati da uno o più residui chimici e molto significativi sono anche i numeri relativi alla presenza di pesticidi nei prodotti elaborati come vino e olio, con una percentuale di 18,3% dei campioni contaminati da uno o più principi attivi. Una normativa efficace e moderna dovrebbe invece considerare la questione del multiresiduo, cioè la presenza contemporanea, anche entro i limiti di legge, di più principi attivi su uno stesso prodotto. Fenomeno non abbastanza studiato e del quale non conosciamo ancora i potenziali effetti sull’organismo umano. E per questo la decisione della UE di aumentare i limiti è francamente allarmante”. -------------------------------------------------------------- N. B.: se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at altragricolturanordest.it
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