rassegna stampa: VIOLENTE PROTESTE CONTRO SYNGENTA IN BRASILE



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Green Planet" - giovedì 25 ottobre 2007
VIOLENTE PROTESTE CONTRO SYNGENTA IN BRASILE.
Due persone hanno perso la vita nel corso di scontri avvenuti tra
manifestanti e agenti di sicurezza in un'azienda agricola del gruppo
agrochimico svizzero nello Stato brasiliano del Paranà.

 Syngenta ha reso noto di voler chiarire le ragioni di questo dramma e i
motivi che hanno spinto il personale di sicurezza a far ricorso alle armi.

Secondo quanto reso noto dalla polizia brasiliana, circa 200 militanti del
Movimento dei lavoratori rurali senza terra hanno cercato di penetrare in
un'area appartenente alla compagnia elvetica per denunciare impiego di
organismi geneticamente modificati.

Colpi di fucili sono stati esplosi in seguito all'intervento del personale
di sicurezza dello stabilimento di Syngenta. Nel corso della sparatoria
hanno perso la vita un'agente di sicurezza dell'azienda elvetica e un
manifestante. Sei manifestanti e tre agenti sono rimasti inoltre feriti.

La polizia brasiliana non ha potuto precisare se i colpi di fucile sono
stati sparati dapprima dal personale o dai manifestanti. Le autorità locali
hanno aperto un'inchiesta per chiarire la dinamica di questo drammatico
evento. Il governo dello Stato del Paranà ha inoltre comunicato che sette
agenti di sicurezza sono stati arrestati.


Proteste contro gli ogm.
Il manifestante ucciso sarebbe un dirigente locale del Movimento dei
lavoratori rurali senza terra, Valmir Motta. Militanti di questa
organizzazione, che si batte in difesa dei diritti dei contadini in Brasile,
hanno definito la sua morte una vera e propria "esecuzione".
Il Movimento ha inoltre accusato Syngenta di far ricorso a milizie armate
per reprimere ogni azione contro le sue attività nel paese sudamericano.
Il gruppo agrochimico svizzero viene criticato in Brasile in relazione
all'impiego e alla coltivazione di organismi geneticamente modificati (ogm).
Diverse altre manifestazioni di protesta contro gli ogm sono state inscenate
negli ultimi tempi in diverse regioni del paese.


Attività legali
Da parte sua, Syngenta ha dichiarato di non conoscere le ragioni che hanno
portato a questa sparatoria.
"Non sappiamo perché dei manifestanti sono penetrati di nuovo in questo
stabilimento", ha dichiarato il portavoce del gruppo elvetico Medard
Schoenmaeckers, il quale si è detto sorpreso da questo attacco e
dall'aggressività degli attivisti anti-ogm.
L'area in cui è avvenuto il dramma è rimasta vuota dal luglio del 2007. Nel
marzo scorso militanti del Movimento dei lavoratori rurali senza terra vi
avevano già fatto irruzione, distruggendo una coltivazione di soja
transgenica.
A detta del portavoce, gli agenti di sicurezza avevano ricevuto l'ordine di
sorvegliare senza armi il perimetro di Syngenta. Questa direttiva, che
rientra nella politica seguita a livello mondiale dal gruppo svizzero, era
stata fissata nell'ambito di un contratto stipulato con l'azienda locale
brasiliana.
Syngenta ha inoltre affermato che tutte le attività svolte in quest'area
sono legali. L'azienda disporrebbe di tutte le autorizzazioni previste da
parte del governo locale. Secondo Schoenmaeckers, il gruppo basilese non ha
ancora deciso se proseguire le attività in questo stabilimento agricolo
oppure se cercherà di vendere il terreno.
(fonte: swissinfo e agenzie)
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BRASILE: LA MILIZIA OGM DI SYNGENTA UCCIDE UN CONTADINO.
giovedì 25 ottobre 2007
IFOAM, la federazione internazionale dei movimenti per l'agricoltura
biologica condanna le azioni violente contro gli agricoltori brasiliani.

Bonn, 23 ottobre 2007 - IFOAM, La federazione internazionale dei movimenti
per l'agricoltura biologica condanna tutte le azioni violente adottate per
risolvere I problemi portati dagli OGM

La notizia che la milizia armata dell'industria sementiera biotech Syngenta
ha ucciso un piccolo agricoltore brasiliano membro dell'organizzazione
contadina Via Campesina che stava protestando contro gli ennesimi campi
sperimentali OGM, è scioccante.

Da domenica scorsa, un gruppo di 150 contadini associati a Via Campesina
aveva occupato i campi in cui Syngenta sta realizzando i trial di varietà
OGM, chiedendo che venissero convertiti a un centro OGM free per
l'agro-ecologia.
Syngenta ha risposto con le armi, uccidendo uno dei coltivatori, padre di
tre bambini, e ferendone altri sei.
Ifoam estende il suo sentito sostegno alla famiglia di Valmir Motta, la cui
vita è stata persa così tragicamente, agli agricoltori feriti, e
all'associazione agricola brasiliana MST.

L'obiettivo dell'azione degli agricoltori era quello di difendere un sistema
agricolo che offra ai piccoli coltivatori e all'ambiente la possibilità di
scelta e di vita, gli stessi perseguiti dal movimento mondiale per
l'agricoltura biologica con i suoi specifici mezzi. L'ingegneria genetica
rappresenta una minaccia all'intera biosfera e inoltre comporta rischi
economici e ambientali per i produttori biologici. Immettendo nell'ambiente
organismi il cui patrimonio genetico è stato manipolato, mai esistiti in
natura e impossibili da ritirare una volta liberati, l'ingegneria genetica
in agricoltura causa impatti ambientali negativi e irreversibili.

Il rilascio di OGM nell'ambiente implica la negazione della libertà di
scelta per i coltivatori e per i consumatori, viola i diritti fondamentali
degli agricoltori, mettendo così in pericolo la loro indipendenza economica.

Si tratta di minacce inaccettabili agli individui, all'umanità e alla nostra
terra.

Il direttore di Ifoam, Angela B. Caudle, sottolinea che "Il metodo biologico
e l'approccio agroecologico cercano di portare la pace in questo mondo.
Questo tragico avvenimento mostra chiaramente che gli OGM rappresentano una
cultura di violenza. IFOAM offre le sue condoglianze alla famiglia di Valmir
Motta, l'agricoltore caduto."

(fonte: Ifoam - International Federation of Organic Agriculture Movements -
Traduzione a cura di AssoBio)
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