rassegna stampa - Giuseppe Altieri risponde al signor Gradnik dell'Assobiotech: "Le micotossine OGM (e i cervelli ammuffiti)"



Vi giriamo un commento del dott. G. Altieri in merito alla lettera pro OGM
del presidente di Assobiotec ospitata il 3 agosto nella rubrica lettere del
quotidiano "Il Manifesto".
A cura di AltrAgricoltura Nord Est.
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Caro Luca Fazio, c/o redazione lettere il Manifesto,
ti allego la mia risposta a Gradnik
saluti Giuseppe Altieri
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Le micotossine OGM (e i cervelli ammuffiti)
di Giuseppe Altieri.

Signor Gradnik,  in risposta al suo articolo apparso sul Manifesto del 2
agosto 2007,
contenente notizie false e diffamatorie nei confronti dell'agricoltura
biologica ed a favore degli OGM
ed essendo di rilevanza, anche penale, sfruttare un mezzo di informazione di
massa per danneggiare centinaia di migliaia di agricoltori biologici in un
settore in crescita esponenziale,
proprio perchè rigorosamente ogm free al 100%, con tolleranza zero (senza
virgole seguenti)
vorrei precisarle alcune cose:
Non è assolutamente vero che gli alimenti biologici contengono micotossine a
livelli maggiori degli alimenti convenzionali; anzi è vero semmai il
contrario.
Le micotossine dipendono da come coltiviamo, proteggiamo e conserviamo un
prodotto agricolo o alimento.
Come dimostrato nel servizio di Report Rai 3 "Il gene sfigurato" di Carlo
Pizzati (1998), con immagini ed affermazioni inequivocabili del Direttore
Novartis in un campo sperimentale di mais Bt OGM, gli insetti attaccano lo
stesso i semi nelle pannocchie, poichè la tossina Bt si produce solo nelle
parti verdi della pianta. Ed, anzi, non essendo tali animali poi così
stupidi, si sposteranno preferibilmente sulle pannocchie, per cui i semi
mangiati e le muffe conseguenti, semmai aumentano nel mais OGM.
In particolare se nell'agricoltura transgenica, che vuole produrre di più,
si coltiva Mais a ciclo lungo che si raccoglie in autunno, con le piogge che
favoriscono le micotossine ... e la piralide (l'insetto dannoso), che ha
anche più tempo a disposizione per mangiarsi i semi.
Soprattutto, le micotossine aumentano con periodi lunghi di stoccaggio e di
trasporto del mais OGM dagli USA, Canada, Brasile, Argentina, che passano
mesi nelle stive di navi umide, che nessuno pulisce a fondo nei porti, per
cui funghi e micotossine prolificano al meglio (dati dell'Ist. Superiore di
Sanità agli atti del Corso per gli Istituti Zooprofilattici sugli OGM a
Perugia).
Ricerche canadesi su mais, soia GM, resistenti ai disseccanti chimici, su
cui si spruzzano tonnellate di glifosate, dimostrano inoltre che il
diserbante indebolisce le piante, soggette e maggiori attacchi di funghi,
come il Fusarium che produce micotossine pericolosissime, Tale malattia è
stimolata anche dalla coltura ripetuta di mais GM dopo mais GM e dalle
altissime concimazioni con azoto chimico.
Dopo di che, i mais OGM vengono stoccati per anni nei silos e le micotossine
aumentano ... mentre gli animali nutriti con OGM si ammalano sempre più ...
e nessuno capisce perchè ...
Controlli, a tal proposito, la spesa veterinaria nella zootecnia e la
confronti con quella di un allevatore biologico, come ad es. il signor
Profili Ovidio di Civita Castellana, citato in un'altra inchiesta di Report.
Affari delle stesse ditte che producono OGM, diserbanti e pesticidi .... e
medicine per gli umani ammalati.
A tal proposito, il glifosate (Roundup), propagandato come innocuo è in
realtà un diserbante tossico per la placenta, che provoca aborti spontanei
ed è collegato all'incremento del "linfoma non hodgkin" un tumore del sangue
in crescita, come risulta da studi svedesi di alto ilivello.
I prodotti biologici, invece, hanno livelli di micotossine minori, come
dimostrano i dati a confronto sul latte biologico e convenzionale ad es.
della Granarolo, dal momento che si consumano prevalentemente freschi e si
coltivano in rotazione per cui le malattie nei terreni si eliminano: Tenendo
conto inoltre che le tecniche di difesa biologica delle coltivazioni sono
oggi anche più efficienti di quelle chimiche.
A meno che non vogliate far credere a qualcuno che i consumatori possano
acquistare frutta ed ortaggi biologici ammuffiti.
Pertanto nel diffidarla da proseguire in dichiarazioni false e diffamatorie,
ci riserviamo di procedere per i danni arrecati all'immagine dei prodotti
biologici, che stanno conquistando il mercato Europeo, salvando gli
agricoltori italiani da un sicuro fallimento. Alla faccia del suo presunto
stop del progresso agricolo, fermo dagli anni 70, semmai nell'agricoltura
chimica, a causa dei pesticidi e delle politiche di distruzione della
biodiversità tradizionale italiana. Che il biologico sta oggi
riconquistando, con la fiducia dei consumatori, sostenuto fortemente dalla
politica agroambientale europea.
Nonostante l'ostacolo delle Regioni che disperdono i fondi per l'Agricoltura
Biologica nella cosiddetta agricoltura Integrata (nella chimica, ndr) e il
lavoro della fittissima rete di venditori di pesticidi e diserbanti che
stanno affamando gli agricoltori convenzionali (100.000 aziende fallite nel
solo 2006, il 10% dell'agricoltura italiana, con 5.000 aziende all'asta per
i debiti nella sola Sardegna !!!)
Volete imporre gli OGM per contaminare tutto coi vostri geni brevettati e
manipolati a casaccio, sparando DNA estraneo nelle cellule e mettendo a
rischio la salute dell'intero pianeta, con moltissime ricerche che
confermano i danni e le morti a causa di prodotti GM e derivati (ricorda il
triptofano dal batterio geneticamente modificato in USA? ... morti e
malattie permanenti), mentre lei afferma falsamente che non ci sono rischi
per la salute.
Le allergie sono in crescita esponenziale, soprattutto per i nostri bambini,
che diventano obesi ed indifesi ... e, da grandi, forse "sterili", a causa
dei pesticidi chimici.
Sostanze incognite e imprevedibili si formano nella soia OGM, per
affermazioni della stessa Monsanto. E, in barba alla "riproducibilità
esatta", necessaria per brevettare un prodotto, voi brevettate pezzi di Dna,
senza neanche averli inventati, bensì rubati alla biodiversità selezionata
in 10.000 anni dagli agricoltori di tutto il mondo.
Producendo OGM che si modificano nel tempo, di cui, pertanto, siamo sicuri
nel contempo che ci faranno male e che non potremo mai prevedere in che
modo.
Mentre la ricerca sarà felice di "scoprire sempre nuove malattie", da essa
stessa provocate ... come è avvenuto con pesticidi, nano-particelle e altri
inquinanti non biodegradabili.
Oggi gli animali consumano l'80% di ciò che i terreni agricoli producono,
immettendo più CO2 nell'ambiente di tutti i trasporti mondiali, che per il
60% interessano prodotti alimentari.
State distruggendo il mondo con la vostra agricoltura intensiva e i lager
zootecnici industriali, che accumulano pesticidi e diossine nella carne,
provocando un olocausto mondiale di cancri e nuove malattie mortali per
l'uomo.
Mentre centinaia di milioni di bambini continuano a morire di fame, gli
animali mangiano cibo per 15 miliardi di uomini equivalenti ... e voi vi
arricchite, per cui il far soldi viene prima dei diritti umani, della
democrazia, della tutela ambientale e di ogni altro valore.
Gli agricoltori biologici invece aiutano l'Uomo e la Vita del Pianeta terra.
Quel biologico che voi volete contaminare per legge con gli OGM, così da
poter poi giustificare, senza responsabilità sull'inquinamento, le vostre
commistioni di coltivazioni che contaminerebbero irreversibilmente tutta
l'agricoltura italiana ed europea, negando il diritto alla coesistenza
dell'agricoltura tradizionale e imponendo la dittatura mondiale transgenica.
Giuseppe Altieri

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Riportiamo di seguito la lettera di Roberto Gradnik,di Assobiotec, ospitata
su "IL Manifesto" del 3/8/07

Ogm, un po' di chiarezza.
Mais con effetti anticoncezionali? La cipolla che non fa piangere? Il gelato
che non si scioglie? Più che il risultato della ricerca biotecnologica in
campo agro-alimentare, sembrano le battute di teleimbonitori pronti a
venderci l'ennesimo prodotto miracoloso. Gli Ogm non sono nulla di tutto
ciò. Sono una cosa più seria. Risultato della passione, dell'impegno e delle
competenze di scienziati e ricercatori che da anni studiano il metodo per
risolvere i problemi più nocivi della produzione agricola: funghi,
parassiti, siccità.
Certo, mi rendo conto che attira di più la notizia filtrata chissà da dove
del nuovo ritrovato dell'ingegneria genetica che risolve il problema della
calvizie, o chissà cos'altro. Così però si distorce la questione, dando una
rappresentazione sbagliata di ciò che effettivamente rappresenta il biotech
in campo agricolo e soprattutto diffondendo nell'opinione pubblica timori
totalmente infondati. Anche per rispondere a questi timori Assobiotec e le
imprese che operano in Italia hanno voluto formalmente garantire che non
sarà mai effettuato alcun incrocio tra geni animali, vegetali e umani nei
prodotti agricoli per fini alimentari. Per intenderci: in futuro mai più
neanche la lontana ipotesi dell'esistenza di una «fragola-pesce».
È corretto contrapporre gli Ogm a un'agricoltura cosiddetta «di qualità»?
Credo proprio di no. La qualità è un concetto che prescinde dall'origine dei
prodotti. Tanto è vero che il mais Ogm ha un contenuto in micotossine
(sostanze cancerogene) 10-15 volte inferiore rispetto al mais biologico. Si
tratta, quindi, di un prodotto che non è solo più conveniente in termini di
prezzo di mercato ma ha anche delle caratteristiche qualitative decisamente
superiori.
Adesso c'è chi vorrebbe vietare anche l'uso di mangimi Ogm. Sarebbe
interessante ci spiegassero in che modo e con quale impatto sull'intera
filiera della produzione agricola italiana. Fuori dalla contrapposizione
«biologico-biotech» o «pro-contro Ogm», che non ha davvero ragione di
esistere ma che evidentemente fa comodo a qualcuno per difendere interessi
particolari di tipo neoprotezionistico, ciò che chiede l'industria è la
capacità di affrontare questi argomenti senza pregiudiziali ideologiche e
evitando di cavalcare l'emotività di un'opinione pubblica sottoposta a una
vera e propria campagna di disinformazione in materia di Ogm. Nessuno
sostiene che non si debba puntare sulla valorizzazione dei prodotti tipici
italiani, verso i quali si concentra una domanda crescente da parte dei
consumatori. Non si comprende per quale motivo si dovrebbero vietare le
colture transgeniche, visto che esse - come più volte dimostrato da indagini
scientifiche - non nascondono alcun rischio per la salute e anzi molto
spesso sono persino più sicure di quelle cosiddette naturali, in quanto
sottoposte a maggiori controlli.
Perché allora non lasciare al consumatore la libertà di scelta, ci fosse
anche un solo acquirente interessato ai prodotti Ogm in tutto il mercato?
Perché non consentire la sperimentazione, unico e vero motore
dell'innovazione nella storia? Perché fare finta che l'industria biotech in
Italia non abbia assunto l'impegno di evitare qualsiasi commistione tra geni
umani, animali e vegetali nei propri prodotti agricoli a fini alimentari?
A causa del prolungato divieto di sperimentazione oggi ignoriamo se ci siano
varietà Ogm adatte al nostro territorio, se esse apportino o meno vantaggi
produttivi e se le varietà resistenti ai funghi e ai parassiti possano avere
successo in Italia nel contrastare problemi che da tempo incidono sempre più
pesantemente anche sulla nostra produzione agricola
Da noi il principio di precauzione continua a tradursi in un divieto di
fatto all'agricoltura biotech. Il che costituisce un grosso freno alle
capacità di ricerca e di innovazione nazionale. Non è un caso, purtroppo,
che il nostro livello di progresso agricolo sia fermo in modo preoccupante
agli anni '70. E che si continui a perdere competitività nei confronti dei
principali partner europei. Con buona pace di chi vuole far credere davvero
al gelato che non si scioglie.
Roberto Gradnik
presidente di Assobiotec
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La cipolla che non fa piangere? Infatti fa ridere. Per una volta siamo così
d'accordo con il presidente di Assobiotec che non ci resta altro che
sottoscrivere le parole con cui commenta un articolo sulla propaganda sui
nuovi miracolosi Ogm apparso sul nostro speciale del 25 luglio: «Sembrano le
battute di teleimbonitori, notizie filtrate chissà da dove», scrive Gradnik.
E infatti, lo sono: peccato che tra le fonti figuri proprio la sua
associazione, insieme alle agenzie di stampa che, «chissà da dove», filtrano
simili notizie. Totalmente d'accordo anche sul fatto che bisogna lasciare
libertà di scelta al consumatore: e infatti gli Ogm nei cibi non li vuole
nessuno. Quanto ai mangimi Ogm: nessuno li vuole vietare, è solo che ci sono
dei produttori virtuosi che hanno già dimostrato che è possibilissimo
foraggiare il bestiame con soia gm-free. Poi, appunto, scelga il
consumatore. In ogni caso, grazie per l'attenzione.
A presto.
Luca Fazio
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