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CSTAMPA AGICES: DDL SU COMMERCIO EQUO DIVENTI PRESTO LEGGE]
- Subject: CSTAMPA AGICES: DDL SU COMMERCIO EQUO DIVENTI PRESTO LEGGE]
- From: <ufficiostampa at agices.org>
- Date: Fri, 13 Jul 2007 12:14:21 +0200
AGICES – Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale Comunicato stampa Per info: www.agices.org --------------------------------------------------------------------------- IL DDL PRESENTATO OGGI DIVENTI PRESTO LA PRIMA LEGGE SUL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE IN EUROPA Roma, 11 luglio - E’ stata presentato oggi a Roma, nella sala stampa della Camera dei deputati il Disegno di legge “disposizioni per la promozione del commercio equo e solidale”. Una proposta gemella, bipartisan e 'bicamerale' perché depositata in forma identica in entrambi i rami del Parlamento e sottoscritta da 39 senatori e da più di 80 deputati. L’Assemblea Generale del Commercio Equo e Solidale (AGICES), intervenuta alla presentazione del Ddl con la sua presidente Gaga Pignatelli, auspica che la proposta “si traduca al piu' presto nella prima legge in Europa sul commercio equo e solidale”. Agices esprime un ringraziamento non formale ai due primi firmatari del Ddl, Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della camera e il senatore Nuccio Novene, autore della prima mozione italiana sul ComES oltre che promotore, insieme allo stesso Realacci, dell’Associazione interparlamentare per l’equo e solidale AIES. primo firmatario del ddl per questo ramo del Parlamento. AGICES ritiene questo DDL di fondamentale importanza, perché da’ una prima definizione del settore e vuole portare a una sistematizzazione delle misure che interessano il commercio equo e solidale, costituendo una traccia delle priorità per le proposte legislative comunque d'interesse e che il parlamento sarà chiamato a valutare al più presto, a cominciare dalla prossima legge Finanziaria. “L’elaborazione di una proposta a partire da un tavolo paritario in cui la politica ha lavorato insieme alle tre organizzazioni più rappresentative – ha aggiunto Gaga Pignatelli – cioè AGICES, TRANSFAIR/FAIRTRADE ITALIA e ASSOBOTTEGHE – è una delle innovazioni di processo più significative che ci sentiamo di segnalare, come elemento di partecipazione e inclusione nel percorso, per quanto riguarda la sola AGICES, di 112 organizzazioni di commercio equo e solidale italiano, quasi 300 botteghe del mondo che rappresentano, nel complesso, oltre 22mila500 soci di cui 650 persone giuridiche”. A questo punto le organizzazioni guardano con grande interesse all'iter del testo ''che ci auguriamo arrivi al termine del suo iter al piu' presto - ha auspicato la presidente dell'Assemblea Generale dell'equo italiano Gaga Pignatelli - ma anche in una forma il piu' possibile simile a quella costruita insieme''. APPROFONDIMENTI ----------------------------- Una maggiore omogeneità per le normative regionali Tra gli obiettivi della legge non c’è soltanto quello di arrivare ad un quadro normativo nazionale, ma di fornire un'indicazione di priorità ai percorsi di normative regionali e locali attualmente in corso. Sono diverse, infatti, le autonomie che hanno deciso di disciplinare il settore negli ultimi anni a vario titolo, tra le quali ricordiamo: il Friuli Venezia Giulia con una legge regionale (L.R. 5 dicembre 2005, n. 29), la regione Marche con una mozione, (Bollettino Ufficiale n. 82 del 17 ottobre 1995), la Toscana con una legge regionale (L.R. 23 febbraio 2005, n. 37), come l'Umbria (L.R. 6 febbraio 2007, n. 3), l'Abruzzo (L.R. 28 marzo 2006, n. 7) e la Liguria (L.R. 11 maggio 2008), la giunta regionale del Trentino-Alto Adige con una delibera (n. 232 del 27 luglio 2005), mentre sono in discussione progetti di legge in Piemonte, Lombardia e Veneto. I punti salienti della proposta di legge Nel DDL, come garanzie contro gli ''equofurbi'', si definiscono come attività di commmercio equo e solidale solo quelle che prevedono: - il pagamento di un prezzo equo per il prodotto; - misure a carico del committente per il graduale miglioramento della qualita' del prodotto o del servizio realizzati dal produttore o dei suoi processi produttivi ma anche a favore dello sviluppo della comunita' locale cui il produttore appartiene; - il progressivo miglioramento degli standard ambientali della produzione; la trasparenza della filiera anche nei confronti dei terzi; - l'obbligo del produttore di garantire condizioni di lavoro sicure, nel rispetto delle normative stabilite dall'Organizzazione internazionale del lavoro, di remunerare in maniera adeguata i lavoratori, in modo da permettere loro di condurre un'esistenza libera e dignitosa, e di rispettarne i diritti sindacali. - che la proposta contrattuale del 'commerciante equo' venga accompagnata dall'offerta del pagamento di una parte rilevante del prezzo al momento dell'ordine. Chi soddisfa queste condizioni potra' essere iscritto ad un Albo nazionale del commercio equo, gestito da un'Autorita' specifica istituita presso il ministero delle Attivita' produttive cui e' attribuito il potere di iscrizione e di cancellazione delle organizzazioni, la verifica del mantenimento dei requisiti da parte degli iscritti, la vigilanza sugli iscritti e contro l'uso indebito della qualifica di equosolidale per organizzazioni e prodotti, ma anche un potere sanzionatorio. Gli iscritti all'albo potranno accedere a finanziamenti pubblici da parte dello Stato previsti per sostenere: - iniziative culturali e azioni di sensibilizzazione; - iniziative di formazione, anche a livello scolastico; - iniziative nel campo della cooperazione; - investimenti in infrastrutture per le botteghe; - fondi di garanzia per linee di credito promossi da banche o da soggetti autorizzati di finanza etica o di solidarietà; - misure più specifiche come la copertura fino al 15% dei maggiori costi conseguenti all'inserimento nei bandi della priorità di prodotti del commercio equo e solidale, nelle mense scolastiche, nella ristorazione collettiva pubblica, nei centri automatici di distribuzione e nei bar interni; - l'attivita' di consulenza legale e di valorizzazione sul mercato dei prodotti del commercio equo e solidale; le fiere periodiche dedicate. Il ddl prevede anche misure più specificamente mirate allo sviluppo economico del commercio equo, come la copertura fino al 50% cento dei costi sostenuti da istituti scolastici per interventi sul commercio equo, rivolti ai propri allievi, agli studenti e al corpo docente e realizzati da soggetti iscritti all'Albo, ma anche la copertura fino al 50% degli oneri sociali relativi al personale costituito da dipendenti, soci lavoratori o mediante altre forme di lavoro previste dalla legislazione vigente in materia, per un massimo di 1.500 euro all'anno per una bottega del commercio equo e solidale e per un periodo non superiore a cinque anni per addetto.
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