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Mamme e neonati schedati per promuovere riviste e prodotti. Il commento di Lega Consumatori
- Subject: Mamme e neonati schedati per promuovere riviste e prodotti. Il commento di Lega Consumatori
- From: "Francesco Castracane" <f.castracane at fastwebnet.it>
- Date: Thu, 15 Feb 2007 00:55:06 +0100
Dal sito www.helpconsumatori.it 12/02/2007 - 11:50 Il Garante per la protezione dei dati personali ha vietato ad una casa editrice di proseguire la 'schedatura' di decine di migliaia di nominativi di neo mamme e neonati raccolti e utilizzati in modo illecito a fini di profilazione e marketing. "A renderlo noto - afferma Linda Grilli, responsabile dello sportello 'SOS Mamma' di Lega Consumatori Acli Toscana - è stato la stessa Authority che in una nota ha precisato i termini della vicenda." Il provvedimento è scaturito in seguito alla segnalazione di una coppia di genitori che lamentava di aver ricevuto, senza consenso, riviste omaggio in occasione della nascita dei figli. Secondo le affermazioni del Garante la casa editrice in questione - specializzata in tematiche relative alla gravidanza e alla prima infanzia - avrebbe promosso i propri prodotti avvalendosi anche di referenti esterni, scelti tra medici e infermieri di strutture ospedaliere pubbliche o private che avevano il compito di distribuire coupon con i quali venivano raccolti una serie di dati (nome e cognome della mamma e del bambino, professione, data di nascita, numero di telefono ecc.). Per svolgere questo compito il personale ospedaliero era remunerato con regali di valore proporzionale al numero di nominativi raccolti. "Si tratta - prosegue Linda Grilli - dell'ennesimo vergognoso esempio di quanto la nostra associazione va denunciando da anni: in Italia si spendono cifre da capogiro e si ricorre ad ogni mezzo per convincere i genitori all'acquisto. Del resto entrare nei data-base delle aziende che producono prodotti per l'infanzia è semplicissimo: basta che la futura mamma sottoscriva la fidelity card di un negozio specializzato in puericultura o si abboni ad una rivista per future mamme, e si mette in moto un meccanismo pubblicitario perverso, fatto di invii di opuscoli, guide all'acquisto, campioni omaggio e quant'altro. Un meccanismo che, naturalmente, si intensifica ulteriormente dopo la nascita del bambino e che ha un solo obiettivo: quello di vendere il più possibile, anche se l'oggetto in fondo non serve o è superfluo." "Il problema - prosegue Linda Grilli - è che spesso questi prodotti sono inutili, se non addirittura dannosi per la salute di mamme e bambini. Un esempio su tutti sono i prodotti sostitutivi del latte materno: a cosa serve inviare pubblicità e buoni sconto di latte in polvere se la mamma sta allattando al seno? Oppure recapitare campioni omaggio di omogeneizzati etichettati a partire dal 4° mese, quando l'OMS raccomanda di allattare al seno i neonati, in modo esclusivo, almeno fino al sesto mese compiuto? Inoltre, basta guardare le pagine di queste riviste o sfogliare gli opuscoli inviati alla mamme - pieni zeppi di biberon e aggeggi per l'alimentazione artificiale del bambino - per accorgersi che l'importanza dell'allattamento materno è espressa solo a parole: nei fatti i produttori di alimenti per l'infanzia cercano solo di ritagliarsi nuove fette di mercato." Eppure gli strumenti per combattere il fenomeno esistono. Da tempo le associazioni di tutela dei consumatori ribadiscono la necessità e l'urgenza di far attuare pienamente il Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno OMS/Unicef, adottato nel 1981, allo scopo di proteggere la salute dell'infanzia, sanzionando la scorretta commercializzazione ed ogni forma di promozione dei sostituti del latte materno. L'Italia - e le stesse ditte produttrici - hanno sottoscritto il Codice fin dal 1981, benché l'attuale normativa italiana è in molte sue parti più debole del Codice Internazionale e delle successive Risoluzioni. "Ci appelliamo - conclude Linda Grilli - al Ministro Livia Turco Turco: siamo certi della sua sensibilità riguardo al problema e confidiamo che possa al più presto colmare questa lacuna." 2007 - redattore: SB
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