INDIA: tra suicidi e disonesti + una via d'uscita





Quanto accade in India mostra ampiamente, diffusamente e precisamente le tragedie che derivano dall'essere parziali e non invece completi nella propria analisi.

Quando si tratta della miseria in cui versa quel popolo, non una sola parola viene spesa per porre l'attenzione sulla tremenda condizione di sovrappopolazione che sta così fortemente pesando sulla vita di ben un miliardo di persone, sul territorio di un intero Paese e perfino del Pianeta.

In questo messaggio di sei anni fa:

http://lists.peacelink.it/ecologia/msg00064.html

invocavo una "densità demografica ottimale", e citavo proprio l'India, dove ognuno dispone di sole 0,31 parti di ettaro (tremila miseri metri quadri!) per procacciarsi di tutto ciò che c'è bisogno per vivere.

Come stupirsi se lì le persone si suicidano?

Quando una persona non ha un sufficiente grado di consapevolezza del mondo e di sè, non può non cadere nelle varie trappole tese dagli dei che hanno impostato la realtà in questo modo. La trappola riproduttiva essendo oggi la prima e la più pericolosa tra tutte.

Ora, coloro che invece hanno avuto la fortuna di raggiungere un livello intellettuale superiore dovrebbero per prima cosa aiutare gli altri ad uscire da una situazione di riproduzione coatta.

Invece a tutto si dedicano, tranne che a questo.

L'assenza del tema riproduttivo dall'agenda delle questioni da affrontare con più alta urgenza è la più grande manchevolezza, e pure ingiustizia, che patisce questo mondo.

E la cosa più triste sta nel fatto che proprio la stragrande maggioranza dei cosiddetti "progressisti" ne hanno più gran responsabilità!


Un po' di tempo fa, raccomandavo:

Niente bici per ora: prima razioniamo i carburanti
http://www.ecoage.com/niente-bici-per-ora.htm

dove cercavo di mettere in guardia dall'uso indiscriminato della bici.

Di recente un noto ambientalista ammette di essersi preso un enfisema per essere andato in bici nel traffico.


Questa sì che è vita!

Se ti comporti bene, riceverai del bene.

Se ti comporti male, riceverai del male.


La vita è semplice e meravigliosa solo se si accettano le sue regole.

Se vuoi invece vivere secondo regole che ti sei inventato tu, ed ideali tuoi propri non condivisi da tutto ciò che ti circonda, peggio per te e per tutti coloro che ti daranno retta.



Questa Lista si chiama Consumo Critico.

La critica è un aspetto fondamentale in qualsiasi processo evolutivo e salvifico.

Prima della critica occorre però si faccia analisi.

E prima ancora dell'analisi, occorre si faccia osservazione.

Ed ancor prima di poter fare osservazione occorre divenire buoni osservatori.

Tutto parte dalla propria personale capacità d'osservazione.

Perché se noi ci nutriamo di quello che ci viene offerto da altri, dobbiamo capire che non si tratta di cibo intellettuale di prima qualità, ma di rimasticatura.


Ed allora fornisco questo indirizzo:

http://path.hyperlinker.org

dove trovansi alcuni strumenti per accrescere la propria consapevolezza.

Li offro volentieri, perché, avendo personalmente beneficiato di questa cultura, non posso esimermi ora dal ricambiare il favore replicando ed offrendo ad altri la stessa opportunità.


baci e saluti, danilo