rassegna stampa: AVIARIA, INDIVIDUATO UN NUOVO CEPPO DEL VIRUS.



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Green Planet" - 31/10/2006
AVIARIA, INDIVIDUATO UN NUOVO CEPPO DEL VIRUS.
In espansione nel Sudest asiatico e forse in Eurasia
Individuato in Cina un ceppo sinora sconosciuto del virus dell'influenza
aviaria, responsabile probabilmente di infezioni nell'uomo. Il nuovo ceppo
del virus H5N1, scoperto dal gruppo di ricerca internazionale che fa capo a
Memphis ed Hong Kong, sarebbe in rapida espansione nel Sudest asiatico e
alla base di una terza ondata epidemica che potrebbe diffondersi in Eurasia.
Per aumentare il controllo sulla situazione il gruppo di ricerca si auspica
programmi di sorveglianza piu' estesi. (fonte: Wall Street Italia)
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AVIARIA, LA FAO ALLERTA AFRICA E ASIA.
Con l'inverno torna l'allarme per la possibile diffusione del pericoloso
virus aviario H5N1 e la Fao mette in allerta i paesi di Asia, Europa e
Africa. Gli uccelli migratori, infatti, dopo aver trascorso l'estate
dell'emisfero nord in Siberia e altre zone intorno alla linea del Circolo
polare artico, si muovono adesso verso sud, portando con sé rinnovati timori
di contagi fra animali e uomini.
In Asia il virus è già tornato a colpire e l'allarme si sta diffondendo di
nuovo, a partire dalla Cina, paese che ha ufficialmente registrato numerosi
casi d'infezione e che ha predisposto misure molto severe per il controllo
degli allevamenti avicoli e delle zone di passaggio per le rotte migratorie
degli uccelli selvatici. Anche l'Europa orientale e centrale sarà
interessata dai passaggi dei volatili e in questo caso saranno di grande
importanza gli avamposti rappresentati dalle repubbliche della ex-Unione
Sovietica come l'Uzbekistan o l'Azerbaijan. In quest'ultimo paese è iniziata
mercoledì una nuova serie di test di controllo per rilevare il virus H5N1 su
animali d'allevamento e nelle zone dove sostano gli uccelli migratori.
L'ultima sessione di controllo era stata condotta a fine settembre e aveva
fornito risultati negativi.
In Europa centrale il livello di prevenzione e informazione e le possibilità
d'intervento rendono i rischi meno angoscianti di quanto invece potrebbe
verificarsi in Africa. È infatti nel Continente nero che il virus potrebbe
già oggi essere molto più diffuso di quanto non si sappia. In questi giorni
nell'isola di Zanzibar si stanno distruggendo migliaia di uova di gallina
provenienti da Da es Salam, la capitale della Tanzania, per paura che
possano essere infette. (fonte: Italia Oggi, 30 ottobre).
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Version: 7.1.409 / Virus Database: 268.14.5/534 - Release Date: 14/11/2006