Re: - THE SWITCH -



Caro Danilo
ho letto (anche se non tutto) il manifesto che hai pubblicato qua sotto qualche tempo fa. Ho alcune riflessioni che vorrei condividere in questa lista. Chissa', magari con il tuo spunto prende piede un buon dibattito.

1) Supponiamo che avessimo al governo un gruppo di partiti responsabile, quale sarebbe la prima campagna da promuovere, relativa al consumo critico, decrescita, ecc? QUalcosa di molto preciso e raggiungibile o qualcosa di piu' generico legato alla necessita' di una diversa consapevolezza, istruzione, ecc?

2) QUali sono le campagne che hanno avuto piu' successo in Italia e nel mondo?
Come sono state iniziate, condotte e quali risultati possiamo osservare?

3)E' meglio un buon testo limato proposto da un singolo, o e' meglio un testo compromesso risultato di un gruppo?

Be', io qui ti do' le mie personali risposte.
1) Le campagne migliori che ho conosciuto nella mia vita sono di due tipi. 1) Quelle che mirano a un obbiettivo molto preciso (l'abolizione di mine antiuomo, la creazione di una legge per la riduzione della co2 del 3% ogni anno, la costituzione di un comitato onu sul controllo del traffico d'armi). 2) Quelle che non hanno un contenuto preciso, ma riescono a fare tendenza e a creare un movimento d'opinione. (Le bandiere della pace). IN entrambi i casi, si crea un dibattito attorno a qualcosa che e' visible sui quotidiani, si percepisce. Nel mondo di oggi secondo me sul consumo critico dobbiamo andare diretti con qualcosa di molto preciso. Con un bel target da legiferare. E un bel dibattito ad aprire. POi la consapevolezza viene di conseguenza.

2) Le tre campagne di tipo "preciso" che ho elencate sopra sono state portate avanti: a- da gruppi ben conosciuti (Manitese, Friends of the Earth, Amnesty), a livello nazionale e internazionale b- grazie al nome e al numero, sono riusciti con messaggi molto chiari, ripetuti e un'ottima organizzazione reticolare a creare il numero di attivisti necessario per fare la giusta pressione c- il risultato di per se' non e' detto che si apra a macchia d'olio alle sue migliori conseguenze. Non e detto che una volta abolite le mine antiuomo, anhe tutte le simili bombe siano state soppresse.Anzi.

Ogni campagna nasce e muore nel suo periodo. Se fosse una pianta direi che e' annuale. Non si puo' ripiantare sperando che continui con nuovi frutti. Per questo le campagne con obbiettivi precisi hanno un possibilita di fine. Nel bene o nel male.

3) Ho lavorato in gruppi piccoli e grandi. La campagna delle bandiere di pace fu messa in piedi da tre persone e coordinata per 6 mesi da un massimo di dieci persone. Ho partecipato a comitati cittadini contro la guerra estenuanti, dove al termine non si era riusciti raggiungere il compromesso su nulla. eppure, continuo a credere che solo l'azione portata avanti dal un gruppo o da una bella rete possa avere una risonanza ed un'autorevolezza che necessita.

Il tuo testo e' interessante ma temo che il fatto che tu lo ritenga perfetto e fluido non bastera' a renderlo visibile. Credo tu possa lavorare per farlo nascere all'interno di una rete. Non e' detto tu ci riesca, ma il mio punto di vista e' prima vedere chi ci sta gia' lavorando, quali sono le campagne aperte su questi fronti e provare a unire le forze.

Infine, non condivido la richiesta finale in coda al tuo manifesto. Personalmente potrebbe essere un punto per cui quel manifesto proprio non lo firmerei.

CHe ne pensi?

Sei un uomo energetico, c'e' bisogno della tua energia.

Un saluto

Nicoletta



Immaginate un sottile filo di parole che, addentrandosi in un confuso caos di informazioni, riesca ad individuare ed a dirigersi verso il punto, ben nascosto nel groviglio, in cui il flusso della vita sulla Terra si è imbrogliato anch'esso, ingarbugliandosi al punto da condizionarla malamente tutta.

Immaginate che questo stesso filo di parole, con semplicità, riesca non solo ad indicare questo nodo, ma anche ad individuare le direzioni che il flusso della vita deve ripercorrere per riprendere a scorrere leggiadramente.

Questo nodo esiste per davvero, ed anche il filo di parole in grado di scioglierlo.

All'indirizzo sottostante troverete infatti un testo in cui viene espresso il desiderio di un preciso cambiamento di rotta, di una netta conversione di ideali, di una commutazione del flusso stesso della vita, allo stesso tempo riuscendo a comunicare e richiedere tutto ciò, con buona chiarezza e precisione, alle forze che governano il Paese.

Questo documento è in grado di permettere a chiunque di azionare la sua piccola, minuta, fosse pur microscopica, ma comunque sempre importantissima leva per attuare questa commutazione. Per questo è stato chiamato "The Switch".


http://The-Switch.hyperlinker.org



Danilo D'Antonio

Laboratorio Eudemonìa
Via Fonte Regina, 23
64100 Teramo - Italy























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