ROSE EQUOSOLIDALI IN COMMERCIO ANCHE IN ITALIA


















COMUNICATO STAMPA



ANCHE IN ITALIA IN COMMERCIO LE ROSE EQUOSOLIDALI



Sono la novità della settimana per il commercio equo e solidale

“Io faccio la spesa giusta” e hanno tutto il profumo della dignità e della
giustizia.  Sono in vendita dal 16 ottobre nei supermercati Pam.





La settimana per il commercio equo e solidale “Io faccio la spesa giusta”,
che si sta svolgendo in tutta Italia dal 14 al 22 ottobre, porta con sé una
bella sorpresa: l’avvio della vendita anche in Italia delle rose eque e
solidali provenienti dal Kenya e certificate Fairtrade.

Da lunedì 16 ottobre sono in vendita in anteprima per la GDO in tutti
Supermercati PAM.

Un mazzo è stato donato giovedì  scorso a tutte le donne che hanno
partecipato alla cena equosolidale di inaugurazione di “Io faccio la  spesa
giusta”, che sta coinvolgendo tremila punti vendita della grande
distribuzione e del dettaglio biologico, cinquanta ristoranti self service,
centinaia di bar e macchinette della distribuzione automatica e che prevede
nel corso della settimana una nutrita serie di eventi culturali.

Una conquista importante, quella delle rose “eque”, che apre l’Italia a un
mercato più giusto per tanti lavoratori e lavoratrici kenioti. L’industria
di fiori nel Sud del mondo è in forte crescita e tutta votata
all’esportazione, ma porta infatti le spine di tanti sfruttamenti.

Nel nostro paese si possono trovare anche fuori stagione splendide rose
perché sono coltivate a livello dell’Equatore: essendo un prodotto molto
delicati e deperibile devono giungere a destinazione in fretta e per far
questo i lavoratori sono costretti a lavorare molte ore, spesso senza
essere pagati. Il 65 per cento di chi lavora in questo comparto in Kenya
(tre volte su quattro sono donne) sono precari e non hanno diritto ad
alcuna garanzia sociale. Problemi gravi sono poi causati dall’espandersi
dell’uso di prodotti chimici, utilizzati in quantità sempre più massicce e
senza precauzioni pur di far giungere integri i boccioli sui nostri vasi.
Alcune di queste sostanze sono vietate nei paesi Occidentali e causano
gravi problemi di salute. Infine l’industria intensiva dei fiori rischia di
mandare in crisi interi ecosistemi natarali: in un paese povero di risorse
idriche come il Kenya, essa consuma infatti grandi quantità d’acqua e le
sostanze chimiche utilizzate rimangono nel terreno inquinando l’ambiente
circostante.

Le aziende keniote certificate Fairtrade (Osertian Development Company,
Ravine Roses, Vegpro Group) dalle quali provengono le rose che sono da oggi
in vendita in Italia grazie a Flora Toscana, sono dislocate in diverse zone
del Kenya e impiegano circa 5.400 lavoratori e lavoratrici, per un totale
di circa 300 ettari coltivati. La scelta di una rosa garantita dal marchio
di certificazione equa e solidale Fairtrade permette al consumatore di
scegliere produttori che hanno dimostrato concretamente la volontà di
rispettare le persone e l’ambiente: senza discriminazioni e senza lavoro
infantile, pagando salari dignitosi, trasparenti, regolari e decisi nel
quadro di contrattazioni collettive. Gli standard Flo (Fairtrade Labelling
Organization) e i costanti controlli puntano anche alla protezione dei
lavoratori che utilizzano sostanze chimiche, alla riduzione del loro
utilizzo e alla loro sostituzione con sostanze di origine naturale, nonché
ad un uso rigoroso delle risorse idriche al fine di preservare l’ambiente
circostante.

Grazie alle rose equosolidali da oggi con un fiore si potrà dire non solo
una parola di affetto, ma anche una parola di giustizia.





Con invito alla pubblicazione



Su richiesta è disponibile foto





Ufficio stampa Fairtrade TransFair Italia

Mariagrazia Bonollo

Koiné comunicazione

Tel 0422 420888