informazioni parlamentari su agricoltura, alimentazione...: QUOTE LATTE



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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La Commissione europea ha ufficializzato ieri l'entità delle multe a carico
degli Stati membri per il mancato rispetto delle quote di produzione di
latte nella campagna 2005-2006. Per l'Italia l'addebito è in forte crescita
con 188 milioni di euro da pagare, mentre si incrementa anche il numero
degli allevatori che hanno prodotto fuori quota (circa 6.000). Su questo
tema vi inviamo i comunicati diffusi dal gruppo parlamentare  dei Verdi e
dalla CIA


COMUNICATO  STAMPA

QUOTE LATTE: De Petris (Verdi) "E' ora di discuterne senza pregiudizi"


        03/10/06 - "Il sistema delle quote latte non ha raggiunto gli
obiettivi per i quali era stato istituito ed ha danneggiato fortemente le
aziende zootecniche italiane. Bene ha fatto il Ministro De Castro a porre
sul tavolo a Bruxelles la richiesta di una completa revisione di una
normativa comunitaria penalizzante per il nostro Paese e anacronistica."
        Loredana De Petris, senatrice dei Verdi e capogruppo in Commissione
Agricoltura, interviene nel merito della nuova multa da 188 milioni di euro
comminata all'Italia in sede UE per mancato rispetto del regime delle quote
latte.
        "Se l'obiettivo principale del sistema - dichiara la senatrice -
era quello di difendere il valore della materia prima all'origine, i fatti
parlano da soli: il latte è pagato agli allevatori meno di 10 anni fa e,
dalla stalla al negozio, il prezzo si moltiplica per quattro a tutto
vantaggio dei grandi trasformatori e della distribuzione."
        "Ma il problema - prosegue De Petris - non è solo il prezzo: le
quote latte drenano risorse finanziarie che potrebbero essere impiegate per
lo sviluppo dell'efficienza e della qualità degli allevamenti e non
incidono sulla circolazione di prodotto in nero che è anzi aumentata in
questi anni"
        "Il sistema delle quote latte - conclude l'esponente dei Verdi -
nasce da un accordo originario fortemente penalizzante per l'Italia,
concepito per favorire gli esportatori del nord europa. Dopo la riforma e
il disaccoppiamento degli aiuti comunitari, ora è giusto ridiscutere a
fondo la materia ed affrontare alle radici la crisi della nostra zootecnia."



LATTE: CIA "PORRE IN DISCUSSIONE REGIME DELLE QUOTE"
ROMA (ITALPRESS) - "E' il momento di porre in discussione il
regime delle quote latte per dare certezze di sviluppo alla
zootecnica da latte nazionale e risposte certe agli allevatori".
Cosi' si e' espresso il presidente della Cia-Confederazione
italiana agricoltori Giuseppe Politi, in merito alla conferma da
parte della Commissione Ue della multa di 188,8 milioni di euro a
carico dei produttori italiani.
Una multa record per l'Italia per il mancato rispetto del tetto
alla produzione di latte che dimostra come dopo quindici anni di
regime "quote" in Europa il sistema per il nostro Paese risulta
non ha corrisposto agli obiettivi di sviluppo della zootecnia da
latte.
"E' innegabile - afferma Politi - che il regime delle quote
non ha avuto per il nostro Paese gli effetti auspicati: in questi
anni il prezzo del latte alla stalla e' continuato a diminuire e
le multe pagate dagli allevatori per lo sfondamento della quota
nazionale ad aumentare. C'e', quindi, il rischio di rendere
difficile, in futuro, il mantenimento del reddito degli allevatori
zootecnici e di conseguenza la sopravvivenza stessa di un settore
fondamentale dell'agricoltura italiana".
"E', quindi, importante - conclude il presidente della Cia - che
il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Paolo
De Castro avvii al piu' presto sul problema delle quote un momento
di discussione nazionale che porti alla definizione di una
proposta concreta da sottoporre all'Unione europea".
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