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Convegno commercio equo e solidale 14 ott. Roma
- Subject: Convegno commercio equo e solidale 14 ott. Roma
- From: Consorzio Ctm Altromercato <paolo.gentilucci at altromercato.it>
- Date: Fri, 13 Oct 2006 17:23:30 +0200
CONVEGNO NAZIONALE Promosso da Ctm altromercato in collaborazione con Agices UN PARLAMENTO EQUO E SOLIDALE? Verso una legge italiana ed europea per il Commercio Equo e Solidale Roma, sabato 14 ottobre 2006 9.30-13.30 Palazzo Regione Lazio, sala "Tevere" via Cristoforo Colombo 212 Programma Saluto dell'Assessore Regionale al Bilancio, Programmazione e Partecipazione - Luigi Nieri I punti fermi di una legge per il commercio equo - Giorgio Dal Fiume, presidente Ctm altromercato Il panorama europeo e il ruolo dell'Unione Europea - Luisa Morgantini, Presidente Commissione Sviluppo UE La bozza italiana di legge sul commercio equo - Gaga Pignatelli, presidente Agices - On. Ermete Realacci, presidente Associazione Interparlamentare Equo Solidale (AIES) Il percorso istituzionale: vincoli, opportunità, problemi Å° On. Paolo Cento, sottosegretario all'Economia Å° On. Patrizia Sentinelli, viceministro degli Esteri Å° Sen. Nuccio Iovene, vicepresidente AIES Il Convegno è aperto a tutti gli interessati. E' previsto un coffe break con prodotti equi e solidali UN PARLAMENTO EQUO E SOLIDALE? VERSO UNA LEGGE ITALIANA ED EUROPEA PER IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE L'esperienza del commercio equo può essere occasione per discutere la possibilità di una normativa in grado di promuovere in Italia e in Europa forme concrete e sostenibili di economia solidale. Le domande che questo Convegno vuole porsi sono: - Esistono le condizioni affinché il Parlamento Italiano sia in grado di arrivare ad una legge sul commercio equo, evitando opportunismi e superficialità? - È il movimento del Fair Trade abbastanza maturo da trovare unità nel dare riconoscibilità, concretezza ed oggettività ai propri criteri e prassi? - È possibile trovare una sintesi in grado di dialogare positivamente con la Risoluzione Europea e gli altri per- corsi europei? Ctm altromercato ritiene che ciò sia possibile e la sua fiducia non è generica, ma si basa su due fatti: - l'unitarietà del movimento del Fair Trade italiano, che ha portato a una bozza di legge condivisa da AGICES (Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale), da Assobdm(l'Associazione delle Botteghe del Mondo) e da TransFair Italia(ente di certificazione di alcuni prodotti Fair Trade); - il positivo confronto con alcuni parlamentari (di differen- ti schieramenti politici) che si sono riuniti per testimoniare il loro nell'Associazione Interparlamentare Equa e Solidale (AIES). LE NOSTRE PRIORITÀ PER UNA LEGGE SUL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE Due sono i macrofattori, tra loro complementari, da tenere in considerazione per orientare i contenuti specifici della normativa: - Altromercato rivendica per il Fair Trade l'appartenenza al mondo dell'economia e rifiuta la riduzione alla sola dimensione della cooperazione internazionale (che pure interessa moltissimo il commercio equo) o al generico mondo del "terzo settore". È nell'essere "economia alternativa" che si identifica il massimo potenziale sociale e politico del Fair Trade; - il commercio equo e solidale non si riduce alla commercializzazione di prodotti, ma deve includere almeno altri due ambiti: attività di cooperazione internazionale a favore dei piccoli produttori del Sud del mondo e azione di lobby ed advocacy sui temi del commercio globale, delle relazioni Nord/Sud, del consumo critico. La riflessione di questi anni ha portato Altromercato alla conclusione che esiste un unico modo per tradurre questi due macrofattori in una normativa in grado di promuovere e tutelare il Fair Trade: identificare le ORGANIZZAZIONI DI COMMERCIO EQUO. È auspicabile che nel futuro consuma- tori, istituzioni e partner possano distinguere chi vende alcuni prodotti Fair Trade, da chi si vincola a rispettare in ogni fase della sua attività i criteri e le procedure di questo tipo di commercio: solo questi ultimi possono essere riconosciuti come FTO: Fair Trade Organisations. Secondo Ctm altromercato, i principali criteri per distinguere una Organizzazione di Commercio Equo e Solidalesono i seguenti: - avere per oggetto sociale il commercio equo e una quota maggioritaria del proprio fatturato derivante dal Fair Trade; - svolgere strutturalmente e con continuità attività a carattere sociale e informativo; - essere organizzazioni senza scopo di lucro ("not for profit", con il divieto di privatizzazione degli utili); - avere una struttura sociale a base democratica ed aperta. In particolare per gli importatori riteniamo necessario prevedere: - impegno a relazioni di lunga durata con i produttori; - rispetto del prezzo equo; - rispetto dei criteri del "prefinanziamento", salvo eccezioni motivate. La promozione del Fair Trade dovrebbe avvenire attraverso una normativa che preveda: - riduzione dei dazi nazionali sui prodotti Fair Trade; - agevolazioni fiscali per le organizzazioni Fair Trade simili a quelli previsti per la cooperazione sociale; - incentivi all'utilizzo dei prodotti Fair Trade negli acqui- sti pubblici (fair-social procurement). Content-Type: application/pdf; x-mac-type=50444620; x-unix-mode=0644; name=Pieghevole convegno 14 ottobre.pdf Content-Disposition: inline; filename="Pieghevole convegno 14 ottobre.pdf"
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