Fw: v giornata mondiale contro l'incenerimento dei rifiuti
- Subject: Fw: v giornata mondiale contro l'incenerimento dei rifiuti
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- Date: Sun, 3 Sep 2006 10:26:36 +0200
PER LA QUINTA GIORNATA MONDIALE CONTRO L’INCENERIMENTO
DEI RIFIUTI E
PER LE ALTERNATIVE
Medicina
Democratica - Greenpeace GL Torino - Agire Locale Torino - Pro Natura - Forum
Ambientalista - Associazione Il Girasole - Associazione A.V.D.A. -
Promuovono un CONVEGNO per
Sabato 9
settembre 2006 ore 9 – 13 C.so Stati
Uniti, 23 - Torino L’inciviltà
del fuoco
Con il fuoco l’uomo ha imparato a
cucinare i cibi, segnando un passaggio importante
nella sua evoluzione. Ora brucia le
risorse, segnando un passo indietro verso la
preistoria! Marco Caldiroli – Medicina
Democratica
Le osservazioni presentate al SIA
(studio impatto ambientale) dell’inceneritore di
Gerbido Giovanni Pensabene – Assessore
all’ambiente del Comune di Asti
Comune di Asti - Un’esperienza
positiva nella gestione dei rifiuti
Claudio Cavallari - Pro Natura
Torino
Gli impianti utili non sono
finanziati né realizzati: la carenza degli impianti di
compostaggio Gianni Naggi - Forum Ambientalista
del Piemonte
Tutta l’energia nei prodotti impone
riuso e riciclaggio
Claudio Cancelli - Docente del
Politecnico di Torino
Problemi di compatibilità
territoriale: un'acciaieria di seconda fusione nella valle di
Susa”
Coordina Renato
Zanoli - Medicina
Democratica del Piemonte
INCENERITORE DI GERBIDO:
L’INCIVILTÀ DEL FUOCO! Siamo in
una fase quasi finale verso la costruzione dell’inceneritore del Gerbido,
Torino. E’ stato depositato lo SIA (Studio di impatto ambientale) da parte di
TRM, su cui sono state presentate le osservazioni da parte di Associazioni ed
Enti Locali. Inutile dire che permane la nostra contrarietà alla scelta
dell’incenerimento come soluzione del problema dei rifiuti, scelta sicuramente
comoda ed economicamente vantaggiosa per chi costruirà e gestirà l’impianto ma
molto onerosa per i Comuni e quindi per i cittadini che vedranno aumentare il
costo del servizio. Dal
luglio 1997 (approvazione Piano Regionale Rifiuti) e, attraverso conferenze di
servizi, protocolli di intesa, studi (Commissione NRDS, TRM) per arrivare maggio
2006 quando si conclude la Conferenza dei Servizi sul progetto preliminare, ha
inizio l’annosa storia dell’inceneritore della Provincia di
Torino. Si
tratta di iniziative, tutte, che davano per necessaria la realizzazione di uno o
più impianti di incenerimento per la provincia di Torino. In dieci anni nessuna
iniziativa ha preso in considerazione la possibilità di non realizzare impianti
di incenerimento e di trovare soluzione al problema rifiuti per altre vie (che
non fosse quella utilizzata finora ovvero di smaltire quasi tutti i rifiuti in
discarica). I
diversi passaggi amministrativi e di studio hanno avuto sempre al centro la
necessità a priori definita di realizzare uno o più inceneritori in Provincia di
Torino. La
Valutazione di impatto ambientale anziché essere preventiva a ogni decisione
arriva pressoché ultima a decisioni svolte, in altri termini la procedura di compatibilità ambientale
viene svuotata e resa un passaggio quasi burocratico. Innanzitutto
né al momento né al 2010 è prevista da alcun piano la massimizzazione delle RD,
anzi il progetto non tiene conto di quanto prevede il D.L.vo 152/06 dove
all’Art. 205 impone per il 2012 il raggiungimento del 65% di Raccolta
differenziata. Nessuna iniziativa seria è stata intrapresa per lo sviluppo di
una strategia e di programmi volti alla riduzione alla fonte della quantità dei
rifiuti, primo passaggio individuato dalla normativa comunitaria e nazionale per
una corretta gestione dei rifiuti stessi. Pertanto
prima di pensare a realizzare un impianto di incenerimento è necessario, quanto
meno, riscrivere il Piano di gestione dei rifiuti della Provincia di Torino con
il nuovo obiettivo di RD e di quantificazione certa di riduzione. Anche il
Comune di Torino dovrà necessariamente fare la sua parte. Nell’impianto
dei SIA si rileva l’assoluta mancanza di qualunque seria valutazione di
carattere economico non solo sulle varie opzioni, ma anche su quella individuata
come migliore. Inoltre,
quello che manca ed è sempre mancata è la valutazione dell’”opzione zero”, cioè
la ricerca di alternative all’incenerimento. Oltre ai rischi associati
all’inquinamento ambientale dell’impianto ci troviamo di fronte anche a rischi
di inquinamento amministrativo: i soggetti pubblici che hanno definito la
necessità dell’inceneritore sono gli stessi che hanno specifici compiti – per
legge – di controllo e intervento sull’impianto in caso di malfunzionamenti o
problemi. Si
introduce con l’inceneritore una nuova fonte d’inquinamento destinata a
perdurare per decine di anni, nella
zona sede dell’impianto ma anche nel territorio limitrofo.
E’ certo che le tonnellate di
rifiuti che saranno bruciato nell’inceneritore sono maggiori da quelle definite
nel piano, perché meno potere calorifico presente nel rifiuto più sui brucia,
consente un aumento della quantità: i dati di progetto forniti sulle
potenzialità non corrispondono al reale range di funzionamento dell’impianto. La
potenzialità di un impianto viene stabilita in funzione del carico termico
dell’impianto e non del solo quantitativo di rifiuti bruciato la capacità
massima è pari a 421.000 t/anno di rifiuti con PCI. 11.000 kJ/kg nella realtà se
il PCI fosse di 9800 kJ/kg equivarrebbe alla possibilità di bruciare in un annuo di 591.000 ton
di rifiuti anziché le 421.000 ton dichiarate. Più potere calorifico nel rifiuto
meno si brucia, con la tecnologia a griglia mobile il PCI non può superare una
certa soglia altrimenti occorre abbassarlo e questo anche per la necessità di
mantenere basso il PCI dei rifiuti per non dover sottoutilizzare l’impianto in
termini di portata effettiva di rifiuto cui seguirebbe una riduzione dei
compensi per il servizio effettuato. 311 mila euro per costruire
l’impianto sono uno schiaffo ai corretti e opportuni
investimenti. C’è ancora tempo per fermarli.
Occorre mobilitarsi e non lasciarli agire
indisturbati. Agire Locale Torino,
Medicina Democratica, Greenpeace GL Torino, Pro Natura, Forum Ambientalista,
Associazione Il Girasole, Associazione
A.V.D.A. |
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