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rassegna stampa: IL CAVALLO DI TROIA (con le orecchie d'Asino) ...Altieri sulle soglie di (in)tolleranza di ogm.
- Subject: rassegna stampa: IL CAVALLO DI TROIA (con le orecchie d'Asino) ...Altieri sulle soglie di (in)tolleranza di ogm.
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Wed, 12 Apr 2006 09:21:33 +0200
Vi giriamo un articolo a commento della posizione assunta, sulla coesistenza tra metodi di produzione senza OGM e produzioni transgeniche, dal sindacato di categoria CIA. L'articolo che ben volentiri proponiamo è a firma del sig. Giuseppe Altieri che ne ha autorizzato la pubblicazione. a cura di AltrAgricoltura Nord Est ------------------------------------------------------- CIA... o CIA ? Cara Cia... perchè non diciamo invece CIAO agli OGM. La cia difende gli alimenti biologici... mentre ne chiede la contaminazione legalizzata... Infatti, il limite analitico degli ogm non è 0'1% !!! ....e soprattutto 0,1% non è uguale a zero. ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ODG CONTRO LA CONTAMINAZIONE OGM NEL BIO ALL'ASSEMBLEA NAZIONALE CIA (fonte Greenplanet) L'assemblea deplora la volontà di equiparare le soglie di contaminazione accidentale OGM di biologico e convenzionale, e chiede alla Commissione di ridurre il "quid" dallo 0.9% al limite analitico dello 0,1% Ordine del giorno ANABIO La quarta Assemblea elettiva nazionale della Confederazione Italiana Agricoltori riunitasi a Roma i giorni 22-23 e 24 marzo accoglie con favore la proposta di Regolamento del Consiglio dell'Unione Europea che tende ad una profonda revisione della regolamentazione dell'agricoltura biologica. L'assemblea condivide la necessità di perseguire, attraverso questa riforma, regole più trasparenti del sistema di controllo tendenti a rafforzare la fiducia dei consumatori e la volontà di estendere il campo di applicazione del Regolamento a settori importanti per l'economia agricola italiana quali la produzione vinicola e l'acquacoltura. L'assemblea deplora la volontà espressa nella proposta di revisione di volere equiparare la soglia di contaminazione accidentale da OGM del biologico a quella delle produzioni convenzionali. L'assemblea ritiene che, qualora questa scelta fosse confermata, il settore delle produzioni biologiche ne verrebbe gravemente danneggiato. Le caratteristiche che i consumi riconoscono ai produttori biologici risiedono, tra l'altro, nella naturalità dei processi produttivi, nelle tecniche rispettose dell'ambiente, nell'esaltazione della biodiversità. A questa considerazione si aggiunge il fatto che, dato che nelle produzioni con metodo biologico è assolutamente vietato l'uso di OGM in qualunque fase della filiera produttiva, il livello di rischio di contaminazione per il settore è già di per sé più basso. Pertanto l'assemblea elettiva nazionale della CIA chiede al Consiglio ed al Parlamento Europeo che, nel percorso di definizione della proposta di Regolamento, al biologico europeo venga riconosciuto un livello di contaminazione OGM non superiore al limite analitico dello 0,1%. --------------------------------------------- IL CAVALLO DI TROIA (con le orecchie d'Asino) di Giuseppe Altieri Soglie di (in)"tolleranza" di ogm negli alimenti biologici e nelle sementi? Prove generali di dittatura agroalimentare. Ma la matematica, per fortuna, non è una opinione... e ci viene in aiuto. La Commissione Europea si affanna sotto le pressioni asfissianti delle Multinazionali e propone le solite soglie di (in)"tolleranza" per la presenza degli ogm, questa volta addirittura sulle sementi per le coltivazioni e addirittura sugli alimenti biologici. Ovviamente, siccome gli ogm contaminerebbero irreversibilmente le altre forme di coltivazione, la Coesistenza di coltivazione con gli ogm presuppone che non ci sarebbero più coltivazioni ogm freeŠ Ed è questo l'unico vero scopo delle Multinazionali che cercano di imporre il loro monopolio sull'agricoltura e il cibo, attraverso brevetti sugli ogm, contaminazioni irreversibili dell'ambiente e delle altre forme di coltivazione, soglie di tolleranza senza etichettatura della presenza di ogm, di modo che i consumatori non possano più scegliere liberamente. Come si può parlare pertanto di "Coesistenza"? Infatti, la recentissima sentenza della Corte Costituzionale, sul ricorso presentato dalla Regione Marche (ogm free) e dall'Asseme (Ass. Sementieri Mediterranei), ha praticamente abolito la legge 5 che prevedeva che le Regioni dovessero allestire piani di "Coesistenza" di coltivazione con gli ogm, ribadendo che, se vogliamo avere sul mercato la coesistenza di merci contenenti ogm e prodotti biologici, tipici, altri prodotti 100% ogm free... non si possono coltivare ogm in Italia e le Regioni fanno bene a dichiararsi "libere da ogm". Mettere delle soglie di tolleranza di ogm nelle sementi e negli alimenti biologici (oggi 100% ogm free) significherebbe invece dare la possibilità di coltivare ogm e contaminare in breve tempo tutta l'agricoltura tradizionale europea. Soprattutto significherebbe la distruzione dell'agricoltura biologica, che sta rapidamente conquistando con i suoi prodotti i mercati di tutto il mondo, proprio perchè rigorosamente liberi da ogm. Un Cavallo di Troia dal naso lungo... e dalle orecchie d'asino. Una proposta di "mediazione" fatta da alcuni "ecologisti" e dalla CIA (il sindacato agricolo, beninteso...) alla commissione europea prevede che le soglie di tolleranza negli alimenti biologici corrispondano ai livelli minimi di presenza rilevabile alle analisi di presenza di ogm, definite col valore di 0,1% (e nelle sementi?). Ma questo è un valore maggiore di Zero! La matematica per fortuna ci viene in aiuto. Ma scusate, se rilevo presenza di ogm nel biologico e nei semi di qualsiasi tipo laddove gli ogm non ci devono stare (altrimenti contaminerebbero tutto), a cosa servono le soglie di tolleranza? Qualcuno forse non ha ancora capito che gli ogm sfuggono sia alla politica che alle mediazioni, come tutte le dittature, che semplicemente impongono se stesse. O si accetta irreversibilmente che tutto diventi ogm, con la cosiddetta Coesistenza di coltivazioni (contraddizione in termini) e le soglie di tolleranza senza etichette (cose legate a doppia mandata in relazione di causa ed effetto)... o no. Semplice... forse troppo. Cerchiamo invece di darci da fare per abolire le soglie di tolleranza di ogm in tutti gli alimenti (oggi, in quelli convenzionali, allo 0,9%) cosi com'è per quelli biologici (oggi al 100% liberi da ogm e, guarda caso, scelti sempre più dai consumatori) ed etichettiamone le presenze anche in tracce rilevabili alle analisi di presenza/assenza, affinchè i consumatori possano scegliere se mangiarli o meno gli ogm .... ...se proprio li vogliamo importare e mettere sul mercato (unica forma di coesistenza possibile), nonostante gli accertati rischi per la salute. Altrimenti a forza di soglie di tolleranza ....diventeremo tutti intolleranti. Facciamo un esempio pratico. Matematicamente, la soglia di rilevazione analitica di presenza degli ogm corrisponde a qualsiasi valore sopra Zero! E non allo 0,1% (che corrisponderebbe a 1:1.000 semi) e a una parte su 1.000 negli alimenti in generale. Infatti, se il campione d'analisi è di 3.000 semi (come per legge in Italia), per trovare positività alle analisi è sufficiente avere la presenza di 1 seme OGM = 0,03% (analisi PCR qualitativa); se troviamo 2 semi OGM su 3.000, abbiamo un valore di 0,06%; se ne troviamo 3 su 3.000, abbiamo il valore 0,1%. Se questo valore 0,1% venisse assunto come soglia di tolleranza, una contaminazione di 2 semi OGM su 3.000 verrebbe legalizzata e sarebbe sufficiente a contaminare tutta l'agricoltura Europea in breve tempo, vanificando lo stesso concetto di coesistenza, in quanto tutte le coltivazioni conterrebbero ogm. Se il campione d'analisi fosse di 10.000 semi, come qualcuno addirittura propone, la presenza di 1 seme ogm darebbe un valore di 0,01%, sufficiente alla determinazione di presenza con le analisi qualitative PCR, per le quali basta che ci sia un solo dna ogm nel campione da analizzare. In questo caso, se inserissimo delle soglie di tolleranza allo 0,1% potremmo avere addirittura 9 semi GM su 10.000 ...legalizzati !! E negli alimenti è sufficiente la presenza di una sola particella transgenica per verificarne la presenza, anche se in misura infinitesima... importante è che sia presente nel campione di analisi... e ciò dipenderà da come preleviamo i campioni e dal numero di campioni analizzati (più ne analizziamo e maggiore sarà la probabilità di rintracciare le eventuali contaminazioni da ogm) E allora, cerchiamo di fare molta attenzione... gli ogm possono sfuggire alla politica ma non alla matematica, che per fortuna non è una opinione. A proposito di opinione, ricorderei che quella pubblica è all'80% contraria agli ogm. No, pertanto, alle soglie di tolleranza e Si alle etichettature di qualsiasi livello di presenza di ogm negli alimenti e divieto assoluto di semine di ogm e di contaminazione qualsiasi delle sementi. Ed alimenti Biologici rigorosamente liberi da ogm al 100%. La tolleranza Zero è l'unica che può garantire la coesistenza sul mercato tra "alimenti" ogm importati ed alimenti biologici e tradizionali Europei ed Italiani, 100% ogm free. Altrimenti tutto diventerà contaminato e nulla sarà più puro... ci saranno solo gli Ogm. E il cibo, forse, a causa dei diritti di brevettoŠ diventerà un lusso. Oggi siamo a un bivio: biologico o transgenico. I consumatori e i popoli hanno già scelto: l'unica via per il progresso è quella indicata dalla Tradizione. Commissione Europea o dittatura? Siamo ottimisti... l'Agroecologia trionferà e, con essa, l'intelligenza umana. E Ulisse potrà godersi in pace, come ognuno di noi, la sua Itaca, così come ce l'hanno lasciata i saggi padri, ben sapendo che la terra non è una loro eredità, ma un prestito dei figli. ---------------------------------------------------------- N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a: altragricoltura at italytrading.com Altre notizie sul sito: www.altragricolturanordest.it
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