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rassegna stampa: "Manifesto Nazionale del Pollo Ruspante e Biologico".
- Subject: rassegna stampa: "Manifesto Nazionale del Pollo Ruspante e Biologico".
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Wed, 22 Mar 2006 17:59:37 +0100
a cura di AltrAgricoltura Nord Est -------------------------------------- tratto da "Bioagricoltura Notizie" - n. 9 del 10 Marzo 06 "Manifesto Nazionale del Pollo Ruspante e Biologico". Per combattere la disinformazione, in tempi di aviaria, riguardo agli allevamenti estensivi e biologici di pollame, e fornire una corretta informazione ai consumatori, Maurizio Arduin, zootecnico, esperto in razze antiche e rustiche, ha lanciato il "Manifesto Nazionale del Pollo Ruspante e Biologico". Nel manifesto si sottolinea come l’esperienza e numerose ricerche mostrino come gli allevamenti estensivi all’aperto, anche certificati "da Agricoltura Biologica", se correttamente impostati, non siano potenzialmente più pericolosi per la salute dell’uomo e degli animali di quelli industriali, al chiuso di capannoni, ma, anzi, come sia vero il contrario: sono i più sicuri. "Manifesto Nazionale del Pollo Ruspante e Biologico". Produzioni avicole estensive e rischio sanitario Per produzioni avicole estensive si intendono gli allevamenti di pollame (pollo, anatra, colombo, faraona, tacchino e oca) che utilizzano, volontariamente o per legge, il pascolo come parte fondamentale del metodo d'allevamento. Questo tipo di produzioni sono oggi in linea con gli obiettivi della moderna zootecnia europea: biodiversità e legame con il territorio, competitività, diversificazione, rintracciabilità, integrità dei suoli e protezione dell'ambiente, salubrità delle carni e resistenza alle malattie. Biodiversità e legame con il territorio. Le produzioni avicole estensive vengono realizzate con razze, linee o meticci a lento accrescimento. Per esperienze scientifiche, altre di campo e per definizioni legislative (REG. CE 1804/99 e REG. CE 1538/91), i tipi genetici a lento accrescimento mostrano una maggiore resistenza alle malattie e non sono sensibili a problemi sanitari tipici degli ibridi avicoli industriali come diminuzione attività locomotoria, incapacità di reazione ad eventi esterni, incapacità di utilizzo dei posatoi, incapacità di utilizzo del bagno di sabbia, minore capacità immuno-depressiva, minor resistenza alle malattie parassitarie, manifestazione di sindromi improvvise come la rottura delle ossa o la morte, disordini metabolici, modifiche a livello fisiologico della massa di alcuni organi come cuore e intestino. Competitività. Le produzioni estensive, realizzate con razze o linee a lento accrescimento, sono le uniche in grado di usufruire di marchi comunitari (REG. CE 1804/99 e REG. CE 1538/91) e quindi le uniche in grado di soddisfare le condizioni di competitività da sempre ricercate dall'Unione europea per una zootecnia sostenibile. Diversificazione e rintracciabilità. Le produzioni avicole estensive non sono idonee per produzioni industriali ma si adattano alle più svariate tipologie di aziende rurali consentendo una diversificazione produttiva realizzabile anche attraverso una "filiera corta" che permette in rapporto diretto tra produttore e consumatore semplificando al massimo la rintracciabilità del prodotto. Integrità dei suoli e protezione dell'ambiente. Negli allevamento estensivi la concentrazione dei capi è notevolmente inferiore a quanto avviene negli allevamenti industriali. La presenza di terreno e la necessità di coltivare direttamente la maggior parte degli alimenti distribuiti agli animali rende gli allevamenti estensivi gli unici capaci di garantire una vera integrità dei suoli e protezione dell'ambiente. Salubrità delle carni e resistenza alle malattie. Gli allevamenti estensivi, con libero accesso al pascolo, manifestano una maggiore resistenza alle infezioni grazie alla minore concentrazione di capi. L'esperienza dell'Influenza Aviare del 2000 che tra le province di Verona e Brescia ha portato a morte 14 milioni di capi ha dimostrato la capacità di resistenza degli animali allevati all'aperto in una zona con epidemia accertata. Esperienze condotte nel 1949 alla Stazione Avicola Sperimentale dell'Oklaoma hanno dimostrato una ereditabilità della resistenza alle malattie da virus per cui l'allevamento estensivo, quando utilizza linee idonee, può dimostrare una maggiore resistenza alle malattie. Infine è scientificamente dimostrato che i raggi ultravioletti del sole hanno la capacità di determinare l'inattivazione di diversi germi (muffe, batteri e virus) compreso il virus dell'Influenza Aviare. Per ottenere questa superiore salubrità delle carni è però necessario garantire un costante accesso al pascolo. Ne deriva che gli allevamenti estensivi all’aperto, come quelli certificati “da Agricoltura Biologica”, se correttamente impostati, non sono potenzialmente più pericolosi per la salute dell’uomo e degli animali di quelli industriali, al chiuso di capannoni. Anzi, è vero il contrario. (di Maurizio Arduin) Prime adesioni: Giovanni Matteotti, Presidente AIAB Emilia Romagna Andrea Ferrante, Presidente Federale AIAB Pina Eramo, Presidente Anabio Annalisa Saccardo, Coldiretti Marco Camilli, Presidente Anagribios Lino Nori, Presidente Federbio Vincenzo Vizioli, Presidente Comitato Promotore Fondazione AIAB per la ricerca Bernardo De Gennaro, Università di Bari, Presidente AIAB Puglia Nuove adesioni: Mario Valenti, Chimico farmaceutico, Biotecnologo alimentare Francesco Donati, DIEA - Università di Udine Giovanni Galluccio, Segretario UILA-UIL del Trentino Paolo Di Luzio, Presidente AIAB Molise Antonio Gozzi ------------------------ N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at italytrading.com Altre notizie sul sito: www.altragricolturanordest.it -- No virus found in this outgoing message. Checked by AVG Free Edition. Version: 7.1.385 / Virus Database: 268.2.6/287 - Release Date: 21/03/2006
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