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Elettrosmog: incontriamo i candidati dell'Unione!
- Subject: Elettrosmog: incontriamo i candidati dell'Unione!
- From: "Beatrice Bardelli" <reginadelmare at tiscali.it>
- Date: Tue, 14 Feb 2006 09:53:04 +0100
Il 14 febbraio 2001, il giorno di San
Valentino, il Parlamento italiano votava praticamente all'unanimità la
Legge quadro sull'elettrosmog, la n. 36 del 22 febbraio 2001.
Da allora sembrano passati secoli, anzi millenni.
L'oscurantismo perpretato dal governo Berlusconi sugli effetti biologci e
sanitari dei campi elettromagnetici è stato più che totale.
Lo stravolgimento del senso di quella legge ha
seguito a ruota. Hanno abrogato la Valutazione di impatto ambientale, hanno
attaccato duramente il "permesso di costruire" ex concessione edilizia, hanno
tentato di abrogare il DM 381/98 senza riuscirci.
Comunque hanno alzato i livelli di esposizione
della popolazione( i famosi OBIETTIVI di QUALITA') a 6 volt metro
senza neppure sapere che la strumentazione elettronica esistente è tutelata e
tarata a 3 volt metro, la metà, e che le leggi italiane che loro hanno
sbeffeggiato ed irriso parlano di MINIMIZZAZIONE della esposizione, un obiettivo
tecnicamente possibile e già realizzato in molti Comuni d'Italia.
Hanno confezionato ad hoc un Codice delle
comunicazioni elettroniche fatto ad arte per agevolare al massimo i gestori
che oggi in Italia sono diventati praticamente i padroni del territorio (meno
male che alcuni Comuni li contrastano obbligandoli a rispettare i loro
piani urbanistici per le antenne) ed i manipolatori del comportamento di milioni
di persone che usano il cellulare ma che non sono state avvertite dei gravi
pericoli per la salute che un uso frequente comporta (basta citare il
tumore al nervo acustico, provato ed ormai subito da persone che hanno usato il
cellulare o il cordless per oltre 10 anni).
Senza parlare degli accordi di questo governo con
Tim per scaricare sui videofonini partite di calcio ed i campionati mondiali di
Torino.
Tutto questo ha comportato e comporterà un
ulteriore e massiccia installazione di centinaia, migliaia di antenne che
comprenderanno anche quelle destinate a far trasmettere i dati dei computer con
modalità wireless, ovvero "senza fili".
Non si tratta più di "pubblica utilità" (tipo
chiedere aiuto quando ti perdi in un bosco, su una montagna...), qui si tratta
del più grande business mai creato in Italia. E sono i cittadini con i loro
comportamenti che lo foraggiano: becchi e bastonati.
Dobbiamo riprenderci in mano la tutela della nostra
salute, dobbiamo rimboccarci le maniche, tutti insieme, e chiedere al governo
dell'Unione di ABROGARE il Codice delle comunicazioni elettroniche. Facciamo
sentire la nostra voce, organizziamo un incontro a Roma con i candidati
dell'Unione.
Tentiamo di VOLTARE PAGINA...
dott.ssa Beatrice Bardelli
Coordinamento Comitati toscani contro
l'elettrosmog
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