BIO. Ambientalisti e coltivatori
insieme contro soglia dello 0,9% di Ogm
/x-tad-bigger>/bigger>/fontfamily>/center>23/01/2006
- 10:37
/x-tad-bigger>/bigger>/fontfamily> /x-tad-bigger>La delibera della norma che ammette
uno 0,9% /x-tad-bigger>di contaminazione da
Organismi Geneticamente Modificati (OGM) nei prodotti biologici sarà oggi
all'ordine del giorno al consiglio europeo dei ministri dell'Agricoltura. Coldiretti, Legambiente e Aiab hanno chiesto, in un comunicato congiunto, al ministro
delle politiche agricole, Gianni Alemanno, di "prendere una posizione
intransigente e tutelare con decisione l'agricoltura italiana di qualità".
/x-tad-bigger>"OGM
tolleranza zero". Questo la parola d'ordine delle tre
organizzazioni, /x-tad-bigger>secondo
le quali "Più che di un provvedimento si tratta di un vero flagello che
rischia di pregiudicare in modo gravissimo un intero settore, quello
dell'agricoltura biologica e di comprometterne seriamente lo sviluppo futuro,
incidendo negativamente, nella sua attuazione, sia sui produttori che sui
consumatori. I primi vedrebbero vanificare
completamente lo sforzo e l'impegno di chi ha scelto di produrre secondo i
criteri del biologico. I secondi perderebbero ogni garanzia, se non addirittura
il senso stesso dell'acquistare prodotti biologici".
/x-tad-bigger>Per dare ai
consumatori di prodotti biologici /x-tad-bigger>-
si legge nella nota - la certezza di acquistare alimenti non inquinati da biotech, inoltre, è quanto mai necessario rendere operativo
il marchio del biologico italiano che garantisca la
tolleranza zero sulla presenza di organismi geneticamente modificati. L'Italia
è tuttora leader assoluta nell'Europa allargata con oltre un quinto della
superficie coltivata e un terzo delle imprese. Questo un
provvedimento, invece tende ad abbassare il livello della qualità e ad
omologare il settore del biologico, che invece sta diventando sempre più
interessante dal punto di vista economico.
/x-tad-bigger>Era tempo - concludono /x-tad-bigger>Coldiretti/x-tad-bigger>/color>,
/x-tad-bigger>Legambiente/x-tad-bigger>/color>
e /x-tad-bigger>Aiab/x-tad-bigger>/color>
/x-tad-bigger>- che aspettavamo una
regolamentazione in tal senso, ma i tempi affrettati della decisione e la
mancanza di consultazione delle parti interessate, fanno pensare ad un grave
disinteresse comunitario per la tutela dei produttori o la salute dei cittadini. A
questo punto ci aspettiamo che il Governo italiano faccia la sua parte e si
opponga con forza a questo provvedimento.
/x-tad-bigger>In difesa del
biologico scende in campo anche l'associazione ambientalista, /x-tad-bigger>Fare
Verde/x-tad-bigger>/color>, che precisa: "La
contaminazione da Ogm significherebbe la negazione
stessa della cultura biologica, che nella purezza del metodo di coltivazione
trova i suoi elementi di maggior caratterizzazione e
successo. Il tentativo, nemmeno troppo velato, è quello di omologare i prodotti
biologici agli altri prodotti agricoli e, nel contempo, creare l'ennesimo cuneo
perché i prodotti ogm entrino prepotentemente,
nonostante il parere contrario della stragrande maggioranza dei cittadini e di
larghissima parte del mondo agricolo, in ogni tipo di alimentazione".
/x-tad-bigger>Per questo,
Fare Verde si appella al Governo italiano, /x-tad-bigger>ed
in particolare al Ministro per le Politiche Agricole Gianni Alemanno che lo
rappresenterà in sede europea, perché si opponga con forza, come ha già fatto
in passato, ad ogni tentativo di minare alle radici la nostra agricoltura di
qualità.
HC 2005 - redattore: /x-tad-bigger>SB/x-tad-bigger>