rassegna stampa: CON L'OGM SPUNTA L'ALLERGIA



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Green Planet" - 27/1/2006
CON L'OGM SPUNTA L'ALLERGIA
Dimostrato: un gene inserito in un organismo estraneo produce una proteina
diversa da quella originale, con imprevedibili effetti sulla salute.
Un team di ricercatori australiani e statunitensi ha scoperto che un gene
assolutamente innocuo, presente nel fagiolo, provoca delle forti allergie
quando è inserito nella pianta di pisello.
Le normali procedure di valutazione non avrebbero potuto rilevare questo
pericolo, che potrebbe riguardare gli Ogm già in commercio. I ricercatori
della Csiro (Commonwealth scientific and industrial research organization)
avevano inserito un gene presente nel fagiolo in piante di pisello, allo
scopo di renderle più resistenti agli attacchi di un insetto.
Il gene in questione «era stato studiato per molti anni e non si era mai
dimostrato pericoloso per la salute di uomini o animali», dichiara la Csiro.
Che ha voluto studiare meglio gli effetti dei piselli transgenici, dandoli
in pasto ai topi di laboratorio.
Quelli nutriti con fagioli e piselli normali sono rimasti sanissimi, ma
quelli nutriti con i piselli Ogm hanno sviluppati forti infiammazioni ai
polmoni e una reazione allergica diffusa.
Non solo: i topi sono diventati allergici anche ad altre sostanze.
«Questo è il primo studio pubblicato su una rivista scientifica che dimostra
che un gene inserito in un organismo estraneo produce una proteina diversa
da quella originale, con imprevedibili effetti sulla salute», spiega Gloria
Adduci del Consiglio Diritti Genetici.
Finora si riteneva che i geni trasferiti da un organismo all'altro
producessero esattamente la stessa proteina.
E l'unico timore era che, ad esempio, una fragola con inserito il gene di un
pesce fosse pericolosa per chi è allergico al pesce. Adesso i timori si
moltiplicano.
La Csiro ha bloccato la produzione e lo studio di questi piselli transgenici
e distruggerà tutte le piante esistenti.
Ha inoltre dichiarato che «questo studio dimostra che ogni nuovo Ogm deve
essere saggiato individualmente per i suoi effetti sulla salute».
Peraltro nessuno, al momento, obbliga le industrie biotecnologiche a
condurre il tipo di test fatto su questi piselli.
La pericolosità di questi ultimi non sarebbe stata rilevata con le procedure
adottate di solito.
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GREENPEACE: SERVE UNA MORATORIA SUGLI OGM
Le malattie nelle cavie alimentate con pisello OGM in Australia si
aggiungono a quelle attribuite al MON863, la Commissione UE non autorizzi
altri OGM contro il parere degli Stati membri.
Roma, 2 dicembre 2005 - Al termine di una recente ricerca a lungo termine
condotta in Australia sui piselli OGM, si sono osservate mutazioni nella
struttura della proteina prodotta dai piselli OGM, responsabili di causare
infezioni polmonari nelle cavie alimentate con questi OGM, che sono
diventate anche più reattive ad altre allergie alimentari.
Greenpeace torna a sottolineare l’urgenza di uno stop alle coltivazioni di
OGM in Europa.

Attivisti di Greenpeace, in rappresentanza dei consumatori dell’Europa dei
Venticinque, hanno protestato questa mattina davanti al Consiglio dei
Ministri per l’ambiente, a Bruxelles.
Gli attivisti indossavano maschere da cavie, per ricordare i gravi rischi
alla salute che sono stati riscontrati su questi animali se alimentati con
piselli OGM e issavano striscioni con la scritta “I mangimi OGM mi hanno
fatto ammalare - non lasciate che capiti anche agli uomini!”.

“I rischi per la salute delle piante OGM sono stati completamente
sottovalutati. Per diversi OGM già ammessi nel mercato europeo, i test hanno
mostrato un significativo impatto sulla salute degli animali alimentati con
questi mangimi. Greenpeace chiede ai Ministri per l’ambiente di dare un
segnale chiaro in direzione di una maggiore protezione dei consumatori e
dell’ambiente. Fermare tutte le autorizzazioni a coltivazioni OGM è l’azione
più ragionevole da fare in base alle ultime prove scientifiche” afferma
Federica Ferrario, responsabile Ogm di Greenpeace.

La richiesta di Greenpeace è sostenuta da esperti che si sono riuniti ieri,
in occasione di una conferenza internazionale a Francoforte. Esperti
francesi, italiani, svizzeri, tedeschi e britannici hanno criticato le
attuali valutazioni del rischio insito nell’uso di mangimi OGM, definendole
insufficienti, e sono stati concordi nel definire le manipolazioni genetiche
come imprevedibili a lungo termine.

Il professor Arpad Pusztai, che alcuni anni fa ha condotto alcuni test
preliminari sull’alimentazione delle cavie a base dello stesso tipo di
piselli OGM provenienti dall’Australia, aveva rilevato danni minori.
Ha comunque dichiarato che “è necessario considerare seriamente questi
campanelli d’allarme, specialmente quando si passa a considerare la salute
umana. Come ho potuto verificare, gli effetti sulla salute, in particolare
quelli sul sistema immunitario delle cavie, non sono facili da rilevare. Il
problema è che nessun altro studio di questo tipo è mai stato condotto sugli
OGM. In più, nessuna autorità preposta al controllo ha mai ordinato di
testare la loro sicurezza con gli stessi metodi utilizzati per questo OGM”.

Tra gli OGM imputati di avere significativi effetti sulla salute degli
animali alimentati con questi mangimi, c’è anche il MON863, un mais
Monsanto.
La Commissione Ue ha dato il via libera alla sua approvazione per l'uso
animale lo scorso agosto, nonostante il parere contrario della maggioranza
degli stati membri.
L’autorizzazione degli OGM per l’alimentazione umana è atteso nelle prossime
settimane.
Greenpeace, 2 dicembre 2005
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