La Stampa 03 Febbraio
2006 RIFIUTI SOLIDI URBANI PARTONO
LE ADESIONI DEI FIRMATARI IN TUTTA LA CITTA’
Raccolta differenziata Petizione per
fermarla
«Così proprio non va,
ripartiamo da zero»
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[FIRMA]Giacomo Bramardo
Angelo
Conti La raccolta differenziata dei rifiuti, partita a macchia di
leopardo in diverse zone della città, sta sollevando malumori e proteste.
C’è chi si è ritrovato con 30 diversi cassonetti nel cortile, svuotati
quando va bene un paio di volte a settimana. Chi ha visto sottratto nel
piccolo cortile condominiale l’unico spazio in cui i bambini potevano
giocare. «E le condizioni igieniche non sono certo migliorate, anzi: i
bidoni straboccano di sacchetti maleodoranti per diversi giorni prima di
essere rimossi». Chi ha potuto constatarlo di persona, solleva molte
perplessità su come è stato organizzato il nuovo servizio. Pur trattandosi
di un segno di civiltà e di attenzione per l’ambiente, il progetto
elaborato da Comune ed Amiat rischia di trasformarsi in un sacrificio che
pesa soltanto sulle spalle dei cittadini. In questi giorni è partita
una raccolta di firme estesa a tutta la città con lo scopo di chiedere una
radicale riorganizzazione della raccolta. «Non siamo contrari al principio
della “differenziata” - spiega Giovanni Maria Ferraris, vicepresidente
della Circoscrizione 8 e primo firmatario della petizione - ma chiediamo
l’eliminazione del “porta a porta” perché è un chiaro fallimento. Va
assolutamente ripensata l'ubicazione dei cassonetti all'interno dei
cortili, creando piuttosto isole ecologiche esterne adeguatamente
attrezzate, in linea con l'arredo urbano dei nostri quartieri». Ma ci
sono anche contraddizioni sollevate dai nostri lettori: «Prima di chiedere
sacrifici ai contribuenti, il Comune dovrebbe dare per primo il buon
esempio. Invece - lamenta Rosanna C. - tonnellate di immondizia prodotte
dai mercati rionali finiscono in discarica senza alcuna divisione tra
legno, plastica, organico e altri materiali. Lo vedo ogni sera sul mercato
di via Porpora, affacciandomi alla finestra». Ancora Ferraris: «Il
vicesindaco non ha mantenuto l’impegno di sospendere la raccolta
differenziata dove non era ancora partita e migliorarla dov’è già
presente. E l'Amiat continua a dimostrare inefficienza nello svolgere
questo fallimentare servizio, mentre i costi per la collettività stanno
aumentando a dismisura. Abbiamo deciso con alcuni volenterosi cittadini di
estendere la petizione all'intera città. Oltre alle adesioni,
raccoglieremo anche indicazioni e proposte dei cittadini per trasmetterle
poi all’amministrazione comunale. Credo comunque che una ridiscussione
totale del servizio sia imprescindibile, viste le lacune e l’incapacità di
gestione fin qui dimostrata». Oltre ai vari punti «mobili» della città
in cui verranno raccolte le firme, chi vuole aderire può farlo
presentandosi presso lo studio Ferraris, di via Campana 9, ogni mercoledì
e venerdì dalle 10 alle
12.
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