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rassegna stampa: PUGLIA, ADOTTA UN OLIVO SECOLARE
- Subject: rassegna stampa: PUGLIA, ADOTTA UN OLIVO SECOLARE
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Tue, 22 Nov 2005 14:12:49 +0100
Continuano le iniziative di agricoltori ed allevatori per creare uno spazio di valorizzazione per l'agricoltura senza OGM e priva di residui chimici. a cura di AltrAgricoltura Nord Est ------------------------------------ PUGLIA, ADOTTA UN OLIVO SECOLARE Quando si guarda oltre il contenuto della bottiglia ... per tutelare il paesaggio. Interesse del mondo anglosassone per l'iniziativa La Puglia fa «scuola» e dall'iniziativa che Legambiente ha dedicato, con successo, agli olivi antichi dai tronchi enormi e contorti sta per nascere un altro progetto dedicato alla tutela paesaggistica ma soprattutto produttiva della Sardegna. Attraverso la campagna «Adotta l'olivo secolare», lanciata a Roma a giugno di quest'anno, sono stati venduti 400 quintali di olio «La Chiantata». Si tratta di un Dop «Colline di Brindisi» che, fra l'altro, ha il vanto di essere stato il primo in Europa ad ottenere il riconoscimento del marchio comunitario. In tantissimi, da tutta Italia, sono scesi in campo per «adottare a distanza» una pianta secolare di olivo pugliese. Dall'estero la tv inglese BBC e il periodico statunitense «Saveur» hanno spostato i riflettori sulle campagne di Puglia e sul tanto amato olio extravergine di oliva. L'obiettivo di Legambiente, e di quei produttori pugliesi che non vogliono intaccare il patrimonio costituito da queste vere e proprie «sculture viventi», è quello di ostacolarne l'espianto e di far sorgere il Parco Agrario degli Ulivi. L'area individuata, soprattutto perché c'è l'interesse degli olivicoltori, è quella fra Brindisi e Bari. Numerosissimi, in questa zona, gli alberi secolari e tanti i «furti di paesaggio» e cioè l'asportazione e la vendita di queste piante per arredare giardini e paesaggi ai quali risultano completamente estranei. Frequenti anche le conversioni in impianti moderni e giovani. Per combattere tutto ciò Legambiente ha lanciato questa iniziativa mirata a proteggere e valorizzare le piante monumentali. In pratica, acquistando 25 litri di olio «La Chiantata», il primo extravergine proveniente esclusivamente dagli ulivi secolari della Piana costiera tra Bari e Brindisi - già Dop Collina di Brindisi e ora anche con il marchio di LAIQ (Legambiente per l'agricoltura italiana di qualità, che sta ad indicare prodotti agroalimentari realizzati in totale controllo di filiera, senza Ogm e dalla tracciabilità totale), si potrà adottare una delle meravigliose piante storiche. Proprio come avviene con i bambini del terzo mondo, ecco che l'adottante della pianta riceve la foto con la piantina utile qualora volesse venire in Puglia e rintracciare il «proprio» albero. «Da questa proposta sensata e valida per promuovere una zona ambientalmente pregiata valorizzandone le potenzialità turistiche e culturali - ha commentato il pugliese Sebastiano Venneri, responsabile area qualità territoriale nazionale di Legambiente - stanno nascendo altre iniziative analoghe in altre zone d'Italia». Per saperne di più cliccare nel sito www.lapugliese.com Gazzetta del mezzogiorno, 13 novembre 2005 ----------------------------------------------- LEGNAGO (VR), NUOVO CASEIFICIO "VERO ITALIANO" 1200 quintali di latte al giorno, 70 mila forme di Grana Padano Dop più tutti gli altri prodotti della filiera del latte. 20 milioni euro il valore della produzione 2004. Legnago diventerà un polo del latte grazie a "Latte Italiano" che investirà circa 10 milioni di euro per creare il primo stabilimento produttivo di latticini e formaggi del Basso Veronese con il marchio "Vero Italiano". Lunedì 14 novembre, infatti, aprirà i battenti a San Pietro di Legnago la nuova sede di "Latte Italiano Srl", la società creata in cooperativa da 58 allevatori nel dicembre del 2002 e che, dal gennaio 2003, ha iniziato a commercializzare con il marchio "Vero Italiano" il Grana Padano Dop prodotto esclusivamente con il latte di tutti i soci, e quindi latte veneto visto che i 58 allevatori sono tutti compresi in un raggio che va da Verona a Vicenza, a Rovigo, e "Ogm Free". «Lo stabilimento di Legnago sarà la nostra prima area produttiva, la sede della società e il polo logistico del gruppo - dice subito Alessio Martini, allevatore di Sanguinetto, tra i fondatori di "Latte Italiano" e oggi diventato il direttore commerciale dell'azienda -. In questi primi anni d'attività abbiamo, infatti, lavorato appoggiandoci a strutture di produzione esterne, dove il latte delle nostre mucche e solo quello, viene lavorato sotto nostro controllo e con i nostri sistemi di produzione. Ora, intendiamo creare qui il nostro primo stabilimento». Per farlo, "Latte Italiano" ha acquistato una ventina di giorni fa un capannone a San Pietro di Legnago, a fianco della Riello, dove prima c'era la ditta "Fazion" che produceva maionese. «L'investimento per l'acquisto dello stabilimento è di circa 3 milioni - chiarisce Martini - mentre per realizzare la parte produttiva, che verrà attuata in tre diversi momenti, abbiamo in previsione un investimento di altri 6 milioni. Il primo gradino della fabbrica, che produrrà formaggi, mascarpone, yogurt e ricotta, sarà operativo già da fine novembre». L'azienda prevede anche una serie di assunzioni. «Il nostro obiettivo è offrire un prodotto di alta qualità e che dia tutte le garanzie di sicurezza alimentare possibili - sottolinea Wilmare Giacomazzi, presidente di "Latte Italiano" - noi siamo in grado di garantire con la tracciabilità completa del prodotto, che il nostro Grana Padano Dop, il latte Uht, la caciottella "Vero Italiano", gli yogurt e gli altri formaggi "Vero Italiano" sono fatti solo con latte proveniente dalle stalle dei nostri 58 allevatori associati, che hanno aderito tutti già due anni fa ad un Disciplinare di produzione studiato assieme a Legambiente». Oggi, "Latte Italiano" significa circa 1200 quintali di latte prodotto al giorno e qualcosa come 70 mila forme di Grana Padano Dop all'anno, più tutti gli altri prodotti della filiera del latte. Una produzione, quella del 2004, che vale circa 20 milioni euro. ----------------------------------------------------- N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at italytrading.com -- No virus found in this outgoing message. Checked by AVG Free Edition. Version: 7.1.362 / Virus Database: 267.13.3/173 - Release Date: 16/11/2005
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