Re:Olimpiadi invernali di Torino 2006: Amnesty International contesta la presenza di Finmeccanica tra gli sponsor ufficiali



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Date      : Fri, 4 Nov 2005 11:54:48 +0100
Subject : Olimpiadi invernali di Torino 2006: Amnesty International contesta la presenza di Finmeccanica tra gli sponsor ufficiali







> CS17-2005: 15/02/2005
> 
> Olimpiadi invernali di Torino 2006: Amnesty International contesta la
> presenza di Finmeccanica tra gli sponsor ufficiali
> 
> La Sezione Italiana di Amnesty International ha scritto oggi al presidente
> del Toroc (il Comitato organizzatore dei XX Giochi Olimpici invernali di
> Torino 2006), Valentino Castellani, per esprimere il proprio disappunto
> sull’accordo raggiunto con il Gruppo Finmeccanica, che sarà tra gli sponsor
> ufficiali delle Olimpiadi.
> 
> “La partecipazione di Finmeccanica, in qualità di partner del Programma
> artistico e culturale dei Giochi” – scrive Amnesty Italia – “ci sembra
> proietti un’ombra sgradevole su un’edizione dei Giochi che, con il concorso
> di tutti, si sta cercando di effettuare in un quadro complessivo di rispetto
> della persona e dell’ambiente”.
> 
> L’utilizzo di fondi Finmeccanica, principale gruppo italiano del settore
> armiero, si pone in contrasto con i principi della Carta d’intenti,
> elaborata dal Comitato dei valori, di cui Amnesty International fa parte:
> tali principi si rifanno alla tutela del diritto alla vita, alla salute,
> alla libertà e alla sicurezza.
> 
> Amnesty Italia sottolinea il rischio che imprese legate al Gruppo
> Finmeccanica da rapporti di parentela o di semplice collaborazione
> commerciale a livello nazionale ed internazionale, esportino verso altri
> paesi armi che possono essere utilizzate per commettere gravi violazioni dei
> diritti umani e del diritto internazionale umanitario. Soprattutto, vi è la
> possibilità che in una serie di casi sotto analisi, proprio armi fabbricate
> da Finmeccanica e dalle società controllate dal Gruppo possano essere state
> utilizzate per colpire indiscriminatamente la popolazione civile o nel
> contesto di conflitti interni e internazionali.
> 
> “L’appartenenza di Finmeccanica a questo settore industriale” – conclude la
> lettera - non ci consente quindi di considerare positivamente il suo
> ingresso fra gli sponsor ufficiali del Toroc e ci auguriamo che il Comitato
> organizzatore ritorni sui suoi passi, per dimostrare che alle parole e agli
> impegni contenuti nella Carta d’intenti corrispondono anche comportamenti
> conseguenti”.
> 
> Amnesty International precisa che non intende proporre o sostenere alcuna
> forma di boicottaggio, né di interruzione del commercio delle armi in quanto
> tali, bensì contrastare i trasferimenti di armi quando si possa
> ragionevolmente presumere che il governo acquirente le impiegherà per
> violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale.
> 
> Malgrado l’Italia sia dotata di una legge apparentemente chiara e rigorosa,
> la 185/90, garanzia per lo Stato e le industrie di alti standard di
> controllo, un’applicazione poco coerente al dettato normativo e allo spirito
> dei divieti contenuti nella legge hanno reso possibili in alcuni casi
> esportazioni verso paesi dove è alto il costo umano dei conflitti e delle
> violazioni dei diritti umani.
> 
> FINE DEL COMUNICATO
> Roma, 15 febbraio 2005
> 
> 
> Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
> Amnesty International Italia - Ufficio stampa
> Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it
>