rassegna stampa: LA REGIONE LAZIO BANDISCE GLI OGM.



a cura di Altragricoltura Nord Est
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Tratto da "Green Planet" - 20-07-05
LA REGIONE LAZIO BANDISCE GLI OGM.
Vietata la coltivazione di ogm in tutto il territorio, vietati in scuole e
ospedali, bar e ristoranti dovranno segnalarne la presenza nei menu, è la
nuova legge dell´assessore Valentini che andrà in giunta la prossima
settimana.
La Regione dichiara guerra agli Ogm. E oltre a vietare la coltivazione degli
organismi geneticamente modificati sull´intero territorio del Lazio,
proibisce di somministrare bevande e cibi manipolati in uffici pubblici e
mense scolastiche, ospedali e case di cura convenzionate. La ristorazione
collettiva diventa dunque ogm free, mentre a bar e ristoranti viene imposto
di «fornire al consumatore informazione scritta, chiara e inequivocabile»
della loro presenza nel menu.La legge, che oggi verrà licenziata
dall´ufficio legislativo, andrà in giunta la prossima settimana. Ad
annunciarlo, l´assessore regionale alle Politiche agricole Daniela
Valentini, che sottolinea la portata di una normativa mirata a «proteggere e
a valorizzare la qualità e l´originalità della nostra produzione
agroalimentare, così da prevenire ogni possibile rischio per la salute e per
l´ambiente». Tredici articoli che fanno del Lazio una delle regioni più
all´avanguardia in una materia sulla quale neppure il governo nazionale e
l´Unione europea riescono ancora a trovare un punto di sintesi e di
equilibrio.Un divieto, quello imposto dalla Valentini, che riguarda anche
l´allevamento del bestiame: l´uso di mangimi non del tutto naturali,
infatti, preclude l´accesso ai contributi pubblici. E pure la ricerca,
sebbene consentita, deve essere condotta su terreni ben delimitati e sotto
il controllo della Regione. Spiega l´assessore: «Dalle indagini effettuate
risulta che il nostro suolo è facile alla contaminazione: una volta cessate
le coltivazioni ogm, la mutazione genetica persiste». Da qui l´ulteriore
esigenza: istituire un marchio regionale "Ogm free" per alimenti e mangimi
«al fine di incentivare filiere produttive totalmente esenti da
manipolazioni». Stangata in arrivo per chi sgarra: multe da 2.500 a 25.000
euro. Favorevole la Coldiretti: «Una legge determinante per la competitività
delle nostre produzioni, in attesa che qualche scienziato ci rassicuri sulla
loro sicurezza», conclude il presidente Massimo Gargano.
La Repubblica, 20 luglio 2005
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